[Discussioni] Software libero nelle PA. Era: Re: ricerca FLOSS
piergiovanna grossi
piergiovanna a softwarelibero.it
Gio 7 Ott 2010 17:44:23 CEST
Il giorno 07 ottobre 2010 16:47, Marco Bertorello
<marco a bertorello.ns0.it>ha scritto:
> Il 07 ottobre 2010 16:03, piergiovanna grossi
> <piergiovanna a softwarelibero.it> ha scritto:
> > Ciao carissimi
>
[cut]
>
>
> > meno importanti. Si può fare una scelta etica anche senza sentire la
> > necessità di "rivendicare" la propria scelta e penso sia questo
> > l'atteggiamento che dà più risultati a lungo termine.
>
> che tipo di risultati? Ci sono risultati che, personalmente, non mi
> interessano.
>
Solo per fare un esempio (che ad alcuni miei conoscenti della lista ormai
uscirà dalle orecchie :)), all'Università di verona, dove è in corso senza
tanta pubblicità una migrazione a 360 gradi verso il software libero e verso
l'open access (per la libera circolazione di strumenti, documenti e
conoscenza) nessuno pensa di usare il software libero di nascosto, tanto
meno il fine è unicamente di "risparmiare soldi pubblici" perché il
risparmio è forse irrisorio se calcolato nell'insieme. I risultati a lungo
termine sono che i prof. si devono abituare a scambiare coi propri studenti
formati aperti, che gli studenti si devono abituare a utilizzare software
libero e disabituare a utilizzare cose copiate illegalmente. Imparano a
utilizzare strumenti con i quali una volta usciti dall'Uni potranno iniziare
a lavorare in autonomia se vorranno, nessun monopolio proprietario e via
dicendo.... Sono cose che personalmente non ti interessano? certo! mica a
Univr dobbiamo fare le cose per fare contento te! cosa che mi pare
impossibile visto quanto ti lamenti sempre :)
>
> > Direi che sarebbe molto utile oltre che interessante anche uno
> > studio/sondaggio serio mirato alle motivazioni dell'utilizzo e del non
> > utilizzo del Software libero nelle pubbliche amministrazioni (penso ciò
> > riflettendo sui casi di fallimento e successo del SL nelle PA di cui si è
> > parlato in altro thread). Forse sarebbe uno studio basato su dati più
> > concreti di quelli dell'evanescente e ciclotimico mondo
> > dell'associazionismo.
>
> [cut]
> Io quando leggo queste cose, mi domando sempre, da cittadino: ma a me,
> cosa mi interessa delle problemi che comporta una migrazione?
> Niente. A me interessa che mi vengano riconosciuti dei diritti. Sul
> come, il problema non è mio.
>
boh..mi pare un controsenso quello che dici. Il problema di una non
migrazione è anche tuo, perché il suo fallimento o il suo successo comporta
che ti vengano negati o dati dei diritti, come dici tu. Se una migrazione è
faccenda che riguarda di fatto la ditta e l'ente che la eseguono, dall'altro
lato nelle motivazioni, nei fallimenti e nei successi riguarda invece tutti,
perché coinvolge tutti, è un processo a catena. Dire che non ti interessa
nulla di una migrazione è come dire che non ti interessa chi è stato votato
perché non c'entra con i problemi che poi può causare al paese.
>
> Questi studi, infondo non servono a nulla. Una volta che so che costa
> moltissimo una migrazione, cosa mi cambia? la esigo ugualmente!
>
> Esigo il diritto di non essere trattato come un consumatore da
> indottrinare dalla nascita all'utilizzo di determinati prodotti.
> Esigo il diritto di non spendere un centesimo per colloquiare
> digitalmente con la mia PA.
> Esigo il diritto che quello che è un bene di tutti, lo sia veramente,
> non solo di chi può permettersi una licenza e un accordo per "metterci
> le mani"
> Esigo il diritto di poter capire se il software che sta utilizzando la
> mia PA, fa quello che dovrebbe fare o se qualcuno ci ha messo roba che
> non dovrebbe starci.
>
ah funziona così? che bel suggerimento! spetta...ora mi concentro...esigo
esigo esigo...non succede nulla...mi sa che devo tentare di capire dove sta
il problema... :-D
>
> Il "mondo dell'associazionismo" se le vola completamente queste
> problematiche, perchè troppo concentrati sulla legalità e a discutere
> dei "massimi sistemi" seduti su comode poltrone a sorseggiare vino.
> con la verità in tasca.
>
> Se il "mondo dell'associazionismo" tirasse su gli occhi dal monitor,
> ogni tanto, vedrebbe che non viviamo in un mondo isolato, elittario,
> come troppo spesso crediamo. Viviamo in un mondo complesso e
> contraddittorio con cui abbiamo il dovere di confrontarci.
>
ah...pensavo che si dovesse solo esigere...invece si può anche confrontarsi?
buono a sapersi! tu ogni quanto ti confronti? giusto per sapere quando
scriverti... :)
>
> Ho letto in giro che per il linux day si sta preparando un dossier per
> la scuola.
> Personalmente non faccio il linux day per tutta una serie di motivi
> che non sto quì ad elencare ora,ma mi domando: la gente che prepara
> questa roba, lo sa che stanno distruggendo la scuola pubblica? e chi
> sta in 30 persone per classe o chi sale sui tetti per difendere il
> proprio posto di lavoro, quale importanza può dare al software libero?
>
...e quindi? cosa proponi come alternativa migliore? di non fare il dossier
e non fare niente?
stai leggermente mancando di rispetto a un sacco di insegnanti, studenti e
genitori che si stanno dando da fare in questo momento di crisi per fare
sopravvivere la scuola, lavorando dal basso (visto che dall'alto piove
m...) e impegnandosi anche su questo fronte. Ci sono insegnanti che credono
che utilizzare il software libero, cercare di superare il divario digitale e
cercare di condividere la conoscenza (con libri autoprodotti a basso costo
ad esempio) sia un modo per trasmettere ai bambini e ai ragazzi un po' di
etica, di senso civico, di correttezza, di rispetto, di valori che
dovrebbero essere normali e che invece paiono essere mosche bianche. Se hai
una alternativa migliore proponila e portala avanti, altrimenti evita di
parlare a vanvera di cose che non conosci, grazie.
Suvvia bertorello, una mail in cui scrivi qualcosa di positivo? Guarda,
capisco che ad ascoltare le barzellette e le uscite di un politico a caso ti
venga il nervoso, viene ancora di più a me in quanto donna, ma ogni tanto
possiamo anche scambiare opinioni senza incazzarci e senza dire che non va
bene nulla di quello che fanno gli altri, no? :)
pierstufa
--
Forse gli uomini si dividono in due categorie: quelli sicuri di avere
ragione, che sono feroci; quelli sicuri soltanto del dubbio, che sono
stanchi (Rutilio Namaziano).
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