[Discussioni] 10 anni (almeno) di discussioni su coordinamento, rappresentatività, l'universo e tutto quanto.

Alexjan Carraturo axjslack a gmail.com
Mer 8 Dic 2010 10:02:19 CET


Il 08 dicembre 2010 09:13, luca menini <menini.luca a gmail.com> ha scritto:
> Il 08 dicembre 2010 01:37, Alexjan Carraturo <axjslack a gmail.com> ha scritto:
>> Idea simpatica, ma onestamente va contro una serie di ostacoli grossi
>> come palazzi. Perchè?  E' ovvio ed implicito nella natura del software
>> libero, e nella storia del FOSS in generale.
>>
>
> Non ci credo :-)
> Il software e' il software, il mondo e' il mondo.
> E' una questione di volonta'.
> Forse ti potrei passare l'affermazione che "e' l'indole italiana dei
> 100 campanili".
> Una cosa e' certa, da che mondo e' mondo, e' piu' semplice fare una
> propria piccola associazione (in tutti i settori, il software non
> conta) piuttosto che cercare di stare insieme.
> E questo in generale, pensa alle associazioni di consumatori oppure
> anche alle associazione di volontari di soccorso.
>
>




Vogliamo negare che "il divisionismo" non sia un aspetto tipico del
SL? Che il fork non sia alla base della mentalità del FOSS? Allora mi
sa che non parliamo della stessa cosa.

>> Se ci pensate, è come la questione delle distro: "sarebbe meglio ce ne
>> fossero 3 o 4 e non 400". Siamo tutti d'accordo fino a quando non si
>> va ad intaccare la nostra preferita. E questo non ricade sono in un
>> fatto di preferenze pure e semplici, ma anche di "adattamenti
>> funzionali".
>>
>
> Assolutamente questo esempio non si adatta.
> E' solo questione di volonta'.
> Se vogliamo, possiamo.
>


Sarà che "non si adatta", ma com'è che il comportamento è esattamente quello

Dopo "yes, we can" potremmo aggiungere anche qualche altra banalità.
Io direi anche "Si può fare di più", con il permesso di Morandi, Tozzi
e Ruggieri ovviamente ;).

>> Senza parlare delle associazioni locali; il buon Luca Menini
>> concorderà con me che la fortuna di una manifestazione come il Linux
>> Day è dovuto proprio all'intraprendenza, alla voglia di fare,
>> all'adattamento ed all'indipendenza dei singoli Lug locali, che hanno
>> saputo adattare la promozione del software libero alle esigenze della
>> propria zona. E direi che molte di queste associazioni, proprio per il
>> loro operato e per il loro attivismo sul campo, hanno ben meritato la
>> dignità di esistere.
>>
>
> Non sono d'accordo ;-)

Che strano.... Menini che non è d'accordo con me. Questa si che è una novità :)

> Pensa ad esempio a Legambiente.
> L'associazione e' unica a livello nazionale e i circoli sono
> associazioni indipendenti locali.
> Questo e' il modello organizzativo a cui mi piacerebbe si valutasse di
> arrivare con i LUG.
>

Io ci penso a Legambiente... ma pensi che sia l'unica associazione che
si occupa di quelle cose in italia? Poi io non lo porterei come "buon
esempio". Inoltre, se volevate questo "modello organizzativo",
dovevate svegliarvi 15 anni fa, non adesso, dove molte associazioni e
singoli hanno investito tempo, impegno e denaro nel formare le proprie
associazioni.


>
>> P.S. :@Luca: non è il costo della tessera a far scegliere l'adesione
>> delle persone, ma come tale denaro viene investito. Ho detto la stessa
>> cosa, anche in altre sedi, in casi in cui la tessera associativa è ben
>> più cara. Diciamo che il costo rende l'ostacolo per taluni meno
>> impegnativo. Non che non sia una buona cosa, ma non è così
>> determinante.
>
> La domanda e': c'e' la volonta'?
> Se la risposta e' si, si puo' fare.
> Il costo basso della tessera, aiuta. E permette a chi vuole di essere
> iscritto anche ad altre associazioni.


Sapete una cosa? Io vedo che si parla molto di "rappresentatività", ma
quello che ho potuto vedere, molte volte, l'attività di alcuni gruppi,
è quasi completamente autoreferenziale e per certi versi squisitamente
unilaterale; si badi bene però, che so bene che talvolta ciò sia
inevitabile per chi fa attivismo ai vari livelli.

Se persino FSF, il cui curriculum non è certo da mettere in
discussione, ad oggi non viene considerata rappresentante del pensiero
della totalità comunità FOSS, (sempre più spesso, comunità locali e
non prendono le distanze dalle indicazioni di FSF, ed ILS ad esempio
non fa eccezione), che speranze ha Assoli di adempiere a simile
compito?

Abbiamo visto di recente come, anche sulle singole iniziative non ci
possa essere accordo, figuriamoci riunendo tutti sulle stesso tetto.

Tutto questo, ignorando il fatto che, come ho già detto ci sono delle
differenze alla base notevoli alla base delle varie associazioni, ed
onestamente vedo contraddittorio come Assoli possa unirsi a PPI, o ad
altre.

Infine non sono i soldi il problema che non fa fare la tessera a ILS o
ad Assoli... io un esamino di coscienza e due conti me lo farei.


@Stefano: può darsi che fosse una provocazione ed io non l'ho capita
neanche ora rileggendo la mail di Didonè, ma mi sa che non sono il
solo. :)



Dato che ho abbastanza esperienza di mailing list, ho imparato che
dopo le due mail a spiegare la stessa cosa si passa al grado di flame;
per questo motivo, non risponderò più sul medesimo argomento,
annoiando solamente chi legge, e facendo arrabbiare chi risponde.

Continuerò sicuramente a leggere, e, qualora voleste lavorare
seriamente a questo discorso, sarò sempre disponibile.

Alexjan Carraturo.

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