[Discussioni] PI: Il Governo britannico ha scelto ODF
Marco Calamari
marcoc1 a dada.it
Gio 24 Lug 2014 20:28:11 CEST
On Thu, 2014-07-24 at 16:15 +0200, studio.lanzalotta a tiscali.it wrote:
> Molto chiaro Loredana, la battaglia dei formati liberi ed aperti
> dovrebbe essere LA chiave per entrare nel meraviglioso mondo
> collaborativo del software libero.
> DWG ed altri sono un bubbone peggio di Microsoft!
>
>
> Il 24.07.2014 15:38 loredana ha scritto:
>
> > On Thu, 2014-07-24 at 11:41 +0200, Francesco Potortì wrote:
> > > da Punto Informatico Il flirt delle autorita' UK con i formati
> > > open si trasforma in vero amore. Ora le istituzioni pubbliche
> > > hanno l'obbligo di utilizzare standard ISO per comunicare tra loro
> > > e con i cittadini
> > http://punto-informatico.it/4102512/PI/News/governo-britannico-ha-scelto-odf.aspx
> >
> > Grazie della segnalazione. Ho sostituito il link con quello diretto a
----
> > PDF/A sostanzialmente prevede che i font impiegati per rendere il testo
> > siano inclusi nel pdf. Questo dovrebbe garantire che un qualsiasi
> > lettore pdf sia in grado di riprodurli. In realta', e' l'uso dei font
> > stessi che andrebbe specificato, richiedendo che laddove si tratta di
> > puro testo con pure finalita' informative vengano usati SOLO ed
> > ESCLUSIVAMENTE fonts standard per rendere esclusivamente la codifica
> > unicode del testo. L'uso di font non comuni e, peggio ancora, della
> > grafica inutile, o di un generatore di pdf non standard, va evitato come
> > la peste, in modo che: 1) il numero di fonts incluso sia minimo,
> > riducendo cosi' al minimo indispensabile cio' che il lettore pdf deve,
> > come minimo, garantire; 2) tutte le stampanti postscript,
> > indipendentemente dalla loro "eta'" e dal firmware, siano in grado di
> > stampare il documento (e' sempre piu' comune il fatto che per rendere
> > fonts impossibili quanto inutili, con faccine contente etc il risultato
> > dell'operazione di stampa di un pff su una laserprint sia un terno al
> > lotto);
Grazie di essere emtrata sul tecnico :-) Fin dall'alaa del PostScript
1.0
tutte le stampanti laser ps dovevano avere un set minimo di font ed una
regola per utilizzare un font (Helvetica) per sostituire un font
proporzionale irreperibile, e Courier per un non-proporzionale
Un PDF 1.3, se correttamente generato, utilizza il meccanismo delle
bounding box del formato dei font per produrre risultati accettabili
grazie a questa regola..
Basterebbe imporre che i documenti pdf debbano usare solo Courier
ed Helvetica, per risolvere tutti i problemi di compatibilita',
ed avere quache cosa di piu del puro testo senza dover migrare
da uno standard ormai di fatto ad uno migliore ma poco diffuso
e con grande inerzia di adozione.
... ed anche mandare mail di solo testo e non ibride html aiuterebbe ...
;-)
> > 3) il documento sia riconvertibile in testo e quindi accessibile a tutti
> > con semplici strumenti, inclusi coloro che per legge non possono essere
> > esclusi (ipoevdenti etc).
> >
> > Per il formato tiff bisognerebbe chiedere di specificare esattamente di
> > quale tipo di compressione si parli.
> >
> > Siamo comunque molto mal messi in termini di consapevolezza del problema
> > e certo non basto io a cambiare la situazione.
> >
> > Ieri nei corridoi ho fatto una lezioncina veloce ad un gruppo di
> > studenti che si erano appena laureati e tra loro discutevano (urlando,
> > come si conviene oggi, non ho proprio potuto evitare di ascoltare)
> > l'impossibilita' di aprire presentazioni e documenti (peraltro usando
> > diverse versione di powerpoint e word, puro software proprietario). Non
> > avevano la piu' pallida idea di quale sia il vero problema e di come sia
> > semplice ridurre l'impatto ai minimi termini, salvando in formati
> > standard, anche con word, se proprio si deve. Al politecnico.
> > Immaginarsi nell'uso quotidiano.
> >
> > Se assoli decide di farsi carico di una campagna non ideologica ma
> > specificamente tecnica e di informazione e formazione sul problema dei
> > formati io ci sono. Il lavoro che occorre fare, secondo me, e'
> > innanzitutto capire esattamente quali siano esattamente i termini del
> > problema, a partire dalla codifica, passando per i font e arrivando ai
> > "lettori".
> >
> > Se il documento non e' generato nel modo corretto, poi, e' praticamente
> > impossibile ritornare ad uno stato decente (leggi, ha costi altissimi, e
> > non importa se il software e' libero, gratis etc, il tempo delle persone
> > vale ben di piu' e non puo' essere sprecato, soprattutto dai governi che
> > interagiscono non con pochi amici ma con un intero Paese, con un solo
> > documento possono far impazzire milioni di individui e con l'insieme
> > degli adempimenti burocratici mal gestiti possono parallizzare il
> > Paese). Percio' occorre soprattutto occuparsi di come venga generato il
> > documento, in modo da risolvere il problema una volta per tutte,
> > eliminandolo alla fonte, e non doversene occupare a valle, quando il
> > documento viene usato potenzialmente da un numero altissimo di
> > individui.
> >
> > Se non ora, quando? Abbiamo anche il vantaggio di un paese relativamente
> > vicino che sta agendo in questa direzione proprio ora e che ci aiuta a
> > dar risonanza al problema e alla sua, peraltro semplice, soluzione.
-------------- parte successiva --------------
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