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Christian Surchi christian a softwarelibero.it
Ven 12 Ott 2007 15:11:09 CEST


Il giorno gio, 11/10/2007 alle 08.30 +0200, Francesco Potorti` ha
scritto:
> Chiunque faccia un lavoro lo fa per dei motivi e in un certo modo, che
> dipende in maniera fondamentale dalla sua educazione e dall'ambiente in
> cui è immerso.  Con l'aumentare dell'età, l'educazione va a pesare
> sempre meno e l'ambiente sempre più, e l'ambiente uno non sempre riesce
> a sceglierselo.  Un ambiente che incentiva a far meglio fa sì che chi ci
> sta dentro in generale faccia meglio, e viceversa.  Pensare che una
> persona onesta rimanga sempre onesta in ogni e qualunque situazione, e
> per un tempo indefinito, significa non conoscere la natura umana.

Si ma secondo il tuo ragionamento allora ogni giornalista dovrebbe
scrivere fregnacce finche' non ha schiere di lettori che lo adorino? :)

> I giornalisti sono persone come tutte le altre.  E come tutte le altre
> possono avere i migliori principi del mondo, ma se si trovano in una
> situazione in cui applicare i buoni principi non porta alcun vantaggio,
> e applicare quelli cattivi sì, in generale l'esito è ovvio.

Vabbe', allora e' inutile che ne stiamo a parlare, scusami. Se partiamo
da questo presupposto, possiamo rassegnarci al suicidio quotidiano. 

> >Chi scrive? chi puo' scrivere? chi ha i mezzi e i soldi per essere
> >pubblicato? :) Il discorso e' ben piu' ampio di quello che dici tu, ma
> >non ho voglia di andare ulteriormente OT.
> 
> Non capisco perché tu ed altri pensino di essere fuori argomento.  Il
> modo di diffondere le idee corrette sul software libero è argomento
> principe di questa lista, e oggi che il SL è mainstream, la discussione
> sui giornali e i giornalisti dovrebbe essere centrale.

Sono fuori argomento se mi metto a parlare dell'informazione in italia e
nel mondo nel senso piu' ampio e non soltanto legata al SL. Infatti ho
continuato a scrivere, ma sul tema specifico.

> >stesso giornale io sia obbligato a leggere sempre i soliti errori anche
> >dopo aver fatto presente gli errori tante volte. Ripeto, in molti casi
> >e' una precisa scelta, politica e non.
> 
> È una delle possibilità verosimili, ma non l'unica.  In ogni caso, non
> ha come conseguenza che non c'è nulla da fare e nulla bisogna fare.

Non ho capito cosa vuoi dire? che dobbiamo rassegnarci a leggere sempre
le solite scemenze?

> >Per contribuire al dibattito aggiungo un link che ritengo molto
> >interessante, dal blog di uno che qualcosa ne sa ;) e che ha aperto
> >appunto una discussione sul tema, con tanto di intervento del
> >giornalista e di altri:
> >
> >http://caparossa.noblogs.org/post/2007/09/21/de-coccio
> 
> In questo caso direi che quella che per noi è distinzione di
> fondamentale importanza, per lui è il pelo nell'uovo, e quel che conta
> di più è il termine semplice e soprattutto *già sentito* che risvegli
> l'attenzione del lettore.

allora basterebbe prenderlo a legnate con un bel randello, che bisogno
c'e' di buttare giu' tantissimi alberi per tutta quella carta? ;) eheh

ciao
christian





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