[Discussioni] Scuola: libri di testo in formato digitale
Paolo Holzl
paolo a holzl.it
Ven 4 Ott 2013 07:56:17 CEST
Il 04/10/2013 01:34, Vincenzo D'Andrea ha scritto:
> 2013/10/2 Paolo Holzl <paolo a holzl.it <mailto:paolo a holzl.it>>
>
> Penso che i DRM siano assolutamente certi e qualsiasi riforma non
> li preveda non passerà, purtroppo.
> La lotta per una piattaforma più libera a livello normativo credo
> possa influire solo sulla modalità di concessione dei libri.
>
>
> Io francamente nell'allegato tecnico non ho trovato traccia della
> "ineluttabilità" del DRM. Se avessi avuto questa impressione, invece
> di pensare che ASSOLI potrebbe partecipare/assistere alle attività del
> "tavolo" avrei casomai immaginato almeno un comunicato stampa e una
> lettera di protesta al ministero!
Magari! Non sono citati quindi non sono esclusi.
Penso che per le logiche dell'editoria di oggi siano ineluttabili
(almeno finché sull'argomento non nascerà una coscienza civile).
> Ad esempio che non 'scadano' per cui chi ha un figlio non possa
> usare lo stesso libro del fratello più grande.
>
> Ma possono "scadere" per il nipote o il figlio del vicino di casa....
Era un esempio per dire che non devono vere una scadenza, come accade
con il cartaceo (e sono questi gli aspetti a mio parere su cui
colpiranno gli editori perché meno evidenti).
> Che non venga impedito l'interscambio anche tra dispositivi
> diversi, per cui l'eventuale DRM deve essere in grado di girare
> almeno sul 50% dei dispositivi sul mercato.
>
> Sei sicuro? Se porti questo discorso in ambito software libero ... bhe
> ... lasciamo perdere ....
> Il 50% dei modelli o il 50% del venduto? E come lo calcoli?
> E perchè 50% e non 75% o 25% ?
Ovviamente la percentuale può essere basata su studi di penetrazione di
mercato di Assinform o ISTAT, in ogni caso l'80% del mercato usa poche
piattaforme, sulle percentuali si può discutere.
Il timore è che nascano sistemi addirittura 'monouso' con relativo DRM,
in pratica si rischia di avere il tablet Mondadori, quello Hoepli,
quello McGraw Hill ecc. ecc. anche perché nessuno ha interesse a fare
qualcosa che giri anche sugli altri.
> Che qualunque dispositivo legga i formati proprietari sia in grado
> di leggere anche almeno gli epub e i pdf.
>
> Non credo sia accettabile una legge che impone una cosa del genere a
> tutti i fabbricanti di dispositivi. In caso ben venga!
Attenzione, se devi fare qualcosa per vendere su una commessa
particolare (come di fatto sono i testi scolastici), le regole le fa
l'appaltante.
Nessuno ti obbliga a vendere alle scuole, altrimenti continui a vendere
libri generici.
> Che sia permesso ad un docente, se lo ritiene utile, utilizzare
> libri liberi o in creative common.
>
> Ci mancherebbe altro! Vuoi dire che al momento un docente non può?
> Io in università lo faccio :-)
Se fossi al posto tuo farei uguale, dato che a lungo andare sarà questa
la 'spina nel fianco' degli editori mi aspetto discussioni infinite
sull'argomento in futuro (le stesse discussioni che si è beccata
Wikipedia su autorevolezza ecc. ecc.).
Quindi qualcosa già all'inizio a livello normativo che dichiari
esplicitamente (l'ideale sarebbe che 'auspichi') la libertà di utilizzo
di materiale Creative Common la vedrei bene.
Un Wiki Assoli sull' argomento con proposte coinvolgendo personalità
delle varie scuole lo vedo bene ... se non è già troppo tardi
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