[Discussioni] RPX e i brevetti
simo
s a ssimo.org
Mar 23 Feb 2010 17:32:57 CET
On Tue, 2010-02-23 at 17:15 +0100, Stefano Maffulli wrote:
> Il 23 febbraio 2010 16.54, Francesco Potortì <pot a potorti.it> ha scritto:
> > Ma quelli della compagnia dicono che si prendono l'impegno a non
> > perseguire nessuno, che sia loro associato o meno. Solo che non capisco
> > come questo impegno possa essere vincolante.
>
> La mia ipotesi è che lo scrivano nel contratto: RPX vende ad IBM la
> promessa che non le farà causa per violazione di nessuno dei brevetti
> acquisiti da RPX stessa, compresi quelli che acquisirà in futuro.
>
> > La paura di cosa? Che RPX cambi politica? Che qualcuno se la compri e
> > i suoi brevetti vadano a finire a tante piccole ditte di patent troll?
>
> Io piuttosto penso alla paura che un altro troll, non RPX, gli faccia
> causa. Immagino la brochure di RPX: noi compriamo i patent-troll prima
> che vengano da voi; più soldi ci date meno rischi avete di incappare
> in un troll; più noi siamo grandi, più i troll verranno da noi a
> vendere piuttosto che farvi causa perché sanno che noi compriamo (voi
> invece li portate in tribunale); distribuite il vostro rischio di
> essere attaccati da un troll dando a noi più chance di fermarli prima.
> Robe così.
>
> Perversamente potrebbe anche funzionare e portare un bel po' di
> quattrini ai VC. Io quasi faccio il tifo per questo business model: mi
> pare sia la formalizzazione del male insito nei brevetti. Magari se
> RPX si gonfia a dismisura finisce che il congresso USA nota la
> stortura e si decide a legiferare :->
Se si gonfia a dismisura diventa inabbattibile perché avrá lobbisti
pagati per difenderne l'esistenza.
Un esempio qui (USA) é la dichiarazione delle tasse. Giustamente molti
hanno fatto notare che l'IRS ha tutti i dati del contribuente e potrebbe
fornire al pubblico un sito web per fare la dichiarazione delle tasse
dove tutti i campi sarebbero praticamente pre-compilati.
Cos'é che impedisce il fisco americano di fare una cosa del genere ?
Voci dicono che sia una grossa azienda, Intuit, che sta dietro al piú
grosso sito online (TurboTax che uso pure io per non diventare scemo con
form cartacei e pagare un commercialista) e software offline per la
compilazione della dichiarazione dei redditi.
Per cui in effetti per ora l'IRS ha alzato le mani.
Stesso discorso per quanto riguarda la riforma sanitaria. É vero che il
dibattito qui é polarizzatissimo, ma se vai a scavare il vero motivo per
cui non si riesce a fare una riforma é che qualunque riforma sensata
dovrebbe puntare a ridurre i costi, che sono in gran parte causati dalle
assicurazioni. Vorrebbe dire eliminare il passaggio attraverso le
assicurazioni (non necessariamente le assicurazioni in se). Ma questo
comporterebbe, se non la sparizione, un netto ridimensionamento dei
profitti che sono una percentuale di una parte dei costi e in parte il
loro potere di dire si/no alle richieste di procedure mediche.
Guardacaso queste aziende pagano lobbisti e campagne elettorali molto
profumatamente.
Insomma far crescere troppo delle aziende dove vuoi cambiare politiche é
estremamente pericoloso, rischi di invischiarti in un pantano che non
puoi piú risolvere se non con costi politici troppo elevati per essere
perseguibili.
Simo.
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