[Discussioni] Convegno sulla Brevettabilita' del Software: vi racconto come e' andata

Alexjan Carraturo axjslack a gmail.com
Mar 4 Ott 2011 19:26:38 CEST


Sono daccordo. Un NO secco é l'unica risposta plausibile. Grazie per essere
intervenuto, lo apprezzo molto.

Alexjan.
Il giorno 04/ott/2011 14.41, "Renzo Davoli" <renzo a cs.unibo.it> ha scritto:
> Ho partecipato al seminario:
> "La brevettazione del software, Internet e la proprietą industriale -
Bologna, 22 settembre 2011"
>
> Alla fine della relazione del rappresentante dell'Ufficio Europeo Brevetti
> (EPO) (che sosteneva che i brevetti sw erano legali perche' l'EPO li dava)
mi
> sono inserito nella sessione delle domande.
> La mia domanda era se qualche tribunale li avesse riconosciuti (non mi
hanno risposto) e
> poi ho in breve fatto notare l'assurdita' dei brevetti sw.
> Sembra che non avessero la risposta, ho chiesto espressamente e
ripetutamente che
> rispondessero, loro hanno farfugliato cose relativamente a presunte
similitudini con la
> violazione di domicilio ("e come se qualcuno entrasse a casa sua" e io
rispondevo
> "non c'entra nulla...", volevano farla risultare un pratica normale,
palese).
> Insomma non hanno detto "non lo so" ma era chiaro che eludevano la
risposta.
>
> Ho fatto quindi notare ai rappresentanti delle piccole e medie imprese
come i brevetti
> in particolare quelli sw li danneggiassero, che era un suicidio (il tipo
aveva mostrato
> lucidi nei quali si vedevano le migliaia di brevetti delle multinazionali)
e come
> i relatori non potessero essere obiettivi visto che tutti guadagnavano dai
brevetti
> (contrariamente a me).
> Ho quindi fatto volantinaggio a tutti i presenti del documento di
Rubini-Maffulli (che allego).
>
> Nella parte seguente dell'incontro hanno abolito ogni dibattito col
pubblico.
>
> Cio' che mi ha stupito era l'atteggiamento del rappresentante dell'EPO. Ha
iniziato
> dicendo che il software non era brevettabile per la convenzione di Monaco,
poi
> ha detto che la "soluzione" era nelle parole "in quanto tale" e quindi
> occorreva solo trovare una conseguenza tecnica. (come se il brevetto fosse
> desiderabile, e quindi occorreva trovare la maniera di aggirare queste
> stupide limitazioni). Ha fatto l'esempio di un programma che, se si
> menziona un allegato in un messaggio di posta elettronica, controlla prima
di
> spedire se effettivamente c'e' un file allegato altrimenti avverte
l'utente.
> Puo' essere una applicazione comoda perche' si evita che l'interlocutore
> spedisca la risposta per lamentarsi della mancanza dell'allegato e il
mittente
> originario poi rispedisca il messaggio con allegato e con scuse. Lui ha
detto
> (impunemente n.d.r.) che in questo caso la conseguenza tecnica c'e' (si
> risparmia banda trasmissiva) e quindi questo brevetto per lui e'
> perfettamente lecito: non e' un programma in quanto tale.
>
> Il mio pensiero conclusivo e' che non dobbiamo lasciarci invischiare da
queste
> discussioni sterili sul sesso degli angeli. Non deve passare il principio
della brevettabilita'
> del sw e basta. Se si inizia a cavillare sulla conseguenza meccanica o
elettromagnetica,
> si arriva al quicksort che facendo meno cicli consuma meno corrente e
(perche' no)
> a poter brevettare il teorema di pitagora che risparmia l'uso della
cordella per calcolare
> l'ipotenusa di un campo triangolare. E' la stessa cosa.
>
> Io penso di aver fatto la mia parte:
> - per fare vedere al pubblico che c'e' una posizione diversa
> - per fare vedere ai relatori che simili seminari non possono "passare
lisci": l'opposizione
> e' viva e si fa sentire.
>
> Questo e' il resoconto (mi ero scordato di scriverlo, la scorsa settimana
e' stata bestiale
> ho avuto 17 ore di lezione universitaria, 8 nella sola giornata di
giovedi'...)
>
> Vi allego il documento (gia' formattato per stare in un A4 fronte retro),
vi puo' essere
> utile se verranno organizzati altri incontri come quello di Bologna in
altre citta'.
> Ho l'impressione che stiano ripartendo all'attacco facendo risultare che
sono le
> piccole e medie imprese a volere la brevettabilita' del software.
> Dovrebbero essere condannati per abuso della credulita' popolare.
>
> renzo
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