[Discussioni] Formazione professionale: consulenti di Software Libero per scuole, PMI e associazioni?
M. Fioretti
mfioretti a nexaima.net
Mer 3 Ago 2011 15:17:46 CEST
On Wed, Aug 03, 2011 14:55:39 PM +0200, Roberto Guido wrote:
> On 08/03/2011 02:19 PM, M. Fioretti wrote:
> >Quello che conta è che gli UTENTI del settore non sanno affatto nè
> >che certi prodotti esistono, nè come trovare e riconoscere chi sa
> >fornirglieli.
> E... In che modo cento, duecento, mille persone dotate della
> "certificazione Fioretti" ( :-P ) implicano che gli utenti sappiano
> dell'esistenza delle alternative? Mi sfugge il nesso...
Ero sicuro che ci sarebbero volute al massimo di tre ore (e solo
perché siamo ad agosto), perché venisse tirato in ballo l'aspetto
della certificazione :-P
Battute a parte, le risposte possibili sono
1) non lo so, se avessi tutto chiaro l'avrei scritto, anziché scrivere
esplicitamente che volevo far partire una discussione
2) forse inconsciamente spero che succeda come con l'ECDL: in che modo
centomila, un milione di persone dotate di una certificazione
diciamo discutibile come quella implicano che gli utenti, cioè le
aziende, sappiano che esiste e comincino a chiederla? Non he ho
idea, però è successo
3) (e questa è la terza volta che lo scrivo oggi, contando anche
l'articolo): oggi in Italia ci sono utenti che le alternative (i
programmi) magari SANNO che esistono, ma in pratica NON trovano chi
possa fornirgliele nel modo che a loro effettivamente serve. Ecco
solo l'ultimo dei vari esempi concreti che ho incontrato negli
anni:
> Knomos (gestionale per studi legali). Ha un buon potenziale ma
> dovrebbe essere migliorato. Ma ogni volta che provo a chiedere
> quanto costa installarlo e adattarlo in modo da funzionare
> correttamente e senza gli intoppi tipici che richiedono dei hack, mi
> sento dire "non lo sappiamo, non sappiamo preventivare le ore uomo
> di lavoro che ci vogliono". Poi si presenta una società come
> Easylex, con un pacchetto basato su software proprietario chiavi in
> mano e ti dice "pagami X e ti metto nelle condizioni di lavorare
> senza perdere tempo".
continua su:
http://server-nexa.polito.it/pipermail/nexa/2011-July/003141.html
A quell'avvocato lì (ma il discorso vale per tutti i soggetti italiani
che ho menzionato nell'articolo) un tizio certificato LPI, che sarà
comunque bravissimo, non serve a niente se non gli arriva già pratico
di Knomos. Quanti professionisti Linux sanno che Knomos _esiste_?
Per non parlare del fatto che a questo tipo di utenti in realtà non
frega niente di Linux in quanto tale, quindi NON sanno che
devono/possono andare a cercarsi un consulente Linux. Loro vogliono
(trovare subito) un consulente Knomos, o al massimo di gestionali
liberi in generale.
Io l'articolo l'ho scritto proprio per sollevare il problema di come
servire questo tipo di utenti, magari creando lavoro che non rischia
di sparire in India, Albania o qualsiasi altro paese andrà di moda
l'anno prossimo. Poi tutte le risposte non le ho, e magari in quello
che ho scritto ci sono errori. Magari scopriremo che un corso NON
SERVE AFFATTO, e serve solo che i consulenti smettano di proporsi come
"esperti Linux" (pur essendolo) e si propongano come "esperti
Knomos/Open Dental eccetera".
Nessun problema, parliamone. Ma le cose tipo LPI qui non le vedo
utili.
Marco F.
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