[Discussioni] Proprietario o privativo
simo
s a ssimo.org
Mer 17 Ott 2007 02:35:11 CEST
On Wed, 2007-10-17 at 02:06 +0200, Daniel wrote:
> Se in modo semplificativo assumiamo questo insieme di oggetti:
>
> EULA: l'insieme dei programmi sotto licenze analoghe del tipo delle EULA;
EULA vuol dire semplicemente End User License Agreement, non identifica
alcun tipo specifico di licenza.
> GPL: l'insieme dei programmi sotto licenze tipo GPL;
> BSD: l'insieme dei programmi sotto alcune licenze che vanno dalla vecchia BSD
> al pubblico dominio;*
Che senso ha metter il pubblico dominio sotto l'ombrello BSD?
> Quello che ho scritto è che definirei:
> EULA = Privativo
> EULA U GPL = Proprietario
> GPL U BSD = Libero
E quello che ho scritto io e' che questo schema non ha senso.
> In effetti:
> i - i software che sono sia in EULA e in GPL, hanno una proprietà in comune.
> C'è qualcuno che ne è, in qualche modo, proprietario.
Tanto quanto il software sotto BSD e tutto il resto del software escluso
quello rilasciato in pubblico dominio (e probabilmente solo per i paesi
anglosassoni visto che in Europa in molte giurisdizioni il diritto
d'autore prevede che certi diritti sono inalienabili.
Proprietario non vuol dire che se ne ha la proprieta' in campo
informatico, ma che ci si riservano diritti in modo esclusivo, al
contrario del software libero.
> Mi piacerebbe pertanto se avessimo un vocabolario con due coppie di termini:
> 1) privativo/libero per indicare i programmi che rispettivamente privano
> l'utente della libertà o la garantiscono;
Non so se il termine privativo sia effettivamente adatto, ma certo non
lo e' in base a questo ragionamento secondo me.
> 2) proprietario/non proprietario per indicare i programmi che rispettivamente
> hanno o no un proprietario;
Non ha senso usare questa distinzione, anche perche' si solito si parla
di detentori di diritti non di proprietari.
> In questo modo libero e proprietario avrebbero un intersezione GPL. Ovviamente
> l'unione di libero e proprietario continuerebbe a essere l'insieme di tutti i
> programmi.
E perche' questo (annoverare le licenze copyleft tra il software
proprietario) sarebbe importante/significativo? Le license copyleft
danno all'utente tutte le liberta' fondamentali che vengono concesse
anche da quelle non-copyleft, l'unica differenza e' che creano un
"common" forte.
> PS.
> * È una esemplificazione.
> Ovviamente, come precisa simo:
> > Inoltre software libero non-copyleft come BSD, e' proprietario tanto
> > quanto gli altri, l'unico software non-proprietario, nel senso che non
> > e' di proprieta' e' forse quello di pubblico dominio in cui l'autore si
> > e' proprio spossessato dei diritti di proprieta'.
> solo il pubblico dominio sarebbe da considerarsi completamente non
> proprieatrio.
E allora perche' fare finta che non sia cosi' ??
> Proprietario non proprietario in realtà è una questione di grado.
Se per proprietario intendi "proprieta'" no, se per proprietario intendi
l'accezione comunemente usata nel campo informatico si, ma devi
scegliere, non puoi mischiare i significati.
> Dipende da quanta parte dei diritti l'autore ha deciso di 'spossessarsi'.
> Ciò non mi sembra irragionevole anche perché pure il concetto di libertà
> ammette dei gradi :)
Il concetto di liberta' ammette gradi certamente, ma non mi sembra che
lo schema proposto sia coerente con il significato di proprietario in
questo ambito.
Simo.
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