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Paolo Mascellani
paolo a elabor.homelinux.org
Mer 1 Ago 2012 10:01:04 CEST
Ciao a tutti,
vorrei aggiungere qualche considerazione.
In primo luogo è sicuramente un passo avanti e ... avanti è meglio che
indietro; è un passo avanti perché il software OS viene privilegiato
(anche se c'è la possibilità di aggirare la norma), sia perché richiede
che comunque venga fatta una valutazione comparativa (non solo per
prendere del software proprietario, se leggo bene) ed una valutazione è
comunque un documento in cui qualcuno si espone; infine è un passo
avanti perché questa valutazione è sottoponibile alla verifica di un
ente preposto e quindi non è lasciata alla completa discrezionalità
dell'ente utilizzatore.
Ci sono, ovviamente, alcuni punti critici, ma non possiamo pretendere
che la legge faccia tutto: un po' tocca anche a noi! Se è vero che i
"proprietari" passeranno le loro valutazioni comparative agli enti ...
facciamolo anche noi; abbiamo costituito un'associazione di categoria
(AISL): facciamola funzionare! Anche se arriviamo in ritardo e la
valutazione è già stata fatta possiamo sempre far vedere che era
sbagliata o, nei casi più eclatanti, fare denunce, esposti, eccetera.
Stiamo anche costituendo una rete di imprese: anch'essa potrebbe fare la
sua parte. Inoltre sia l'associazione che la rete potrebbero a buon
diritto interagire con l'agenzia, non solo e non tanto per fare
"lobbying", ma per aiutare a stabilire dei criteri con cui fare queste
comparazioni.
Infine non bisogna pensare che gli enti pubblici siano tutti guidati da
funzionari corrotti, scorretti ed incompetenti: ce ne sono tantissimi
che hanno semplicemente bisogno di essere adeguatamente supportati.
Ciao, Paolo.
>>>> Decreto approvato questa mattina... ragazzi, sembra incredibile!
>>>>
>>>> 10. All'articolo 68 del codice
>>>> dell'amministrazione digitale, di cui al decreto legislativo 7 marzo
>>>> 2005, n. 82, e successive modificazioni, il comma 1 è sostituito dal
>>>> seguente: «1. Le pubbliche amministrazioni acquisiscono programmi
>>>> informatici o parti di essi a seguito di una valutazione comparativa
>>>> di tipo tecnico ed economico tra le seguenti soluzioni disponibili
>>>> sul mercato:
>>>> a) software sviluppato per conto della
>>>> pubblica amministrazione; b) riutilizzo di software o parti di esso
>>>> sviluppati per conto della pubblica amministrazione; c) software
>>>> libero o a codice sorgente aperto; d) software combinazione delle
>>>> precedenti soluzioni. Solo quando la valutazione comparativa di tipo
>>>> tecnico ed economico dimostri l'impossibilità di accedere a
>>>> soluzioni open source o già sviluppate all'interno della pubblica
>>>> amministrazione ad un prezzo inferiore, è consentita l'acquisizione
>>>> di programmi informatici di tipo proprietario mediante ricorso a
>>>> licenza d'uso. La valutazione di cui al presente comma è effettuata
>>>> secondo le modalità ed i criteri definiti dall'Agenzia per l'Italia
>>>> digitale, che, a richiesta di soggetti interessati, esprime altresì
>>>> parere circa il loro rispetto».
>
> Francesco Potortì:
>>> Essenzialmente dice che si prende la soluzione che costa meno, giusto?
>>>
>>> A parte il fatto che si riconosce pubblicamente il fatto che il software
>>> libero esiste, non mi pare che cambi nulla rispetto alla situazione
>>> precedente. Se sbaglio sarei lieto che qualcuno mi spiegasse perché.
>
>> Non sono risolti tutti i nostri "problemi" ovviamente, ma il fatto che
>> il default sia open è un altro passo... niente di piu'.
>
> Ah, forse ho capito. Se si vuol comprare software proprietario è
> necessario effettuare una «valutazione comparativa di tipo tecnico ed
> economico che dimostri l'impossibilità...». E siccome fare una
> valutazione comparativa è costoso, e farne una che dimostri
> l'impossibilità di qualcosa è vicino all'impossibile, questa norma di
> fatto scoraggia l'uso di software proprietario.
>
> Nella pratica, se si vuol comprare software proprietario l'azienda che
> vende le licenze si farà carico di produrre la valutazione comparativa,
> che verrà valutata dall'Agenzia. A questo punto, tutto sarà in mano
> all'Agenzia e alla sua capacità tecnica e volontà politica di analizzare
> criticamente le valutazioni e respingerle se del caso. E alla sua
> capacità economica di resistere ai ricorsi che certamente verranno
> intentati dalle aziende in caso di respingimento, perlomeno per i grossi
> contratti.
>
> Ho capito bene?
--
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