[Discussioni] NoLicense Public License
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Mar 11 Ott 2011 12:30:05 CEST
Da: discussioni-bounces a softwarelibero.it
A: "Discussioni sul software libero." discussioni a softwarelibero.it
Cc:
Data: Tue, 11 Oct 2011 11:09:08 +0200
Oggetto: Re: [Discussioni] NoLicense Public License
> Hany:
> >io autore voglio che il mondo possa accedere alla mia opera liberamente
> >e da questa trarne ogni beneficio senza che nessuno possa mai limitarne
> >l'uso e senza che nessuno possa o debba essere ritenuto responsabile
> >(nel bene e nel male) per la sua creazione.
>
> Se un'opera deve essere disponibile a chiunque senza che nessuno possa
> limitarne l'uso, deve essere possibile difenderla. Per esempio, se
> qualcuno salta su e dice «questa l'ho scritta io e ora mi paghi» deve
> essere possibile che qualcuno vada in tribunale a dire «no, non è vero».
> Al momento, che io sappia, l'unico che può far questo è l'autore, e se
> questi non si dichiara non può farlo nessun altro.
>
> Una ragione forse si può intravedere: se non mi prendo la responsabilità
> autorale non ne ottengo neanche i diritti. Immagina che ci sia un
> archivio pubblico dove chiunque può depositare un'opera e dichiararla
> "pubblica". Il giorno dopo arrivo io e dico che quell'opera in realtà
> l'ho scritta io, e mi è stata sottratta. Se nessuno si prende la
> responsabilità di quell'opera, non ci sarà nessuno a contraddirmi, e
> l'opera smetterà di essere pubblica.
>
Quello che scrivi è formalmente vero.
Però nella stesura della NLPL e dei documenti a corredo abbiamo fatto uso del concetto di "consuetudine". Di conseguenza se "il giorno dopo arrivi tu e dici che quell'opera in realtà l'hai scritta tu" ci saranno altri utenti (decine o milioni) che avranno già ottenuto e usufruito dell'opera, e lo hanno fatto sulla base dei criteri di distribuzione decisi, almeno in primo luogo, dall'autore. Questo significa che se la comunità informatica riconosce nel "mio sito" il luogo dove ottenere il codice, il supporto e gli aggiornamenti della "mia applicazione", nessuno darà credito a te che sostieni di esserne il vero autore. Se invece si tratta di opera volutamente anonima allora il problema non sussiste: oggi l'opera anonima è già soggetta ai "pericoli" di cui parli, percui solo e soltanto le "consuetudini" possono tutelarla.
> >Non esiste, di fatto, nel "Diritto" uno strumento per ottenere
> >questo. Il principio del diritto d'autore prevede infatti due concetti
> >assolutamente non compatibili con questa ipotetica volontà:
>
> >1) il diritto esclusivo di qualcuno, il quale concede diritti limitati a qualcun altro;
> >2) l'impossibilità di mantenere l'assoluto anonimato da parte dell'autore.
> >In pratica oggi siamo di fronte a due alternative:
> >a) creo un'opera e sostengo costi di registrazione (copyright)
> > assumendone ufficialmente la paternità e licenziandola con licenze
> > "free"
> >b) creo un'opera e la metto nel pubblico dominio rischiando che
> > qualcuno possa registrarla e renderla indisponibile magari volendola
> > vendere.
>
> Non è proprio così. Per vedersi riconosciuti i propri diritti d'autore
> non c'è bisogno di alcuna registrazione, e di nessuna spesa.
Questo "forse" adesso e "forse" qui. NLPL è scritta in italiano solo perchè è l'unica lingua che conosco, ma non è certamente pensata né per un luogo né per un tempo precisi e circostanziati. Esistono, secondo me, costi "nascosti" o anche solo "teorici" dei quali ho parlato in un mio post precedente.
Rimane la scelta fra A e B: o "registro" e distribuisco a mio nome, oppure sbatto tutto in pubblico dominio (ossia lo metto su un forum o su p2p senza firmarmi, giusto per tradurre in parole povere).
>
> Inoltre, che io sappia, in Italia non si può mettere un'opera nel
> "pubblico dominio", si tratta di un istituto del diritto anglosassone.
> D'altra parte il pubblico dominio non è anonimo, l'autore è comunque
> indicato. Il pubblico dominio italiano è per le opere i cui diritti
> sono scaduti o per alcune opere particolari (credo solo le leggi dello
> Stato).
>
> Non essendo un legale, sarò lieto di ogni correzione.
Anch'io non sono un legale, anzi. Il mio scopo non è tanto quello di creare una delle tante "licenze d'uso", non ho le conoscenze per farlo. Appunto per questo NLPL è una non-licenza: pretende di non aver bisogno di essere riconosciuta come "legalmente efficace", in quanto pretende di essere eticamente e filosoficamente accettabile... il che, dal mio punto di vista, è assolutamente sufficiente.
La domanda fondamentale è:
il Diritto, oggi, è uno strumento efficace per regolare la creazione, la diffusione e la fruizione di opere? Secondo me no, ci sono alcune lacune. NLPL è innanzitutto uno spunto di riflessione per questo vi ringrazio moltissimo per le vostre opinioni!
Hany
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