[Discussioni] Linux all'AUSL di Ferrara
Paolo Mascellani
paolo a elabor.homelinux.org
Mar 4 Nov 2008 17:56:59 CET
Caro Paolo,
>> mentre la mia è molto chiara: Microsoft vende diritti in Europa,
>> paga le tasse e crea impiego negli USA mentre i governi europei continuano
>> a finanziarla tramite l'acquisto di licenze d'uso di software senza gare
>> d'appalto e senza valutare un'alternativa.
>
> Questa è una nuova tesi. La tua tesi precendete era:
Mi pare che quella di prima fosse diversa da quella di ora solo come
modo di esprimersi. Vorrei capire, comunque, se sei d'accordo o no con
questa.
Visto poi che ho detto di essere abbastanza d'accordo con Anton, provo a
risponderti con le cose che penso io.
> - l'Europa spende un pacco di soldi per comprare licenze (falso,
> l'Europa COMMERCIA con gli Stati Uniti, e spende una FRAZIONE minimale
> per comprare licenze);
Una "frazione minimale" può essere (ed in questo caso è) un "pacco di
soldi": non mi pare che tu abbia sostanziato il perché l'affermazione
sia da ritenere falsa.
> - in Europa lavorano per MS quattro gatti pagati due lire (falso, solo
> in Francia lavorano 1100 persone, e stiamo trascurando UK, Germania,
> Italia, e Irlanda, solo per fare qualche nome);
Potrei sbagliarmi, ma Anton ha fatto la sua affermazione sulle poche
persone e mal pagate riferendosi alla filiale irlandese e,
specificamente, alla gestione delle licenze. In ogni caso, il flusso di
denaro è sproporzionato rispetto al lavoro generato.
> - MS paga le tasse negli Stati Uniti (vero, come tutte le
> multinazionali, ma irrilevante. Con ugual criterio tutto l'export
> italiano dovrebbe chiudere, dato che una grossa fetta è per esempio
> nel settore moda, dove l'immateriale ha un enorme valore);
Non è irrilevante: per una PA italiana dovrebbe essere preferibile che
le tasse venissero pagate in Italia. Allo stesso modo, dovrebbe essere
preferibile creare occupazione in Italia. Stiamo parlando di organismi
che hanno come ragione di esistere il benessere degli italiani.
Altro è sostenere, come qualcuno ha fatto, che questo è il risultato del
fatto che non ci sono prodotti/servizi italiani (ma sarebbe più corretto
dire a contenuto lavorativo italiano o europeo) equivalenti, cosa su cui
non sono d'accordo.
> - le tasse di MS finanziano la guerra in Iraq (pesantemente
> fuorviante. Con egual criterio chi compra un libro su Amazon finanzia,
> a scelta, la guerra in Iraq, la ricerca al MIT, le elezioni negli
> Stati Uniti e quant'altro).
Si tratta certamente dell'affermazione meno affrontabile (e meno
pertinente) questa mailing list. Se vuoi, possiamo affrontarla in altra
sede. Rilevo, comunque, che se sono disponibili alternative, preferisco
far arrivare le tasse generate dalle mie attività a governi che
rispettano la vita dei non statunitensi più del governo USA. Inoltre,
Microsoft è stata, se non sbaglio, uno sponsor esplicito di Bush: non è
quindi solo questione di tasse.
Ciao, Paolo.
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