[Discussioni] protocollo d'intesa Microsoft

Marco Bizzarri marco.bizzarri a gmail.com
Lun 7 Maggio 2007 11:37:01 CEST


On 5/6/07, miKe <m.m.asciutti a email.it> wrote:
> Alle 21:51 di domenica 6 maggio 2007,  in merito a Re: [Discussioni]
> protocollo d'intesa Microsoft,  Marco Bizzarri   ha scritto:
>
> > > infatti è su questo che spingono
> >
> > Ok, pero' qui rispondi a simo e non a me.
>
>  la risposta era anche per te ;)
>
> > > > ricerca. Avere dei centri di ricerca sul software in Italia è
> > > > un male complessivamente per l'Italia?
> > >
> > > no
> > > in linea di principio,
> > > soprattutto se universitari o legati a realtà ed aziende locali o
> > > comunque davvero orientati alla ricerca
> >
> > penso che se IBM o Sun o Microsoft o Google o Yahoo o ST aprono un
> > centro di ricerca, questo è male?
>
> ti ho risposto
> non è affatto male
> purchè lo facciano con soldi propri e questi centri non condizionino
> le scelte politiche e strategiche

Di quali scelte politiche e strategiche parli?

Il fatto che su di un territorio apra il centro di ricerca di una
multinazionale del software è un fatto cui la politica deve
sicuramente fare attenzione. L'attirare (o l'allontanare) simili
centri di ricerca rientra tra le politiche industriali e di ricerca di
un paese, cioé nelle scelte strategiche di un territorio.




>
> perchè un conto è il centro di sviluppo un conto le convenzioni con
> pubblici e privati che vengono fatte perchè il centro è presente sul
> territorio, l'azienda intrattiene rapporti privilegiati con le
> autorità politiche del posto, le scuole si vedono offrire convenzioni
> apparentemente vantaggiose ma che ricadono nella casistica relativa
> alla risposta che avevo dato a Simo, e così via...



> > > *stra*si
> > > se questi centri sono anche finanziati con soldi nostri,
> > > perchè, danno e beffa, serviranno solo a farci spendere di più in
> > > prodotti chiusi che innovazioni ne portano pochine
> >
> > Il problema non è se sono finanziati con soldi nostri. Il problema
> > è se portano o meno un beneficio oppure no al nostro paese. E se
> > queste valutazioni sono state fatte oppure no.
>
> questo è vero
> se lo stato investe dovrebbe fare delle valutazioni preventive,
> in virtù dei risultati, o degli utili (non necessariamente economici)

si, anche se insisterei sul fatto di avere benefici misurabili.


> ora, a quanto vediamo,
> le scelte nazionali relative all'informatica e alle tecnologie,
> sono mai state fatte in modo unitario, organico e lungimirante?

Non mi piace questo modo di ragionare; non abbiamo ancora i dettagli
dell'operazione; dobbiamo restare vigili e attenti che non vengano
fatti pasticci, ma non possiamo liquidare l'operazione in questo modo.

> O piuttosto, l'azienda X ha presentato un piano (aziendale quindi di
> parte) dal quale è scaturita una convenzione, una fornitura, una
> partecipazione?
>
>
> > > (non sarebbero comunque i primi centri aperti in Italia, basta il
> > > caso di Povo, vicino a dove scrivo, tanto per fare un esempio..)
> >
> > Non credo di aver detto che sarebbero i primi.
>
> non mi sono spiegato
> basta leggere quante innovazioni ha prodotto il centro aperto qui in
> Trentino e confrontarle con le convenzioni stipulate o con le scelte
> fatte dalle società (che non cito) di informatica trentine
>
> gli archivi di google per nomi e cognomi ;)

Puoi essere piu' preciso per favore?



> --
>
> bye
>
> miKe
>

-- 
Marco Bizzarri
http://iliveinpisa.blogspot.com/



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