An open letter to remove Richard M. Stallman from all leadership positions
Luca Brivio
luca.brivio a gmail.com
Ven 26 Mar 2021 14:12:33 CET
Essendomi finalmente informato meglio esco per una volta dalla
modalità lurking...
On Thu, Mar 25, 2021 at 10:44 AM SFL <studio.lanzalotta a tiscali.it> wrote:
> mi stupisce che tra i firmatari dell'editto di espulsione ci sia
> Stefano Zacchiroli (Former Debian Project Leader and Former Director of the Open Source Initiative)
> sono basito
Oltre a Stefano (peraltro estimatore di Emacs...) ci sono quasi tutti
gli ex project leader di Debian e molte delle persone più
rappresentative della «comunità» del software libero, nonché FSFE e
EFF. Certo ci sarà anche chi vuole fare delle crociate che c'entrano
poco con la comunità o prendere posizione per condurre battaglie di
inclusività ecc. di facciata, ma starei attento ad ascoltare le
opinioni di chi ha effettivamente parecchio da dire.
Alcune accuse possono apparire troppo nette (anch'io sinceramente
credo che siamo circondati da persone molto più misogine, abiliste e
transfobiche di lui nelle idee che semplicemente non lo danno a
vedere), ma come dice Elena non rispecchiano semplicemente delle
dichiarazioni ma anche e soprattutto esperienze personali da cui
numerose persone nel corso di decenni si sono sentite ferite,
esperienze che con il tempo sono emerse ed hanno cominciato a pesare.
Benché sia sicuramente una fortuna che ci siano persone ostinate e
geniali come lui, capaci di andare a fondo di questioni cruciali anche
contrastando l'opinione comune che le circonda, RMS ha sempre avuto
comportamenti problematici, a cui a volte legittimamente non si è
voluto dare troppo peso, viste le buone (e meritorie) intenzioni
dimostrate e la (generalmente tacita) consapevolezza che questi
dipendono da reali handicap che toccano la sfera sociale, handicap che
non è mai stato portato a superare, complice l'ambiente del MIT,
eccetera. Certo quando ha capito di essere in errore si è corretto o
scusato, ma non è mai apparso realmente capace di risparmiarsi delle
esternazioni per evitare di offendere la sensibilità altrui o di
scatenare inutili controversie, né di guardarsi intorno e mettersi nei
panni degli altri quanto ciò sarebbe bastato per comportarsi in modo
sempre minimamente civile e rispettoso.
Credo anch'io che a volte sia stato accusato di essere di danno per
l'immagine del software libero da persone che hanno fatto più danni di
lui senza apportare contributi altrettanto importanti, ma non è questo
il caso.
Ciò che si chiede ora è che in considerazione sia del clima vissuto
per molti anni dalle persone al suo interno, sia dell'immagine sempre
più negativa che è riuscita a dare di sé grazie alle carenze
comunicative e alla mancanza di lungimiranza, la FSF possa finalmente
avere un direttivo che contempli un'opzione diversa dal rimettere al
suo posto RMS e non prendere alcuna posizione critica. Credo che il
problema non sia affatto di per sé RMS, che ha 68 anni e per me
potrebbe tranquillamente rimanere «presidente onorario» se la sua
presenza non è più troppo «molesta», ma siano le persone che vogliono
che rimanga tutto com'è, come se là fuori ci fossero i nemici del
software libero, a cui non bisogna darla vinta, e non la stessa
comunità che ne ha costruito l'ecosistema e difeso i principî
originari.
Dunque paradossalmente sono in parte d'accordo su diversi punti con la
lettera di supporto a RMS, ma credo che non colga affatto il punto
della discussione o lo stato delle cose.
Pare che comunque la FSF stia finalmente cercando di darsi una
governance più trasparente ed efficace
(https://www.fsf.org/news/preliminary-board-statement-on-fsf-governance),
ma non ne so abbastanza per esprimere un'opinione in merito.
Luca
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