[Discussioni] Seguito di: Da chi è sostenibile l’Open Source?

Francesco Potortì pot a potorti.it
Mer 1 Feb 2012 19:57:34 CET


Francesco Potortì:
>> Se il programma è libero, i problemi dal punto di vista della scuola
>> saranno gli stessi, ma attenuati, perché la scuola avrà comunque la
>> possibilità di provare a trovare qualcun altro che se ne occupi in
>> caso di indisponibilità del primo fornitore.

Marco Fioretti:
>ma questo, dal punto di vista di chi ha scritto quelle cose, rinforza
>la SUA tesi: visto che c'è questo "rischio" i programmi può farli
>liberi solo qualcuno che può permettersi di non fare subito cash con
>la licenza iniziale.

Lui *può* fare cash con la licenza iniziale, qualunque sia la licenza.
E anche se è libera, verosimilmente potrà farlo anche con altri clienti,
visto che è improbabile che il primo cliente si metta a distribuire il
sorgente.  Se il numero dei clienti diventa grande, è verosimile che
prima o poi qualcuno distribuirà.  A quel punto vorrà dire che il
programma ha avuto successo, e lui sarà la persona più esperta nella sua
configurazione e gestione, e presumibilmente sarà a lui che si rivolgerà
chiunque altro voglia usarlo.



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