[Discussioni] Valutazioni sul In-Secure Boot, riveduto e corretto

loredana llcfree a gmail.com
Mer 12 Mar 2014 09:02:17 CET


On Tue, 2014-03-11 at 22:55 +0100, Francesco Potortė wrote:
> loredana:
> >> >Questo credo valga solo nel caso sia possibile disabilitare il secure
> >> >boot. E ormai si vende solo piu' hardware con windows 8+, con secure
> >> >boot obbligatorio.
> 
> Francesco Potortė:
> >> Da quanto dice Colangelo nel video segnalato:
> >> <https://www.youtube.com/watch?v=uFBFw8vG-gg#t=12> la certificazione
> >> Windows 8 prevede che il secure boot sia abilitato di default ma
> >> disattivabile, per l'architettura i386.  Se non sbaglio č anche quel che
> >> diceva Elena.
> >
> >Io avevo capito che microsoft si e' parata quella cosa che non dico,
> >lasciando i singoli produttori di hardware a "decidere".
> 
> Per quanto riguarda quel video, ti sbagli.  Dice esplicitamente il
> contrario, con tanto di quiz alla platea che, ingenuamente malfidata,
> scommetteva sul contrario.  Guarda a partire dal minuto 25.
> 
> Io non sono un esperto di secure boot, ma questo č quel che dice
> Colangelo, quel che dice Elena e quel che dice MS nel riassunto:
> 
> <http://technet.microsoft.com/en-us/windows/dn168169.aspx>
>  Does Secure Boot prevent me from dual booting or running other operating
>  systems?
> 
>  No. Secure Boot is a feature that prevents the PC from starting unsigned
>  and unauthorized operating systems. It can prevent certain types of
>  malware (e.g., boot kits) from starting on the PC. If you want to single
>  or dual boot a PC with an operating system that does not support Secure
>  Boot (e.g., Windows 7 or Linux) you can disable Secure Boot. 

Lo so. Ora qualcuno mi dica quanti disabiliteranno il secure boot,
perdendo la garanzia. Anche ammesso che sia una cosa semplice da farsi
(come non sembra risultare da discussioni che si vedono in altre liste e
com'e' facile immaginare, visto che ogni costruttore/produttore di
hardware si inventera' il suo modo, non ci sono specifiche a proposito,
vado sempre a memoria, da quel video che non ho ancora rivisto. E i
produttori di hardware li paga microsoft, questo nel video mi pare
proprio che venga detto, ma nessuno ci bada? E non per prendersela con
microsoft, per quello che significhera' nella pratica, nella nostra
vita)

Non ci si capisce perche' si parla a due livelli diversi, entrambi
leciti: quello letterale e quello delle conseguenze. Io sono preoccupata
delle conseguenze, quelle cosi' chiare nei fatti attuali da potersi dare
per scontate. Li' non mi si segue volentieri, pare e mi si rimanda
invece alla sillaba, ai sacri testi o alle sacre persone. Come se la
storia non esistesse. Mi sembra di essere in piena scolastica,
un'occhiatina la' fuori mai, neh? :)

> loredana:
> >Non esiste hardware libero. 
> 
> Sė, esiste:
>  <https://en.wikipedia.org/wiki/List_of_open-source_hardware_projects>

La elphel, per esempio, io la conosco da anni, da quando e' comparsa su
linuxdevices.com. Da anni seguo l'evoluzione dei sistemi embedded,
quando ancora sul mercato non li si vedeva. Non mi emoziono per scratch
piu' di tanto perche' seguo dall'inizio olpc, mi ero gia' stupita
allora. Per non parlare di arduino, che cercavo di diffondere quando non
si sapeva neppure cosa fosse, qui in Italia, in Piemonte, a casa sua.

Ero a Boston quando si e' diffusa capillarmente la rete e so come ci
sono riusciti: partendo dal telefono di casa che per una cifra ridicola
si e' trasformato in un lentissimo ma all'epoca meraviglioso
collegamento 24 ore su 24. Usavo bitnet, per chi se lo ricorda. Qui non
ce l'abbiamo ancora adesso, la rete, nelle scuole, negli ospedali, ma in
Piemonte si spendono milioni per due lavagne interattive incompatibili
con tutto.

Seguo la fsf USA per abitudine e perche' e' li' che qualcuno fa
un'analisi seria di cosa succede. A partire dalla campagna di secoli fa
sugli allegati doc. Aveva ragione. I costi per liberarcene, ora, sono
altissimi.

Potrei, credo, scrivere una storia personale dell'evoluzione in ICT,
l'ho vissuta consapevolmente. 

Da quel punto di vista, dal mio punto di vista, continuare a mandare
link sull'hardware "open" quando in giro non c'e' un solo pc che abbia
un bios libero e dopo aver per decenni fatto fatica a trovare hardware
compatibile con le distribuzioni libere (nel senso della fsf, gnewsense,
trisquel etc per essere precisi ed evitare fraintendimenti), dopo aver
penato con le schede grafiche per anni, poi con i chip wireless e' utile
solo perche' mi consente di parlare e discutere cio' che mi pare di
importanza fondamentale, con la speranza che qualcun altro se ne
accorga, al di la' delle ideologie.

Questo nel pieno rispetto di idee altrui e, soprattutto, MAI scendendo a
livello personale, dove dei problemi veri discutere non si puo'. Non si
tratta di aver argione o torto, si tratta di mettere insieme i pezzetti
di realta' per capire.

Questa lista si chiama "discussioni", vedro' di non abusarne, ma mi pare
il posto giusto.

Loredana




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