[Discussioni] Retribuzione di "opera d'ingegno"

Nicola A. Grossi k2 a larivoluzione.it
Lun 18 Lug 2011 16:00:44 CEST


leonardo ha scritto:
> On 18/07/2011 15:17, Nicola A. Grossi wrote:
>> leonardo ha scritto:
>>
>
>
>> Utilizzare economicamente l'opera significa sfruttare economicamente i
>> diritti patrimoniali d'autore (che per la legge richiamata devono essere
>> tuoi).
>> Come si fa ad esercitare questi diritti? L'esercizio necessita di una
>> qualche attività materiale (che in quanto tale occupa spazio/tempo),
>> altrimenti saremmo puri spiriti.
>
> E' su questo che non siamo d'accordo. Se io sono il possessore di un
> portfolio di brevetti o dei diritti d'autore di un'opera, li dò in
> gestione ad una società che mi chiama una volta al mese per firmare.
> Non devo fare niente. Il senso dell'articolo è che il dipendente
> pubblico non può svolgere incarichi retribuiti, se non chiedendo
> permesso. Fanno eccezione alcuni tipi di incarichi ed i *compensi*
> derivanti da quei punti riportati, tra cui il b).
Andare a firmare una volta al mese, già è un'attività, ma non è questo
il punto. :-)
Ricevere un compenso per la modifica di un codice significa ricevere un
compenso per avere utilizzato economicamente l'opera.
Il committente paga per la modifica, non per la manodopera. Perché no?




>
>>> o Gianluca vende il suo software senza metterci mano e non deve
>>> chiedere il permesso a nessuno
>> Come se vendere senza mettere mano al software non implicasse da parte
>> di Gianluca una qualche attività (di vendita, appunto).
>
> può non implicarla. Tanto che i tuoi diritti d'autore continuano a
> valere anche dopo la tua morte :-)

Continuano a valere in capo ai viventi ed attivissimi eredi, non al
defunto. :-D



bye
nag



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