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Giuseppe Scrivano gscrivano a gnu.org
Ven 9 Ott 2009 18:19:12 CEST


Marco Ermini <marco.ermini a gmail.com> writes:

> 2009/10/9 Giuseppe Scrivano:
> [...]
>> C'è rimasto pochino?  Da dove hai preso questa informazione?
>
> È pubblicamente disponibile.

dove?

Le stesse aziende che hai citato per i programmi GNU, lavorano al kernel
Linux, per esempio RedHat ha prodotto il 12% circa del codice Linux.  Il
codice di Torvalds rappresenta il 0.6%.

Quello che vale per i progetti GNU vale per Linux, e la loro potenza è
nella community.  Gli hackers che lavorano su GNU o Linux probabilmente
farebbero lo stesso senza essere pagati da queste grosse aziende, ma in
molto più tempo.  RedHat e SuSe hanno basato il loro business su questo,
e mentre gli dico grazie per quello che hanno fatto e stanno facendo,
sono certo che non lo farebbero senza guadagnarci nulla.


>> GCC,
>
> GCC è da mò che è sviluppato da RedHat e SuSE. OK, la FSF provvede
> all'hosting del project plan...

>
>
>> Emacs,
>
> Ah sì, fondamentale. Questo sì che dà diritto a dare il nome al
> sistema operativo. Possiamo poi discutere se la FSF sia più efficace
> nello svilupparlo o nel rallentarlo... Per es.
> http://amortizedanalysis.wordpress.com/2008/01/04/emacs-development/

tutte cose vecchie che non sono più vere, Emacs userà Bazaar presto, c'è
un bug tracker ed una mailing list pubblica.

>
>
>> Bison,
>
> "Bison is currently being maintained by Akim Demaille, Joel E. Denny,
> and Paul Eggert."

che sono hackers GNU.

>> Bazaar,
>
> "sponsored by Canonical Ltd."

e quindi?  Resta un progetto GNU.


>> Glibc,
>
> "[...] Originally written by the Free Software Foundation (FSF) for
> the GNU operating system, the library's development has been overseen
> by a committee since 2001, with Ulrich Drepper from Red Hat as the
> lead contributor and maintainer.[...]"

Ulrich Drepper è un hacker GNU, e ce ne sono molti altri che
contribuiscono ogni giorno senza essere pagati da nessuno.


>> GDB,
>
> Come il GCC, binutils, Cygwin e altri "progetti GNU", sono ormai
> principalmente sviluppati e sostenuti da RedHat -
> http://sourceware.org/index.html o da altre società che contribuiscono
> come Adacore - http://www.adacore.com/home/products/

Come sopra.


>> Dare credito a tutti e a tutto è importante, come ha già ricordato Gian
>> Mario Tagliaretti giorni fa su questa mailing list, ci sono campi ancora
>> inesplorati e dove non è possibile trovare alternative libere.  Inutile
>> concentrarsi sul kernel, che ormai è saturo (e mi sembra di ricordare
>> che Torvalds ha detto lo stesso non molto tempo fa), ma sviluppare
>> quello che ancora manca.
>
> Questa affermazione mi pare (personalmente) priva di utilità e pura
> propaganda pro-FSF...

software libero non significa FSF.  Come puoi vedere dare alle parole il
significato che si vuole porta ad evidenti incomprensioni.


> Il kernel di Linux è ancora privo di molte cose (un filesystem come
> ZFS per esempio?!?) ed avrà sempre bisogno di nuovi driver.

C'è e si chiama BTRFS, sviluppato da Oracle.


> I kernel developer facciano i kernel developer, gli sviluppatori di
> software user-space facciano il loro. A ciascuno il suo, non vedo
> perché un campo debba essere privilegiato piuttosto di un altro.

Non esistono due categorie di developers.  Tutti sviluppano tutto.  Pure
Linus sviluppa software user-space.


> Non nego che il progetto *NON* GNU "Linux kernel" sia *indubbiamente*
> quello MEGLIO riuscito, ma come qualsiasi atleta professionale ti
> potrà confermare, devi sempre puntare a migliorare i tuoi punti
> deboli, ma l'imporante è mantenere quelli forti, sono quelli che ti
> fanno vincere :-)

Sei tu a giudicare i progetti riusciti?  Secondo me dai giudizi troppo
affrettati, un progetto ha bisogno dell'altro per avere un sistema
completo.  Personalmente credo che il progetto più complesso sia GCC, ma
è solo un opinione personale che come puoi vedere è diversa dalla tua,
quindi "*indubbiamente*" non regge.


>> Questa è la motivazione per chiamare il sistema "GNU/Linux" anche se può
>> risultare meno pratico di  "Linux".
>
> Seguendo i tuoi stessi argomenti, l'esatto contrario è vero in mia
> opinione... e rimane il fatto che non è una questione di praticità -
> non giriamo la frittata. La verità è che l'uso comune HA un senso.

A me non interessa solo la FSF e il progetto GNU, a me interessa il
software libero e bisogna dare credito a tutti quelli che
contribuiscono a renderlo qualcosa di concreto.

Questa del nome è solo un dettaglio ma molti dettagli fanno la
sostanza delle cose.

Giuseppe



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