[Discussioni] Fwd: [FSFE PR][EN] Get secure with a smartcard and support FSFE’s work in 2015

loredana llcfree a gmail.com
Gio 4 Dic 2014 12:23:36 CET


On Thu, 2014-12-04 at 11:48 +0100, Francesco Potortì wrote:
> Francesco Potortì:
> >> Per l'Italia, devi contattare la FSFEI e convincerli a registrarsi come
> >> associazione di promozione sociale presso qualche registro regionale.
> >> Dovrebbe essere tutto quel che serve.
> >
> >Assoli (http://softwarelibero.it) è già una APS (registrata nel registro
> >provinciale si Firenze). Non credo che creare un'ulteriore associazione
> >atomica (nel senso di "molto piccola", Assoli non arriva a 50 soci) sia
> >molto utile.
> 
> L'altra associazione (FSFEI, il ramo italiano di FSFE) esiste da
> parecchi anni, non c'è da crearla, solo da registrarla come APS
> eventualmente previa revisione dello statuto, ma si tratta di formalità.

Mi permetto di suggerire... allora, facciamolo. Non so quanti altri
sentano l'esigenza di non passare tutto il tempo a spiegare il
significato e la portata dei principi che sono alla base del software
libero con chi non ne vuol sapere, il più delle volte per piccoli o
grandi, inconfessati,  interessi di parte o scaramucce personali.

Facciamolo in modo che ci si riconosca (chi vuole) e finalmente si parta
a fare, anche qui, con coerenza, non i miracoli o niente, ma quello che
sta tra zero e infinito, cioè qualcosa, nella direzione chiara
identificata da 30 anni, che raccoglie esigenze universali ed
economicamente e socialmente fondamentali.

Se poi non c'è proprio nessuno, va beh, allora non serve. Ma non sono
necessariamente i numeri che contano. All'inizio, ne è bastato uno,
sufficientemente testardo. Esempi non mancano sul territorio nazionale
dove in pochi hanno raggiunto risultati di scala.

Qui manca tutto. Dalla possibilità di acquistare facilmente hardware
compatibile con distribuzioni libere, alla volontà di usarle, almeno a
livello personale, per non parlare dello sviluppo, se non per poche,
lodevolissime eccezioni, che vengono però costantemente boicottate da
chi dovrebbe sostenerle e aiutarle a diffondersi.

D'altra parte, c'è un bisogno estremo, in parte dettato dalla crisi. E
c'è un gran caos che però, almeno, riporta alla ribalta, seppur in modo
per lo più fanfaronesco, temi ed esigenze davvero inderogabili.

La fsf e debian stanno ricompattandosi, e sono pilastri fondamentali
dell'economia digitale. Non si capisce perché non si possa costruire
intorno un'economia che sia al servizio della comunità (quella che, in
untima istanza, se si vuol essere venali, paga, cioè tutti noi).

Se non ora, quando?

Loredana






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