[Discussioni] bando della Provincia di Trento

Francesco Potortì pot a potorti.it
Mer 21 Dic 2011 14:11:02 CET


Francesco Potortì:
>> Vince il vincolo di progetto.  Il contratto da ricercatore norma cosa
>> succede in generale per le opere prodotte dal ricercatore nell'ambito
>> della sua attività lavorativa.  A meno di esplicite previsioni diverse,
>> per i dipendenti i diritti sono del padrone.  Se il padrone stipula un
>> contratto con un ente esterno, i diritti del padrone saranno soggetti a
>> quel contratto.
>> 
>> Insomma, tu lavori per me, ed è sottinteso che quel che produci è mio.
>> Se io faccio un contratto con lei, e mi metto d'accordo che il risultato
>> del nostro lavoro è suo, quel che tu produci (per me) è suo in forza del
>> contratto che con lei ho stipulato.  Spero di essermi spiegato,
>> altrimenti dimmelo e ci riprovo.

leonardo:
>ti sei spiegato ma secondo me non è cosi' lineare. Te afferisci ad un
>dipartimento, ma vieni pagato dall'università, quindi hai vincoli verso
>l'ateneo ma i progetti li approva il consiglio di dipartimento, non il
>cda dell'ateneo. 

Non conosco questi dettagli, ma credo che non siano rilevanti.

>		  Quindi se te dipendente cedi i diritti a terzi con una
>convenzione stai cedendo diritti che, come te dici, non hai, ma ha il
>tuo datore di lavoro (l'ateneo), quindi non potresti farlo.

Non ho capito il punto.  Le convenzioni non le firma certo il
dipendente.

>Infatti nel documento di unipd l'articolo 2 dice proprio questo, che
>anche per ricerca finanziata da terzi i brevetti sono dell'ateneo e
>vanno ceduti con un contratto separato da quello della ricerca. 

Di nuovo, sarebbe bene mantenere il link al documento di cui si parla.
L'ho recuparato dalle vecchie mail:
 <http://www.unipd.it/unipdWAR/ShowBinary/wwwunipd/FILE/regolamenti/RegBrevetti_18092006.pdf>

Comunque, è come dicevo sopra: in assenza di norme diverse, i diritti
del lavoro svolto dal dipendente sono del padrone, che ci fa cosa gli
pare.  Se il padrone vuole cederne una parte al dipendente, lo può fare
(come fa nel regolamento di sopra).

Se vuole firmare un contratto con terzi, può farlo e decidere di non
cedere i diritti (come indicato nel regolamento interno dell'università
di Padova).  Se oltre a quel contratto vuol fare un ulteriore accordo in
cui li cede, può farlo liberamente (come l'università di Padova, nel
proprio regolamento interno, si lascia la libertà di fare).  Una volta
che che il padrone e il terzo sono d'accordo a firmare i contratti,
entrambi sono vincolati da quei contratti.

>Proprio perchè l'ateneo si tutela dal caso in cui un professore cerchi
>di cedere diritti non suoi.

Per quanto ne so, non c'è bisogno di tutelarsi, c'è il codice civile.
Io non posso vendere la fontana di Trevi.



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