[Discussioni] Dubbi sulla Conferenza Italiana sul Software Libero 2007
Nicola Larosa
nico a tekNico.net
Mer 21 Mar 2007 18:51:51 CET
> Nicola Larosa wrote:
>> 1) Perché una conferenza sul software libero richiede contenuti
>> "scientifici" e "fortemente innovativi" per partecipare?
Marco d'Itri wrote:
> Mi pare che tutta questa discussione sia nata da un equivoco di fondo:
> gli organizzatori stanno organizzando un convegno accademico, mentre non
> ti è completamente chiaro cosa sia e come funzioni un evento di questo
> genere.
Non è questo il punto. L'accanimento di molti su questa cosa è francamente
sconcertante.
> È una opinione rispettabile pensare che un convegno accademico sia
> "riduttivo" rispetto a tutto quanto è il mondo del software libero,
Bontà tua. Oltre a essere rispettabile, ha anche qualche fondamento,
secondo te?
> ma
> se ti lamenti che un evento scientifico è organizzato come tale fai solo
> la figura del provinciale (per essere diplomatici).
Grazie della diplomazia. *Non* mi lamento di questo, come è evidente. Fossi
in te, non mi preoccuperei della *mia* figura.
>> 2) Sembra fuori luogo che una simile decisione, quantomeno discutibile,
>> venga presa senza essere appunto discussa pubblicamente. Il software libero
>> scaturisce da comunità dove lo scambio di idee è costante: perché
>> l'impostazione di una importante conferenza prescinde da tale pratica?
> Questo mi sembra un equivoco più profondo...
Dalli con l'equivoco.
> Occuparsi di software
> libero non significa che bisogna discutere le proprie decisioni e il
> proprio operato con chiunque voglia dire la propria.
"È una opinione rispettabile" (c), che non condivido. Ma almeno si comincia
a entrare nel merito.
Ci possono essere certo molti modi di occuparsi di software libero: una
conferenza sul software libero però è un evento pubblico, che si occupa di
un bene pubblico (perché se il software è privato, non mi sembra granché
libero). Impostarla con criteri di gestione privati appare contraddittorio.
--
Nicola Larosa - http://www.tekNico.net/
Statistically, if you want to avoid failure, it would seem like the most
important thing is to quit your day job. Most founders of failed startups
don't quit their day jobs, and most founders of successful ones do.
If startup failure were a disease, the CDC would be issuing bulletins
warning people to avoid day jobs. -- Paul Graham, October 2006
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