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Marco Ermini
marco.ermini a gmail.com
Mer 1 Dic 2010 17:45:55 CET
2010/12/1 Francesca Ciceri:
[...]
> Il terzo punto in particolare. Una persona così cieca al punto da non
> capire che il "come" si arriva ad un risultato influisce sul risultato stesso,
> per quanto mi riguarda non è un interlocutore valido.
> Non vale la pena neanche di segargli in due la scatola cranica e inserirgli
> direttamente La Cattedrale e il Bazaar di Raymond.
>
> "Quanto all'utilizzo della parola 'libero' mi pare un'esagerazione".
> Oh che scarsa affezione per questa parola, loro che si chiamano proprio
> "Sinistra e *Libertà*".
>
> Bah.
[...]
La forma sembra quella di una dettatura, o di un discorso fatto a
braccio ed in seguito dattiloscritto da una seconda persona, e
pubblicato senza essere stato riletto...
A parte questo - non entro nel merito del vetero-marxismo a buon
mercato e dell'escatologia da diciannovesimo secolo, per cui la sua
definizione di "libertà" è ancora probabilmente in cerca di autore,
come direbbe Pirandello - non ci vedo nulla di così sbagliato nel
concetto del punto 3. Non credi che Apache o un software GNU possa
essere usato per scopri repressivi? si vede che non hai mai lavorato
in un ISP che implementava Snort per spiare gli utenti...
Non ricordiamo che pure l'orizzonte culturale di Stallman non è certo
quello di un professore ordinario di filosofia: la sua definizione di
libertà si estende di poco ed a mala pena al di fuori dei
programmatori...
Che la discussione sia fortemente minata da una confusione generale
dei piani di discussione, questo è poco ma sicuro... Tuttavia
personalmente non ritengo che lo *scopo* di un politico debba essere
quello di usare Software Libero a tutti i costi: ritengo che abbia il
dovere di valutarlo onestamente come possibilità concreta, e
probabilmente sia la soluzione migliore nel 99% dei casi. Tuttavia lo
scopo deve essere quello di favorire l'accessibilità,
l'interoperabilità, guardando al budget in modo intelligente (non solo
alla commessa iniziale ma al supporto futuro), e favorendo una reale
concorrenza nelle commesse. Il che si ottiene con Software Libero
probabilmente nel 99% dei casi, come detto, ma non è lo scopo. Potendo
ottenere lo stesso con Microsoft, o per esempio usando software chiuso
ma licenziato alla PA (ed a cui qualsiasi fornitore di manutenzione
possa avere accesso), perché no? non si dovrebbe escludere questa
soluzione tra le possibili.
Cordiali saluti
--
Marco Ermini
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