[Discussioni] Linux all'AUSL di Ferrara

Christian Surchi christian a softwarelibero.it
Mer 5 Nov 2008 16:02:18 CET


Il giorno mar, 04/11/2008 alle 21.54 +0100, Paolo Bizzarri ha scritto:
> A me no. Esistono multinazionali di software in Francia, Gran
> Bretagna, e Germania, tanto per dire.  Sarebbe interessante domandarsi
> perchè lì sì e qui no, non credi? Invece di pensare che tutto deriva
> da Word.

Solo una domanda... quindi secondo te non possono esistere soluzioni
tecnologiche valide da poter prendere in considerazione, a meno che non
vengano da una multinazionale? 

> ...
> A me può far piacere che non diventi un monopolista. Ma di una
> microazienda che si regge a malapena sulle sue gambe non credo che
> nessuno abbia bisogno.

Quindi tra il monopolio e la bottega non esiste niente? ma da che
pianeta arrivi? :)

> Se mi dici che la PA deve scegliere in modo da favorire la crescita,
> ne possiamo discutere. Ma qui voi state parlando a livello del Comune
> di Vicopisano. Questo è ridicolo: le scelte di politica industriale si
> fanno a livello di Parlamento, al massimo di Regione. Non certo di
> piccolo comune.

Quindi siamo al solito discorso dello scaricabarile insomma. 
Le scelte in termini di acquisto di prodotti e soluzione IT le fanno i
dirigenti della PA e non il parlamento. Vogliamo renderci una volta
conto delle pesanti responsabilita' che ricadono anche sui manager.

Purtroppo neanche la storia Alitalia, che mi pare tu stesso citassi,
insegna, perche' continuiamo a scaricare le responsabilita' su e giu' a
seconda di come ci fa comodo. 

Certo, una politica industriale a livello nazionale o regionale e' un
aspetto di fondamentale importanza, pero' questo non puo' portare alla
completa deresponsabilizzazione dei dirigenti delle PA per quanto
riguarda le politiche di acquisto di prodotti e servizi. Che si prendano
allora provvedimenti concreti per favorire questa fantomatica
concorrenza. Io non ne vedo comunque, e le iniziative governative mi
sembrano di ben altra natura, populistiche e di efficacia prossima allo
zero.

> Solo una precisazione. Generalmente una PA paga le licenze
> sull'investimento, e i servizi sul funzionamento. Non è facilissimo
> spostare i soldi da una parte all'altra, in una PA.
> 
> E comunque, trovo sconcertante che parlando di PA si parli di Word.
> 
> Io sono anni che lavoro con la PA, e parlo di tutto fuorchè di Word.

Anch'io lo trovo sconcertante, ma trovo bello stesso tempo sconcertante
dover leggere le cifre dei bilanci che riguardano l'acquisto di licenze
di un certo SO e di una certa suite da ufficio. :)

> Parlo di applicativi verticali, più o meno complessi, che hanno costi
> che sono generalmente moltiplicativi rispetto alle licenze di Word
> acquistate (tanto per dire).
> 
> E su cui sarebbe interessante puntare e investire, invece di
> continuare a farsi i problemi su Word sì/Word no.

Io i problemi me li faccio su ogni singolo euro speso dalla PA, se
permetti. Il benaltrismo mi e' sempre stato poco simpatico. :)

Aggiungerei alla tua osservazione che i fattori moltiplicativi che mi
preoccupano di piu' sono quelli che fanno si' che ogni amministrazione
reinventi la ruota andando a spendere cifre folli per necessita' che
spessissimo sono comuni a tutta l'amministrazione o a amministrazioni
vicine/simili o quello che e'.

ciao
Christian

-- 
http://fraseggio.wordpress.com/
"L'arte non è uno specchio per riflettere il 
mondo, ma un martello con il quale colpirlo"
        -- Vladimir Vladimirovič Majakovskij






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