[Discussioni] UN PASSO INDIETRO PER IL SOFTWARE LIBERO

Riccardo Serafini tapion a pdp.linux.it
Lun 11 Feb 2013 12:13:34 CET


Proprio Sabato mi è successa una cosa che mi ha fatto pensare a questo 
dilemma: è giusto imporre a Pubblica Istruzione e Pubblica 
Amministrazione l'utilizzo di Software Libero?

Dei genitori volenterosi si sono messi d'impegno e hanno messo insieme 
un nuovo laboratorio di informatica per la scuola dei loro figli.

Il dirigente scolastico, già da tempo "illuminato" ed iscritto al nostro 
FSUG, ha imposto l'adozione di Software Libero (e una WiiLD ).

I genitori, totalmente ignoranti sul tema del Software Libero, hanno 
affrontato questa decisione a cattivo muso.

Il PDP, la mia associazione, ha contribuito ad informare i genitori 
della qualità di questa scelta, ed ora ne sono convinti!

Senza l'imposizione del dirigente l'iniziativa lodevole dei genitori si 
sarebbe conclusa con un terribile acquisto di svariate licenze Windows ( 
o peggio con il loro utilizzo in modo illegale).

Qui non si tratta obbligare una libera scelta che spetta ai dirigenti 
verso una strada piuttosto che un'altra. Si tratta di vietare una 
pratica totalmente sbagliata che va contro la nostra meravigliosa 
costutuzione:

#33 : L'arte e la scienza sono libere e libero ne è l'insegnamento. [...]

Si tratta di "vietare alle scuole di vendere dosi di droga" [cit. :)].

Quindi si, convinciamo le alte sfere ad imporre questa scelta, e 
prepariamoci a smontare le tesi dei detrattori.

Il mio piccolo contributo
Riccardo Serafini - PDP FSUG

Il 11/02/2013 11:46, Alexjan Carraturo ha scritto:
> Il 11 febbraio 2013 11:30, Dott. Giovanni Bonenti
> <gbonenti a missive.it> ha scritto:
>> Io che non sono un idolatra del libero mercato lo so che il SL non lo
>> danneggia, anzi, ma agli idolatri in verità del mercato libero non importa
>> nulla, quello a cui loro importa è favorire i grossi gruppi industriali per
>> piaggeria o peggio.
>> Di fatto però, piaccia o non piaccia, dire che lo stato vuole solo SL è
>> un'ingerenza del medesimo nel mercato: per me sarebbe una cosa auspicabile,
>> una delle tante ingerenze che sarebbero necessarie, ma il mio pensiero non è
>> di moda, e pertanto il risultato sono cagate come la legge di cui si
>> discute.
>>
>> Ciao :)
>>
>> Giovanni
>>
>
>
>
> Fatto sta che io questa ingerenza non la vedo; se lo stato Italiano
> apre un bando per delle auto "a metano", numerose aziende, nazionali o
> straniere possono partecipare all'appalto con le loro auto a metano.
>
> Lo stesso vale per il software; se lo stato apre un bando per del
> software che abbia delle specifiche caratteristiche (tra cui
> l'apertura del codice per fare un esempio), non si esclude nessuna
> azienda. Se Microsoft o Apple o Adobe vogliono partecipare possono
> farlo rilasciando il loro codice in modo aperto ( o libero).
>
> Il fatto che non lo vogliano fare è una loro scelta di mercato.
>
> Ma dire, mettere come prerequisito "free software" è una ingerenza nel
> mercato è sbagliato; se lo stato ha richiesto auto a metano, e la
> Mercedes non le fa (ovviamente è solo un esempio), non si può dire che
> il "a metano" sia una forma di turbativa di mercato. Se Mercedes vuole
> partecipare, farà bene a fare anche lei le auto a metano.
>
> Mi rendo conto che il parallelo non sia consono al 100%, ma, per
> palesare meglio il mio pensiero, credo che l'apertura (o la libertà a
> seconda di come la si vuole vedere) del software sia da considerare
> una caratteristica tecnica requisita, e non un optional.
>
> My 2c.
> Alexjan Carraturo.
>
>
>>
>> Il giorno 11 febbraio 2013 11:12, Gian Mario Tagliaretti <gianmt a gnome.org>
>> ha scritto:
>>
>>> 2013/2/11 Sandro Santilli <strk a keybit.net>:
>>>
>>> [Rimando perchè avevo mandato con indirizzo email non registrato]
>>>
>>>> Non vedo la dicotomia. Vuoi dire che il Software Libero danneggia la
>>>> liberta'
>>>> di mercato ? A me sembra il contrario...
>>>
>>> anche messa giù così?
>>>
>>>>> Il giorno 10 febbraio 2013 17:37, harlock <harlock a vecchiomago.net> ha
>>>>> scritto:
>>>
>>>>> 'la pubblica amministrazione, scuola compresa, deve usare solo e senza
>>>>> eccezioni software libero e formati aperti.
>>>>> qualora un programma per un determinato scopo non sia disponibile deve
>>>>> provvedere a realizzarlo ed a rilasciarlo con licenza libera perche'
>>>>> sia
>>>>> fruibile in tutti gli ambiti della pubblica amministrazione stessa.
>>>>> punto.'
>>>
>>>>> nessuna possibilita', nemmeno comparazioni di costi, di sfuggire a
>>>>> questa regola.
>>>
>>> ciao
>>> --
>>> Gian Mario Tagliaretti
>>> GNOME Foundation member
>>> gianmt a gnome.org
>>> _______________________________________________
>>> http://lists.softwarelibero.it/mailman/listinfo/discussioni
>>> Totale iscritti: 368 al 06/11/2010
>>>
>>> Questa è una lista di discussione pubblica aperta a tutti.
>>> I messaggi di questa lista non rispecchiano necessariamente
>>> le posizioni dell'Associazione per il Software Libero.
>>
>>
>>
>>
>> --
>> Dott. Giovanni Bonenti
>> C.so Traiano 24/2
>> 10135 - TORINO
>> ITALIA
>>
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