[Discussioni] PA ed open source, solo parassiti [era Linux all'AUSL di Ferrara ]
Dino Termini
dino a duechiacchiere.it
Dom 2 Nov 2008 12:35:29 CET
>
> E allora che serve sta mailing list e il Linux Day e le altre menate
> se tanto raggiungi solo poche persone?
> Mirko
Mirko, in realtà la vera domanda è un'altra (cambio subject per
riflettere il cambio di topic): cosa fanno le pubbliche amministrazioni
che adottano l'open source per sostenere attivamente la comunità? Dove
lavoravo io ho proposto più volte di fare almeno una donazione in denaro
a progetti come Open Office o Fedora, visto che usavamo (poco e male) i
loro prodotti. La comunità si regge sul contributo ATTIVO di quelli che
vi partecipano. Ma nel caso italiano mi sembra più un approccio da
"parassiti" che da collaboratori. Pochi, pochissimi enti producono
software o contribuiscono al bug fixing, ancora meno, che mi risulti,
"pagano" qualcosa. Ci si basa troppo sul concetto "uso l'open source
così risparmio" (gli standard aperti sono spesso solo una scusa, tanto
l'interoperabilità tra enti in Italia è ancora all'età della pietra,
alla faccia della legge che la vorrebbe attiva già da un po')
atteggiandosi quindi ad utenti passivi di questi prodotti. Credo che
l'attenzione andrebbe posta più spessa su questo fattore, quando si
parla di enti pubblici. Invece che pagare profumate consulenze private,
quando inizieranno a pagare l'open source? :-)
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