[Discussioni] Software libero nelle PA. Era: Re: ricerca FLOSS
Marco Bertorello
marco a bertorello.ns0.it
Gio 7 Ott 2010 18:50:15 CEST
Il 07 ottobre 2010 17:44, piergiovanna grossi
<piergiovanna a softwarelibero.it> ha scritto:
[...]
> risparmio è forse irrisorio se calcolato nell'insieme. I risultati a lungo
> termine sono che i prof. si devono abituare a scambiare coi propri studenti
> formati aperti, che gli studenti si devono abituare a utilizzare software
> libero e disabituare a utilizzare cose copiate illegalmente. Imparano a
> utilizzare strumenti con i quali una volta usciti dall'Uni potranno iniziare
> a lavorare in autonomia se vorranno, nessun monopolio proprietario e via
ma saranno consapevoli? sapranno perchè è male un brevetto ed
eviteranno di ottenerne?
sapranno lottare perchè, giusto per fare un esempio campato in aria, i
risultati dei propri studi vengano pubblicati con licenza libera?
si rifiuteranno di usare software non-libero o formati non-aperti?
> dicendo.... Sono cose che personalmente non ti interessano? certo! mica a
> Univr dobbiamo fare le cose per fare contento te! cosa che mi pare
> impossibile visto quanto ti lamenti sempre :)
Mia cara, ad ognuno il suo mestiere :)
Di gente che si da le pacche sulle spalle e che si dice quanto sia
brava ne è piena l'internet e francamente il contributo che porta al
movimento è sotto gli occhi di tutti: 0.
>> > Direi che sarebbe molto utile oltre che interessante anche uno
>> > studio/sondaggio serio mirato alle motivazioni dell'utilizzo e del non
>> > utilizzo del Software libero nelle pubbliche amministrazioni (penso ciò
>> > riflettendo sui casi di fallimento e successo del SL nelle PA di cui si
>> > è
>> > parlato in altro thread). Forse sarebbe uno studio basato su dati più
>> > concreti di quelli dell'evanescente e ciclotimico mondo
>> > dell'associazionismo.
>>
> [cut]
>>
>> Io quando leggo queste cose, mi domando sempre, da cittadino: ma a me,
>> cosa mi interessa delle problemi che comporta una migrazione?
>> Niente. A me interessa che mi vengano riconosciuti dei diritti. Sul
>> come, il problema non è mio.
>
> boh..mi pare un controsenso quello che dici. Il problema di una non
> migrazione è anche tuo, perché il suo fallimento o il suo successo comporta
> che ti vengano negati o dati dei diritti, come dici tu. Se una migrazione è
> faccenda che riguarda di fatto la ditta e l'ente che la eseguono, dall'altro
> lato nelle motivazioni, nei fallimenti e nei successi riguarda invece tutti,
> perché coinvolge tutti, è un processo a catena. Dire che non ti interessa
> nulla di una migrazione è come dire che non ti interessa chi è stato votato
> perché non c'entra con i problemi che poi può causare al paese.
Invece no. la migrazione non deve fallire. punto e basta.
Vuoi vedere una migrazione, facile ed indolore, con l'interesse attivo
dei cittadini?
Vieni con me quando gli studenti occupano le scuole, col tuo bel CD di
ubuntu e libera l'aula informatica e tutti i PC che vedi in giro.
Sono computer pubblici, comprati con i soldi pubblici, è un tuo
diritto che usino software di tutti.
>> Questi studi, infondo non servono a nulla. Una volta che so che costa
>> moltissimo una migrazione, cosa mi cambia? la esigo ugualmente!
>>
>> Esigo il diritto di non essere trattato come un consumatore da
>> indottrinare dalla nascita all'utilizzo di determinati prodotti.
>> Esigo il diritto di non spendere un centesimo per colloquiare
>> digitalmente con la mia PA.
>> Esigo il diritto che quello che è un bene di tutti, lo sia veramente,
>> non solo di chi può permettersi una licenza e un accordo per "metterci
>> le mani"
>> Esigo il diritto di poter capire se il software che sta utilizzando la
>> mia PA, fa quello che dovrebbe fare o se qualcuno ci ha messo roba che
>> non dovrebbe starci.
>
> ah funziona così? che bel suggerimento! spetta...ora mi concentro...esigo
> esigo esigo...non succede nulla...mi sa che devo tentare di capire dove sta
> il problema... :-D
Prova ad alzarti in piedi, spegnere il pc ed andare ad esigere
nell'ufficio del sindaco, in quello del preside o del presidente della
regione.
Prova a farlo in 10, 15, 50, 200 persone.
Prova a continuare ad esigerlo e non andartene finchè non ottieni qualcosa.
E magari a dare pure uno schiaffo in faccia al
sindaco/preside/presidente ogni volta che si rifiuta di ascoltare.
Vedi dove sta il problema? Il culo è pesante, e a parole son tutti
fini ragionatori sul come, sul perchè e sul quando.
Meno domande e più risposte
>> Il "mondo dell'associazionismo" se le vola completamente queste
>> problematiche, perchè troppo concentrati sulla legalità e a discutere
>> dei "massimi sistemi" seduti su comode poltrone a sorseggiare vino.
>> con la verità in tasca.
>>
>> Se il "mondo dell'associazionismo" tirasse su gli occhi dal monitor,
>> ogni tanto, vedrebbe che non viviamo in un mondo isolato, elittario,
>> come troppo spesso crediamo. Viviamo in un mondo complesso e
>> contraddittorio con cui abbiamo il dovere di confrontarci.
>
> ah...pensavo che si dovesse solo esigere...invece si può anche confrontarsi?
> buono a sapersi! tu ogni quanto ti confronti? giusto per sapere quando
> scriverti... :)
Il problema è la direzione in cui va il confronto. Tu, probabilmente
eh dico io da quello che mi pare di capire poi non so..., ti confronti
verso l'alto o vedi positivo il farlo. Io lo faccio verso il basso.
Tu vai chiedere gentilmente che ti lascino parlare di software libero
nella scuola.
Io piglio il megafono, lo do a uno studente e gli do modo di gridare
tutte le sue ragioni, una delle quali (e neanche la più grave oggi
giorno) è quella del software libero.
Tu firmi una petizione o una letterina perchè aboliscano il decreto pisanu.
Dove metto a disposizione dei pc per chi ne ha bisogno, perchè magari
vuole anche sentire sua figlia in Siria visto che i pezzi di merda che
ci governano non la lasciano venire da suo padre, non esiste il
decreto pisanu, non vengono richiesti documenti di alcun genere. E poi
con lui ci organizzo anche tante altre rivendicazioni di dirittti
>> Ho letto in giro che per il linux day si sta preparando un dossier per
>> la scuola.
>> Personalmente non faccio il linux day per tutta una serie di motivi
>> che non sto quì ad elencare ora,ma mi domando: la gente che prepara
>> questa roba, lo sa che stanno distruggendo la scuola pubblica? e chi
>> sta in 30 persone per classe o chi sale sui tetti per difendere il
>> proprio posto di lavoro, quale importanza può dare al software libero?
>
> ...e quindi? cosa proponi come alternativa migliore? di non fare il dossier
> e non fare niente?
no, no, figurati... ben venga il dossier (poi gli darò anche
un'occhiata), ma manca tutta una parte di lavoro che bisogna fare
prima.
Non funziona il modello "poverino, non ti riconoscono il tuo diritto,
non ti preoccupare e stai calmo che ti aiuto io".
Preferisco il modello "ti negano un diritto? lotta per ottenerlo e io
sarò al tuo fianco".
Ma tutto sta a quanto è importante la causa e cosa si è disposti a
perdere per ottenerla.
Evidentemente si perde di meno a stare seduti sulla sedia a scrivere
letterine e petizioni piuttosto che rimboccarsi le maniche e scendere
in piazza.
Ma su questo non avevo dubbi.
> stai leggermente mancando di rispetto a un sacco di insegnanti, studenti e
> genitori che si stanno dando da fare in questo momento di crisi per fare
> sopravvivere la scuola, lavorando dal basso (visto che dall'alto piove
> m...) e impegnandosi anche su questo fronte. Ci sono insegnanti che credono
> che utilizzare il software libero, cercare di superare il divario digitale e
> cercare di condividere la conoscenza (con libri autoprodotti a basso costo
> ad esempio) sia un modo per trasmettere ai bambini e ai ragazzi un po' di
> etica, di senso civico, di correttezza, di rispetto, di valori che
> dovrebbero essere normali e che invece paiono essere mosche bianche. Se hai
> una alternativa migliore proponila e portala avanti, altrimenti evita di
> parlare a vanvera di cose che non conosci, grazie.
Inanzitutto, plauso pubblico a questa gente di cui parli. Mai detto
niente contro di loro.
Poi, se poi facessero un passo in più, tipo insegnare ai ragazzi che
le cose si ottengono sempre ad un prezzo (che a volte sono anche un
paio di manganellate in testa) sarebbe meglio, ma mi accontento visto
che non stiamo parlando di attivisti.
Da gli attivisti invece non mi accontento, perchè non si può essere
tanto ciechi da non pensare tutte le cose come strettamente correlate
fra loro. Sono loro a questo punto a mancare di rispetto a tutte
queste persone, perchè le stanno sfruttando per i propri fini senza
domandarsi minimamente quali siano i loro problemi reali.
In secondo luogo, la mia lettura della tua mail finisce quì, ti do il
benvenuto nel mia lista di persone da ignorare e ti invito a
sciaquarti la bocca prima di darmi del "chiacchierone a vanvera".
Non avrò scritto libri balsonati, ne mi fregio di titoli come
presidente di chissà cosa, ma ti assicuro che la mia buona dose di
m**** tra le mani l'ho avuta e continuo ad averla tutti i santi giorni
E l'alternativa la propongo, da molte mail ormai, ma se per te fare
movimento equivale a fare solo ufficio stampa o chiedere gentilmente
se si può pensare che magari forse il software libero va bene, ma che
se non va eh, pazienza, bisogna capire sul perchè e sul percome, mi
spiace, ma dovresti candidarti in un partito, così il perchè e il
percome ti diventano subito lapallissiani, appena vedi come
influiscono sui tuoi ingressi le mazzette che prendi da BSA, e
compagnia cantando.
Ciao,
--
Marco Bertorello
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