[Discussioni] i brevetti delle =?UNKNOWN?Q?universit=C3=A0?=
Francesco Potortì
pot a potorti.it
Mer 21 Dic 2011 13:47:29 CET
Per tutti: va benissimo tagliare la roba che non serve, ma la roba che
serve no. Qui per esempio ci andava lasciato almeno il link e
l'indicazione che stiamo parlando del rapporto annuale dell'università
di Padova:
<http://www.unipd.it/unipdWebServices/ShowBinary/wwwunipd/FILE/documenti/nucleo/doc/RapportoAnnuale2010.pdf>
>"Sul fronte della valorizzazione della ricerca, le attività relative ai
>brevetti hanno fruttato all’Università nel 2010 entrate di cassa per
>75.195 euro, comprendenti royalties, corrispettivi da cessione di
>brevetti e contratti di opzione."
Roberto Guido:
>Data la quantita' di universita' in Italia e facendo una stima molto
>molto approssimativa: teniamo sotto chiave il patrimonio intellettuale
>del Paese in nome di 500000 miseri euro all'anno???
Le università sono *molto* diverse fra loro. Il numero che hai tirato a
indovinare potrebbe essere abbondantemente errato per eccesso o per
difetto. Fra l'altro, tirando a indovinare, credo che le università che
contribuiscono significativamente al totale siano meno di dieci. E non
sono molti hanni che hanno intrapreso questa strada, quindi il piccolo
ritorno economico non può meravigliare.
I brevetti non sono "sotto chiave": sono liberamente accessibili, si
possono studiare e migliorare, non si possono utilizzare. Non stiamo
parlando di brevetti software, per i quali la descrizione è una presa in
giro. Quelli software sono una piccola minoranza, da quanto ho visto e
per il poco che ho visto.
Poi, sarebbe bello se qualcuno si prendesse la briga di fare un giro sui
siti delle principali università e vedere se ci possiamo fare un'idea
più realistica :)
P.S.
ho ancora cambiato l'oggetto, visto che questa discussione sguscia come
un'anguilla.
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