[Discussioni] Re: GPLv3 e DRM

simo s a ssimo.org
Gio 29 Mar 2007 18:05:59 CEST


On Thu, 2007-03-29 at 15:12 +0200, Nicola A. Grossi wrote:

> Inoltre, non capisco su cosa si basa la tua ermeneusi, dal momento che né il 
> DMCA né l'EUCD dicono che l'"efficacia" delle TPM dipende dall'opinione o 
> dalla volontà del titolare dei diritti (della serie: ho deciso che questo 
> lucchetto è efficace, mentre quest'altro non lo è). L'efficacia è un dato 
> OGGETTIVO non SOGGETTIVO. 

Dovrebbe esserlo si, ma l'applicazione della legge ha mostrato che o il
termine "efficace" o non vuol dire nulla, o non e' oggettivo :-)

> Così l'EUCD e la LdA (stesso testo):
> "Le misure tecnologiche sono considerate "efficaci" nel caso in cui l'uso 
> dell'opera o di altro materiale protetto sia controllato dai titolari 
> tramite l'applicazione di un controllo di accesso o di un procedimento di 
> protezione, quale la cifratura, la distorsione o qualsiasi altra 
> trasformazione dell'opera o di altro materiale protetto, o di un meccanismo 
> di controllo delle copie, che realizza l'obiettivo di protezione." 
> 
> Così il DMCA: 
> 
> "A technological measure effectively protects a right of a copyright owner 
> under this title if the measure, in the ordinary course of its operation, 
> prevents, restricts, or otherwise limits the exercise of a right of a 
> copyright owner under this title." 

Si ma questo si applica ai contenuti da quel che ne so. Se tu aggiri le
protezioni dei contenuti rischi di violare la legge. Qui stiamo parlando
invece di come costruisci il mezzo. E comunque ci sono molte sentenze
che ci dicono come questo non sia una questione di bianco o nero ma vada
valutata caso per caso.

Vorrei ricordare per esempio il tentativo di HP (o era Epson ?) di
stroncare il mercato della ricarica delle cartucce tirando in ballo il
DMCA, caso che e' stato smontato, eppure una tecnologia di controllo ci
stava.

> Parlare di EUCD, comunque, serve a poco: sta ai legislatori nazionali 
> attuarla.
> E le attuazioni dell'EUCD non sono tutte uguali perché l'EUCD lascia spazi 
> di libertà (vedi disciplina equo compenso/copia privata). Uno è proprio 
> quello in esame. 
> 
> Il nostro ordinamento prevede sanzioni penali per il semplice aggiratore. In 
> sostanza il pasticcio (se vogliamo vederlo come tale) si forma nel momento 
> in cui il legislatore, in presenza di TPM, pone in essere una presunzione 
> legale: il titolare dei diritti, se ha messo un lucchetto, è perché non 
> vuole che esso venga aperto. E chi lo apre verrà punito (è chiaro che ci 
> sono eccezioni alla regola: ma anche queste operano ex lege). 

Le sanzioni penali sono per l'aggiratore, dici bene, non per chi scrive
il software, imo.
Fra l'altro devi anche pensare che per usufruire di un contenuto devi
sempre aprire il "lucchetto", altrimenti semplicemente non ne puoi
usufruire. Per cui, caso per caso, potrai stabilire se qualcuno ha
abusato del sorgente per modificare l'applicazione e violare la legge.

Quello che dice la GPL credo sia che il distributore del software non
puo' a priori impedire "qualunque" modifica del software per il semplice
fatto che alcune modifiche (se fatte) possono togliere dei lucchetti.

Insomma mi sembra che riporti le cose sul giusto binario, ovvero che
paga chi compie l'atto di violare le protezioni del contenuto, non chi
distribuisce software che puo' essere modificato per violare il
contenuto.

> Tutto ciò è confermato anche dal fatto che, nell'art. 171-ter LdA, 
> all'inizio della lettera f-bis) non compare il termine "abusivamente" 
> (presente invece all'inizio di altre lettere dello stesso articolo): ossia è 
> l'atto stesso dell'aggirare ad essere abusivo! 

Siamo tutti abusivi. Costituisciti, ogni volta che vedi un DVD il tuo
lettore toglie il lucchetto! :-)

> La distinzione DRM/TPM non ce la siamo inventata, ma è presente anche nel 
> WIPO Copyright Treaty (al cui art. 11 fa riferimento la GPLv3).
> Questo significa anche che i DRM (art. 12 del trattao, mai citato nella 
> GPLv3) e GPLv3 sono compatibili (ma Stallman lo sa?? :-)). 

Come gia' nella risposta a Davide, la licenza GPL si applica al software
non ai contenuti che il software va a trattare. Questo e' ben chiaro, e
per quanto i DRM siano odiosi, solo quelli usati per impedire di
usufruire del software in se (TiVo) sono di pertinenza della GPL, niente
altro.

Simo.




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