[Dizionario] Re: di che si discute...
Massimo D'Antoni
dantoni a unisi.it
Mar 26 Feb 2002 17:33:02 CET
On Tue, Feb 26, 2002 at 06:29:33AM +0100, dizionario-request a softwarelibero.it wrote:
> > Credo però che questi obiettivi siano in realtà alquanto diversi, e la
> > volontà di raggiungerli tutti insieme possa compromettere quella che a
> > mio avviso è l'urgenza maggiore, cioè disporre a breve di un
> > correttore ortografico in italiano free software paragonabile a quello
> > disponibile per MS Word.
> Sono d'accordo sulla priorita`, pero` il discorso secondo me non e`
> tanto sul volerli realizzare tutti insieme, quanto sul cercare una
> infrastruttura che permetta in un secondo tempo di realizzare gli altri
> obiettivi potendo riutilizzare in maniera facile e veloce le
> informazioni gia` disponibili.
> > In particolare: la creazione di un dizionario credo sia al di fuori
> > della portata di persone che non fanno questo per mestiere
> Di questo non sono molto convinto, sono d'accordo che e` un lavoro a
> lungo termine e non urgente, ma secondo me si presta bene ad uno
> sviluppo collaborativo (certo resta il problema del controllo della
> qualita`, ma questo potrebbe essere affrontato in un secondo tempo).
Be', negli ultimi decenni credo che i dizionari italiani si contino
sulle dita di una mano, e tutti sono stati realizzati sotto la
direzione di autorevoli studiosi (Devoto-Oli, De Mauro, Gabrielli...).
Se qualcuno consulta un dizionario, lo fa per ricorrere ad un'autorità
riconosciuta in campo linguistico.
Parlo per me, ma non credo proprio di essere all'altezza di un lavoro
"collaborativo" di questa portata, e non credo che il problema sia
semplicemente quello di un controllo di qualità: è come se dicessi che
posso farmi operare di appendicite dal barbiere sotto casa, sotto il
controllo di qualità di un medico...
> Per il resto sono d'accordo che quello degli affissi per ispell sia uno
> dei lavori principali da fare. Il punto e` che per farlo occorre anche
> dare una minima classificazione delle parole; se ne perdi traccia e
> tieni solo gli affissi perdi del lavoro prezioso che poi ti toccherebbe
> rifare.
Ma la mia perplessità sul fatto di puntare a più obiettivi
contemporaneamente deriva proprio dal fatto che la classificazione
cambia a seconda dell'obiettivo finale.
Ad esempio: se voglio un correttore ortografico converrà tenere
insieme le parole che "si comportano" allo stesso modo (che fanno il
plurale in modo analogo...); se voglio un thesaurus dovrò tenere
insieme quelle che hanno significato simile o opposto; se voglio un
dizionario dovrò tenere insieme parole che hanno ad es. la stessa
etimologia, indipendentemente dal fatto che si tratti di verbi
regolari, irregolari, aggettivi, sostantivi.
> Se ci limitiamo a mettere gli affissi senza classificare poi ci
> tocchera` farlo in un secondo tempo. Se invece classifichiamo poi
> attaccarci gli affissi diventa un meccanismo automatico, e bastera`
> aggiungere una parola alla lista di quelle classificate in quel modo per
> avere il lavoro fatto
Scusa, ma attribuire ad una parola un affisso equivale a classificarla!
es.:
buona/OM
può significare che buona appartiene alla classe delle parole che
fanno il maschile in "o" e i plurali in "e" e "i" e alla classe delle
parole che ammettono il superlativo in "issimo/a/e/i"
Ciao
Massimo
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