[Dizionario] Petrocchi, Melzi e diritti d'autore; nota su TEI XML DTD per dizionari
Giovanni Pensa
public a giovannipensa.com
Mer 14 Ago 2002 15:14:56 CEST
On Wed, 2002-08-14 at 13:09, Andrea Sivieri wrote:
> Ho letto un po' gli archivi... e questo messagio
Essere citato, 5 mesi dopo...
> Per curiosita` ho guardato qual'era il dizionario
> piu` vecchio che avevo in casa e ho trovato il
> "Nuovissimo Melzi" ed. Vallardi uscito nel 1914.
>
> Per essere sicuri che i diritti siano scaduti,
> si deve tenere conto anche di altre persone
> che hanno collaborato a vario titolo all'opera
> e che non sono citate?
>
> Inoltre c'e` da dire che la Vallardi ha continuato
> ad ampliare il "Nuovissimo Melzi" fino agli anni 60.
[...]
> L'idea di impostare un DTD XML
> adatto a questo progetto e` ottima.
Il progetto "dizionario", di cui sono solo un curioso, in maniera
disorganizzata e libera, sta portando avanti diversi sotto-progetti,
scollegati e indipendenti.
Qualcuno si sta occupando di raggruppare e organizzare gli elenchi delle
parole della lingua italiana; c'è pure un CVS. La cosa sembra portare a
dei risultati.
Il passo di un dizionario vero e proprio è molto più lontano, purtroppo.
1. Trovare uno o più dizionari che
a) siano fuori diritto d'autore e
b) abbiano un qualche valore.
Si potrebbe chiedere a LiberLiber.org, dove ci sono persone più esperte
di me per entrambi i punti. In teoria sia il Petrocchi che il Melzi
dovrebbero essere fuori diritto d'autore, ma prima è meglio essere
sicuri.
2. Inserire il testo, OCR, verifica, correzioni. Questo è un lavoro
allucinante, vero. In LiberLiber ci sono dei "volontari" che lo fanno
con romanzi. Non è possibile costringere qualcuno a farlo :-) ed è il
collo di bottiglia del progetto.
3. Strutturare il testo. XML e non si discute. TEI (che però è stato
pensato ma poco usato, mi pare) o qualcosa di più artigianale, in modo
da poterlo trasformare in (X)HTML. Qui mi divertirei pure.
Si potrebbe anche decidere di spingere http://it.wikipedia.com/ che
attualmente è vuoto, ma che con qualche contributo potrebbe avere un
qualche valore. Loro però sono per testo poco strutturato. Inglese,
spagnolo, tedesco e polacco stanno andando benino, ad esempio.
E il dubbio finale è se ha senso unire tutte queste cose in un unico
dizionario-enciclopedico libero o cercare di mantenere i progetti
separati.
Domenica parto per le vacanze,
ad autunno getto un altro sasso nello stagno,
g.
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