[Discussioni] Troppa democrazia fa male
Antonio Russo
antonio a softwarelibero.it
Ven 23 Mar 2007 13:19:00 CET
Il giorno gio, 22/03/2007 alle 20.52 -0400, simo ha scritto:
> I progetti, sono progetti, le relazioni interpersonali sono un'altra
> cosa, mi spiace ma non posso essere d'accordo. Le regole democratiche le
> applichi alle decisioni generali.
Ah si? e come fai a portare a termine un progetto senza stabilire delle
relazioni con gli altri che fanno parte del progetto?
> Dopo dici di essere d'accordo con me, ma qui continui a posare come per
> dire che io affermi non ci voglia democrazia. Questa e' un'idea che ti
> sei fatto tu. Io ho detto chiaro e tondo, che la democrazia e' una cosa
> e la gestione di un progetto all'interno di una democrazia e' un'altra
> cosa.
Mai detto questo, ho semplicemente detto che la democrazia non si
applica solo all'elezione delle persone, ma anche ai processi
all'interno di un progetto. E ripeto per l'ennesima volta che questo non
vuol dire discutere le cose 800 volte.
Tra il discutere le cose 800 volte e non discutere proprio c'è sempre il
mezzo.
>
> > Da nessuna parte leggo nel contratto sociale "dobbiamo rilasciare ogni
> > due mesi o ogni cinque anni"
>
> Non c'e' neanche scritto che non si deve rilasciare mai, rileggiti, hai
> detto tu stesso che l'obiettivo e' fare un sistema operativo libero.
> Bene sarebbe bene che lo si facesse oltre a discuterne, e che si
> facessero i necessari compromessi dove serve finche' non si puo' fare
> altrimenti, se Stallman brontola gli chiedi che faceva lui quando non
> aveva un kernel libero e vedi che si sta zitto.
Simo anche qui c'è sempre il mezzo, mi pare ovvio che se non rilasci non
raggiungi l'obiettivo, quello che intendevo dire è che IMHO farsi tante
paranoie coi tempi di rilasci alla fine è controproducente e ti fa
perdere il tuo vero scopo.
>
> In Italia i partiti danno e _tolgono_ la tessera come e quando gli pare,
> mi sembra che recentemente qualche senatore l'abbia persa (o quasi) a
> causa di un voto di coscienza.
Questo non fa parte delle regole di entrate ma di quelle di uscita, io
ancora non conosco nessun partito che neghi la tessera a qualcuno
interessato ad iscriversi, a meno che non si parli di uno che ha
commesso dei crimini di lessa umanità.
>
> Forse non ti rendi conto che del software libero a pochi interessa
> qualcosa, la stragrande maggioranza delle persone non ha la minima idea
> di cosa sia, e la stragrande maggioranza del comparto IT ha solo una
> vaga idea di cosa sia Open Source. Io vedo solo gente che e' talmente
> immersa nel proprio piccolo mondo che non si rende conto che non siamo
> ancora niente.
Essendo d'accordo con questo punto poi è esattamente quello che ho detto
prima continuo a non vedere il problema del take-over. Lo dici te stesso
che del software libero a pochi interessa qualcosa dunque a chi potrebbe
interessare fare take-over a FSFE?
> > > Ti sei mai chiesto perche' non c'e' una sola democrazia che permetta il
> > > voto degli stranieri? C'e' un motivo secondo te?
> >
> > Provo a dartene alcuni motivi in Italia: Fini, Bossi, Mussolini,
> > Berlusconi, Prodi, Mastella, D'Alema, Fasino, devo continuare?
>
> Quanto vuoi, non sono motivi, sono persone, le persone si oppongono o
> sostengono le cose per dei motivi, che possano piacere o meno.
Volevo essere ironico, ci riprovo: ma queste sono persone davvero? :-)
>
> > Negli altri paesi invece dipende sia dal grado di democrazia (per
> > esempio in 6 cantoni svizzeri gli stranieri possono votare e in Francia
> > gli stranieri votano per le elezioni comunali)
>
> Eddai, che c'entrano le elezioni comunali, se sei *residente* mi sembra
> semplicemente ovvio che voti sulla gestione amministrativa del posto in
> cui vivi.
Forse non mi sono espresso bene:
a) In Francia votano per le amministrative.
b) In 6 cantoni svizzeri votano per le politiche.
>
> > sia dalle vicende
> > storiche del paese (in Cile, in Venezuela e in Argentina gli stranieri
> > possono votare)
>
> votare per cosa? sempre per elezioni comunali/regionali?
Elezioni amministrative e politiche.
>
> > sia dal fabbisogno di mano d'opera (in Australia dopo
> > 900 giorni di residenza gli stranieri possono votare).
>
> Certo dopo 3 anni che ci vivi, mi sembra giusto. E' diverso dal
> permettere di votare al primo che passa di li per caso il giorno delle
> elezioni.
Simo io stavo semplicemente dicendo che non era vera la tua affermazione
"nessuno stato consente agli stranieri di votare" Tutto qua, cosa vuoi
che me ne freghi del voto in Australia :-)
>
> Non mi sembra che FSFE sia un'associazione di categoria.
E' un'associazione che rappresenta qualcuno o no?
> Le associazioni di categoria sono una cosa diversa, si basano su una
> professione, che e' una cosa ben determinata, non esiste la professione
> di "sostenitore del software libero".
Le definizioni di professioni sono ben arbitrari e dipendono dalla
capacità di fare lobby, al momento è vero quello che dici tu, tuttavia
esiste una realtà di persone o aziende che si guadagnano da vivere col
software libero, di cui ad esempio tu stesso fai parte.
>
> M al momento a me non inmteressa entrare in FSFE solo per dire la mia,
> senza fare nulla, non mi interessa una poltrona o un bollino, sostengo
> FSFE attraverso la Fellowship e quando qualcosa non mi piace glielo
> faccio sapere e gli faccio capire quanto sia importante, finora il
> feedback ha sempre raggiunto le mie aspettative e non ho visto decisioni
> prese a tutti i costi "contro" il sentire comune (e la recente
> discussione sui premi del raffle ne sono una prova ad esempio).
Questo non ha nulla a che fare con il fatto che anche se tu volessi
entrarci non potresti farlo, al momento a me non interessa diventare
sindaco della mia città ma nessuno me lo impedisce a priori...
>
> Mi dispiace moltissimo che tu ti riconosca nella meta' B, io li non ti
> ci mettevo, e parlavo dei casini in Debian.
Che è sta storia della metà A e la metà B?!?! Io mi riconosco fra quelli
che la dicono come la pensano sempre e comunque, a volte sono d'accordo
con qualcuno e a volte sono in disaccordo, non mi sono mai piaciute le
classifiche di persone!
>
> Secondo me hai troppi screzi personali con persone di FSFE. A me gli
> screzi personali non interessano, a me interessa il risultato globale.
Ecco, sempre si finisce qui, questo è l'argomento quando non ci sono
altri argomenti, un po' di storia:
a) Io sono stato il cliente più importante di Maffulli quando lui
lavorava per Madeinlinux (2002).
b) Sono stato il primo ad invitare Georg Greve a Bolzano quando quasi
nessuno conosceva ancora FSFE. (29/11/2003 eri presente anche tu)
c) Sono stato il primo ad invitare Christopher Gabriel a Bolzano quando
era segretario di FSFE cap. italiano (23/11/2002)
d) Sono stato il primo ad invitare Alessandro Rubini a Bolzano quando
era vice cancelliere (credo) di FSFE cap. italiano (23/11/2002)
e) Maffulli è stata la prima persona a sapere che noi avremmo fatto la
migrazione nelle scuole (02/2005)
f) Attualmente sto portando avanti un progetto di formazione
(http://www.migration-manager.it/) insieme a Patrick Ohnewein.
Premesso che della vita personale degli altri non me ne frega proprio un
cazzo :-) tutte le discussioni che io ho avuto, ho e avrò con le persone
passano soltanto sul piano delle idee o delle azioni in quanto
presidenti, membri o portavoce di un'organizzazione.
Si da il caso però che io sia stato il primo a esprimere il mio dissenso
nel modo di gestire alcune faccende o di organizzare FSFE e da quel
momento sono passato ad essere "il cattivo del film", io non mi sono mai
permesso di parlare né delle affiliazioni a partiti politici, né della
sessualità, né della religione né di affari che appartengano alla sfera
privata delle persone di FSFE o di qualsiasi altra organizzazione.
Allora, spiegami come fai a dire che ho degli screzi personali con le
persone di FSFE?
>
> > Tutto quello che ho scritto ha dei destinatari ben precisi individuabili
> > sopra dal loro nome e/o cognome :-)
>
> Vorrei che tu la prendessi meno sul personale, in generale.
Era soltanto per dire che non faccio l'errore di mettere tutti nello
stesso sacco, all'interno di FSFE ci sono delle persone con le quali io
sono in disaccordo, discuto pubblicamente ma poi sul piano del lavoro si
continua a collaborare senza problemi, vedi l'esempio di sopra.
Ciao
Anton
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