[Dizionario] Favele/Perl e compagnia -- informazioni e richiesta di discussione
Giuseppe Bilotta
oblomov a freemail.it
Lun 5 Maggio 2003 17:36:17 CEST
lunedì 5 maggio 2003 Marco Gaiarin ha scritto:
> Mandi! Giuseppe Bilotta
> In chel di` si favelave...
>> Notizia principale: ho caricato Favele/Perl sul repository che è,
>> come sapete, accessibile dalla pagina principale su:
> Grazie.
Prego :)
>> (1) manipolazione di parole composte
> Si, mi ero fermato anche io su questa cosa, specialmente sulla
> questione della ricorsività.
> Solo che per il campo che interessava a me (word prediction) i suffissi
> non ho ritenuto necessario gestirli nel dizionario, anche perchè a me
> serviva elaborare una statistica dell'uso delle parole (nella word
> prediction il metodo statistico è comunque il preminente), e una parola
> ``liscia'' e una con il suffisso sono dal punto della statistica due
> parole diverse, e devono restare tali.
> Per i prefissi... il problema è assolutamente simile, una parola
> prefissata e una non prefissata sono statisticamente due parole
> diverse.
Ma da un punto di vista di strumento linguistico la differenza
tra parola semplice ed alcune parole composte può essere
importante (specialmente per le particelle enclitiche
mi/ti/si/ci/vi/ce/ne/lo/la/gli etc)
>> * come implementare la cosa a livello di *definizione* (tenendo
>> conto che probabilmente sarà necessario permettere una certa
>> ricorsività)
> Per i prefissi non è ad ogni modo difficile, a parte qualche controllo
> per evitare qulche bel loop, in teoria basta far puntare qualche nodo
> dell'albero nuovamente alla radice. ;)
C'è anche il problema che in genere l'enclitica si può
semplicemente "appiggicare", ma per alcune parole (verbi
all'infinito) richiede cambiamenti sulla parola "base" (parlare
-> parlarmi) o sull'enclitica (giovò -> giovommi)
>> (2) definire il concetto di "parola";
> Io ho definito il concetto di non-parola, ovvero di separatore. Mi pare
> duale e quindi infine la stessa cosa, che c'è che non va?!
Che non permette di decidere cosa può andare solo alla fine
(come il segno d'elisione)
--
Giuseppe "Oblomov" Bilotta
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