[Discussioni] Software libero nelle PA. Era: Re: ricerca FLOSS
piergiovanna grossi
piergiovanna a softwarelibero.it
Gio 7 Ott 2010 16:03:52 CEST
Ciao carissimi
Il giorno 06 ottobre 2010 16:17, Marco Bertorello
<marco a bertorello.ns0.it>ha scritto:
> Il 06 ottobre 2010 16:06, Paolo Pedaletti
> <paolo.pedaletti a openlabs.it> ha scritto:
> > non essere pessimista, ci sono università (per esempio) che usano
> > diffusamente (ma non pubblicamente) Software Libero ;-)
>
> eh, e questo è un problema...
>
> Cosa porta alla causa del software libero utilizzarlo di nascosto o
> comunque non rivendicantolo in quanto scelta
> etica/filosofica/politica?
> Tanto varrebbe che utilizzassero copie senza licenza di prodotti
> proprietari (così "Risparmiano i nostri soldi pubblici" non vale come
> risposta :P )
>
> Ciao
>
> Marco,
non so se ho capito male la risposta di Paolo, ma io non credo che
intendesse dire "di nascosto". Penso che semplicemente volesse dire che ci
sono molti più enti pubblici in cui si usa software libero di quel che
pensiamo, tutto qui. C'è infatti anche chi sceglie di utilizzarlo e
divulgarlo nel proprio ambito lavorativo, come cosa normale, facendo in
questo contesto una scelta etica; il fatto che non investa le proprie
energie in altri tipi di attività divulgative non significa che faccia cose
meno importanti. Si può fare una scelta etica anche senza sentire la
necessità di "rivendicare" la propria scelta e penso sia questo
l'atteggiamento che dà più risultati a lungo termine.
Direi che sarebbe molto utile oltre che interessante anche uno
studio/sondaggio serio mirato alle motivazioni dell'utilizzo e del non
utilizzo del Software libero nelle pubbliche amministrazioni (penso ciò
riflettendo sui casi di fallimento e successo del SL nelle PA di cui si è
parlato in altro thread). Forse sarebbe uno studio basato su dati più
concreti di quelli dell'evanescente e ciclotimico mondo
dell'associazionismo.
Per quanto riguarda la mia piccola esperienza, ho constatato che se da un
lato una migrazione non è certo cosa da poco (non ho mai pensato il
contrario del resto), dall'altro chi si accanisce a continuare a usare
software proprietario in certi contesti della PA dove non vi è motivo lo fa
per incompetenza, per pigrizia, per favoritismi, non certo per motivi validi
(ribadisco che non sto generalizzando, ma "contestualizzando" rispetto alla
mia esperienza, anche se il termine in questi giorni ha assunto significato
improprio). Con una buona valutazione di base, una buona organizzazione, un
buon lavoro molte cose non sarebbero così impossibili, ma siamo in italia e
dobbiamo "contestualizzare" per fare, ora si, una battuta politically
scorrect, ma a la page! :)
saluti
P.
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