[Discussioni] UN PASSO INDIETRO PER IL SOFTWARE LIBERO

Alexjan Carraturo axjslack a gmail.com
Lun 11 Feb 2013 11:46:58 CET


Il 11 febbraio 2013 11:30, Dott. Giovanni Bonenti
<gbonenti a missive.it> ha scritto:
> Io che non sono un idolatra del libero mercato lo so che il SL non lo
> danneggia, anzi, ma agli idolatri in verità del mercato libero non importa
> nulla, quello a cui loro importa è favorire i grossi gruppi industriali per
> piaggeria o peggio.
> Di fatto però, piaccia o non piaccia, dire che lo stato vuole solo SL è
> un'ingerenza del medesimo nel mercato: per me sarebbe una cosa auspicabile,
> una delle tante ingerenze che sarebbero necessarie, ma il mio pensiero non è
> di moda, e pertanto il risultato sono cagate come la legge di cui si
> discute.
>
> Ciao :)
>
> Giovanni
>



Fatto sta che io questa ingerenza non la vedo; se lo stato Italiano
apre un bando per delle auto "a metano", numerose aziende, nazionali o
straniere possono partecipare all'appalto con le loro auto a metano.

Lo stesso vale per il software; se lo stato apre un bando per del
software che abbia delle specifiche caratteristiche (tra cui
l'apertura del codice per fare un esempio), non si esclude nessuna
azienda. Se Microsoft o Apple o Adobe vogliono partecipare possono
farlo rilasciando il loro codice in modo aperto ( o libero).

Il fatto che non lo vogliano fare è una loro scelta di mercato.

Ma dire, mettere come prerequisito "free software" è una ingerenza nel
mercato è sbagliato; se lo stato ha richiesto auto a metano, e la
Mercedes non le fa (ovviamente è solo un esempio), non si può dire che
il "a metano" sia una forma di turbativa di mercato. Se Mercedes vuole
partecipare, farà bene a fare anche lei le auto a metano.

Mi rendo conto che il parallelo non sia consono al 100%, ma, per
palesare meglio il mio pensiero, credo che l'apertura (o la libertà a
seconda di come la si vuole vedere) del software sia da considerare
una caratteristica tecnica requisita, e non un optional.

My 2c.
Alexjan Carraturo.


>
> Il giorno 11 febbraio 2013 11:12, Gian Mario Tagliaretti <gianmt a gnome.org>
> ha scritto:
>
>> 2013/2/11 Sandro Santilli <strk a keybit.net>:
>>
>> [Rimando perchè avevo mandato con indirizzo email non registrato]
>>
>> > Non vedo la dicotomia. Vuoi dire che il Software Libero danneggia la
>> > liberta'
>> > di mercato ? A me sembra il contrario...
>>
>> anche messa giù così?
>>
>> >> Il giorno 10 febbraio 2013 17:37, harlock <harlock a vecchiomago.net> ha
>> >> scritto:
>>
>> >> 'la pubblica amministrazione, scuola compresa, deve usare solo e senza
>> >> eccezioni software libero e formati aperti.
>> >> qualora un programma per un determinato scopo non sia disponibile deve
>> >> provvedere a realizzarlo ed a rilasciarlo con licenza libera perche'
>> >> sia
>> >> fruibile in tutti gli ambiti della pubblica amministrazione stessa.
>> >> punto.'
>>
>> >> nessuna possibilita', nemmeno comparazioni di costi, di sfuggire a
>> >> questa regola.
>>
>> ciao
>> --
>> Gian Mario Tagliaretti
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>> gianmt a gnome.org
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> Dott. Giovanni Bonenti
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