[Discussioni] Valutazioni sul In-Secure Boot, riveduto e corretto

loredana llcfree a gmail.com
Dom 16 Mar 2014 14:31:01 CET


On Sun, 2014-03-16 at 14:18 +0100, Alessandro Pasotti wrote:
> Il giorno 16 marzo 2014 11:03, loredana <llcfree a gmail.com> ha
> scritto:
>         On Sun, 2014-03-16 at 10:36 +0100, Elena ``of Valhalla''
>         wrote:
>          di memoria di massa, ha pensato bene di usare un chip chiuso.
>         
>         
>         Arduino e' "libero", ma per quanto uno si possa entusiasmare,
>         non ci fa
>         certo quel che io faccio con il mio desktop. Ed e' tale solo
>         grazie ad
>         atmel, di cui nessuno parla.

> 
> Cosa dovremmo dire di Atmel che non potremmo dire di Intel, TI, STM
> ecc.?

Atmel e' la parte piu' "libera" del settore microcontrollori. Ci sono
centinaia di application notes, la possibilita' di sviluppare codice
usando compilatori liberi etc. Non e' un caso che arduino usi un
microprocessore atmel. 

> Magari mi sfugge qualcosa ma non mi risulta che gli schemi interni
> dell' ATMEGA328P-PU (il chip di Arduino Uno) siano disponibili da
> qualche parte, né che volendo potrei prendere tali schemi, produrre
> una mia versione migliorata del suddetto chip e rivenderla. 

Beh, quello lo abbiamo gia' escluso in generale: non esiste. Vogliamo
continuare a discuterne? Basta dare un'occhiata al thread per capire che
siamo daccordo.

> Dove stà la liberta? In 4 condensatori e una manciata di resistenze
> appiccicate intorno a qualche milione di transistor collegati in
> maniera ignota?

Nel poter usare l'hardware con software libero. Anche questo, gia'
ribadito nei messaggi precedenti dello stesso thread.

> Mi pare che nel mondo embedded di open ci sia veramente poco, se non
> tante chiacchiere del marketing.

Anche su questo siamo daccordo (ed e' quello che si ripete da un po' in
questo thread).

Loredana






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