[Discussioni] Risparmio

saint a eng.it saint a eng.it
Ven 1 Ago 2014 11:32:50 CEST


Sandro Santilli writes:

 > Nelle sue mail sottolinea anche di non voler pagare quel costo, e quindi
 > si auspica anche di trovarne un colpevole perche' se ne assuma il costo.
 > Certo questo e' piu' difficile da fare.

Ma trovare il colpevole è per definizione incolparlo. Io affermo che non
sempre c'è una colpa punibile.

E questo non invalida l'analisi e la ricerca di soluzioni, anzi ho pure
detto come vanno fatte.

 > Non e' facile sapere se all'epoca delle scelte effettuate sarebbe stato
 > piu' economico o meno economico far realizzare una soluzione in casa, ma
 > certo non possiamo neanche provare a saperlo se non sappiamo calcolare
 > questo costo.

Ti dico subito che in molti casi quella è stata la soluzione più
economica. La persona lo ha fatto per lavorare meglio, ha scelto di
"sovraccaricarsi" per il periodo di sviluppo della macro per poter
avere un carico minore o maggiore preduttività per un periodo più
lungo.

Le macro o la programmabilità degli strumenti serve a quello. E NON è una
invenzione di M$.

 > Non e' facile sapere se la "soluzione in casa" avrebbe sopravvissuto meglio
 > o avrebbe avuto meno costi di lock-in.

Non superiori. In quanto il problema nel caso della città di T... (non
riesco a ricordarlo !! :)) non è  che NON hai il codice da modificare,
è che la  piattaforma su cui gira  è proprietaria e non  ci sono altre
piattaforme equivalenti.

 > Quel che migliora l'apertura e' l'effettiva condivisione dello strumento,

Questo è un punto. Se la macro la fece X dieci anni fa e due anni dopo
andò in pensione senza condividere o trovare con cui condividere il
know how per manutenerla, il know how per manutenerla - a costo
contenuto - si è perso.

Perché si è perso? Basandomi sull'esperienza personale, che mi porta a
rendermi conto di quanti problemi non ero consapevole, io ipotizzo che
la persona NON era consapevole del problema. La sua formazione aveva
toccato altri campi ed era arrivata a creare quello strumento da
autodidatta volonteroso. Più degno di lode che di biasimo.

Come arrivo a questa conclusione?  Parlando con amici - un amico di
famiglia ha giusto fatto una cosa del genere in Access e lo usano
tutti dove lavora. L'amico è un medico, psichiatra se non erro. Non un
programmatore professionista. Osservando i problemi che trovo io e
trovano i miei colleghi, non è raro che noi si deva creare un tool
nuovo che deve sostituire un tool più "artigianale" -ma che racchiude
una più profonda conoscenza del dominio.

 > soprattutto tra sviluppatori, che lo possano considerare uno dei loro asset
 > di produzione con disponibilita' garantita (redistribuibilita').

Non parlavo di procedure a caso. Invece che lasciare che le cose accadano
alla selvaggia, regolare le cose in modo da evitare per lo meno i problemi
già noti.

 > Insomma, senza prendersela (troppo ? ancora ?) con chi ha sbagliato,
 > cerchiamo di capire l'entita' del danno ?

Più che l'entità, che quantifichi facilmente almeno "spannometricamente",
cerchiamo di fare in modo di non ripetere gli errori.

-- 
 /\           ___                                    Ubuntu: ancient
/___/\_|_|\_|__|___Gian Uberto Lauri_____               African word
  //--\| | \|  |   Integralista GNUslamico            meaning "I can
\/                 coltivatore diretto di software       not install
     già sistemista a tempo (altrui) perso...                Debian"

Warning: gnome-config-daemon considered more dangerous than GOTO



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