[Discussioni] I costi nascosti dei formati proprietari

Dino Termini dino a duechiacchiere.it
Ven 31 Ott 2008 18:05:26 CET


Marco Ciurcina wrote:
> http://www.osor.eu/news/hidden-cost-of-proprietary-standards-may-lead-to-illegal-tenders
>
> Hidden cost of proprietary standards may lead to illegal tenders

[snip]

Riporto un passaggio dal lungo testo che hai riportato:

A basic assumption of public procurement is that at the end of the defined
period, the public administrator has no contractual obligations towards the
software vendor. This assumption breaks down for software based on
proprietary standards. "If the software originally purchased makes it
difficult to use documents and data with similar software from other
produces, there is a high cost of changing software vendor", says the 
report.

Credo che quest'affermazione sia vera anche (e spesso di più) per i software
aperti: con Openoffice è stato cambiato il formato, quando si è passati 
dalla
versione 1 alla versione 2. Se una PA aveva OO1, ha dovuto sopportare un 
costo
elevato per convertire tutto nel formato di OO2. E potrei andare avanti con
molti altri esempi: sistemi operativi, applicativi gestionali, piattaforme
di bug tracking. Proprio perché non ci sono vincoli, i software "open" 
possono
decidere di cambiare tutto dall'oggi al domani, e nessuno può dirgli 
nulla :)
Chi ci rimane fregato sono gli enti che si erano affidati a quel software, e
d'un tratto si ritrovano con dati "inservibili" o comunque il cui costo di
conversione non è nullo. La morale: la gente ha PAURA dell'open source!







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