[Discussioni] materiale propagandistico pro brevetti negli atenei di torino
Simone Piccardi
piccardi a firenze.linux.it
Lun 10 Maggio 2010 17:50:28 CEST
On 10/05/2010 13:46, simo wrote:
> Vista la ormai diffusissima adozione direi proprio di si. Per quanto
> odioso il termine è ormai finito in testi e trattati.
>
Purtroppo dal punto di vista di un economista il termine pare anche
essere appropriato. Ho fatto discussioni infinite con un amico
professore universitario, senza cavarne un ragno dal buco.
A quanto mi diceva nella disciplina econonica si parla di proprieta`
quando che c'e` la possibilita` per qualcuno di privare gli altri
dall'uso di una risorsa (materiale o immateriale che sia). Con
motivazioni e modalita` ed estensioni totalmente diverse brevetti,
copyright, marchi, diritto sui generis dei database, corrispondono
esattamente a questa possibilita`, per cui vengono classificati tutti
dagli economisti sotto il nome di proprieta` intellettuale.
Le ragioni giuridiche, politiche o sociali per cui questo puo` avvenire,
ed il significato che puo` avere il termine in altri ambiti a quanto
pare non gli interessano, per loro il termine e` chiaro e ben definito
nei termini di cui sopra. Poi possono anche contestare (come fa lui coi
brevetti software) alcune di queste forme di "proprieta' intellettuale"
come inutili, inefficaci e dannose, ma nel loro orizzonte specialistico
restano pur sempre definite come "proprieta`".
Il problema e` che appena si allarga l'orizzonte il termine diventa non
solo inappropriato ma pesantemente fuorviante, e purtroppo e` diventato
di uso comune anche per altri ambiti.
Visti i risultati, mi parebbe davvero piu` opportuno parlare privazione
intellettuale...
Ciao
Simone
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