[Discussioni] Risparmio: Torino

saint a eng.it saint a eng.it
Lun 4 Ago 2014 15:24:50 CEST


Paolo Pedaletti writes:
 > Ciao,
 > 
 > > Mi piacerebbe capire perché, secondo l'autore, il fatto che il comune
 > > si muova per risparmiare soldi debba infastidire i patiti di GNU/Linux.
 > 
 > perché non bisognerebbe *partire* da questo aspetto, altrimenti si
 > confonde libero con gratis, che non va bene.

Da noi è meno facile che in inglese. Se si fosse chiamato Riccardo
Marvino Uomostallo non avrebbe avuto bisogno di un paio delle note del
manifesto :)

E sono convinto che sia meglio che si passi al software libero perché
è utile e "viene da te", e poi si capisca che questa bella cosa deriva
dalla libertà. A quel punto saprai capire quanto vale quella libertà, e
comincerai a prepararti a difenderla.

Almeno così capitò a me. È solo dal 1995 che ho piena coscienza di
cosa è il software libero, da quando lessi (e non solo ;) ) il
manifesto del progetto GNU.

 > per i programmi la libertà di installarlo ovunque senza limitazioni di
 > licenza e nell'utilizzare formati dati aperti, cosa fondamentale per uno
 > stato che voglia mantenere la massima accessibilità ai dati auto-prodotti.

La libertà  di installarlo la  scopriranno appena ne  avranno bisogno,
probabilmente  non  a  breve.

"E lo posso  installare così senza problemi?"

"Tranquillo, è libero, puoi farlo, anzi è un tuo diritto."

"Vuoi dire che dato che è libero posso installarlo quante volte
voglio? Anzi ne ho il diritto?? Adesso comincio a capire «libero»!"

 > Ma anche il software libero richiede capacità informatiche che
 > possono/devono essere retribuite:
 > consulenza
 > installazione
 > configurazione
 > manutenzione

Tutto il software ha questo costo. Il software libero non ha il costo di
licenza, non ha il balzello sull'uso. E non esiste che chi lavora NON
venga retribuito.

 > > Il fatto che GNU/Linux permetta di far rimanere utili computer datati
 > > (invece di obbligare a continui acquisti di HW) mi pare sia anzi un
 > > motivo di vanto e sicuramente è una cosa che personalmente apprezzo.
 > 
 > si, anch'io, ma in ambito lavorativo bisogna considerare prima di tutto
 > le funzionalità necessarie a svolgere il lavoro, poi viene il resto.

Indubbiamente.  Evidentemente non mi sono espresso bene: col SW
proprietario "appesantiscono" il software di base per rendere obsoleto
l'hardware e spingerti a prenderne di nuovo per avere in pratica le
stesse funzionalità di prima, non per migliorare in se le funzionalità.

Il software libero permette di mantenere le funzionalità meglio del SW
proprietario a parità di HW e non mette la tua macchina in obsolescenza
anche se tu sei contrario a cambiarla.

 > Un grosso ostacolo è convincere anche gli altri che con il S.L. si può
 > lavorare benissimo e si vive (= può esistere una economia basata sul S.L.).

Sulla economia credo si debba ancora formulare completamente il modello.

Quanto al lavorare, basta che aver voglia di fare UNA prova e ....

-- 
 /\           ___                                    Ubuntu: ancient
/___/\_|_|\_|__|___Gian Uberto Lauri_____               African word
  //--\| | \|  |   Integralista GNUslamico            meaning "I can
\/                 coltivatore diretto di software       not install
     già sistemista a tempo (altrui) perso...                Debian"

Warning: gnome-config-daemon considered more dangerous than GOTO



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