[Dizionario] Re: dizionario Digest, Vol 7, Issue 4

ML marikalo a hotmail.com
Lun 11 Ott 2004 13:42:25 CEST


Ciao Ragazzi,
Sono tutto sommato d'accordo con entrambi ovvero:

V> Per esperienza, però, posso dirti un'altra cosa:
> siamo sicuri che una persona sia disposta a trascrivere (con tutta la
> precisione richiesta dalla circostanza: accenti ecc.) 2 pagine di un
> dizionario sapendo che ha poche probabilità di vincere un premio non
> eccessivamente allettante, in un concorso di cui non ha mai sentito
parlare,
> promosso da persone di cui non ha mai sentito parlare e in cui non c'è
> nemmeno un notaio? :)
> Voglio dire: prima di ricorrere al concorso a premi (sempre che sia
> fattibile nei termini da te indicati), non sarebbe meglio provare a
pensare
> qualcos'altro? :) Secondo me, è più facile trovare 10-100 persone disposte
a
> trascrivere perché credono nel progetto in sé (e magari vogliono entrare
> "nella storia"), indipendentemente da un eventuale premio, anziché 10-100
> persone disposte a rompersi le palle (perché se non c'è entusiamo per il
> progetto diventa davvero una mera rottura di palle) per sperare di vincere
> un premio non eccezionale. :D

A>Secondo me si. Forse dipende dalla prospettiva da cui si guarda la cosa.

>Con due premi grossi e dieci premi minori le probabilità di vincere
>qualcosa sarebbero davvero alte.

Entrambe le strade sono fattibili dipende solo dai nostri obietti :) infatti
tutto dipende da come organiziamo le cose e soprattutto da come organiziamo
il gruppo di base.
Io sicuramente non mi ritrovo nel periodo più consono per parlare di impegno
concreto (Andrea ne sa qualcosa per sua disgrazia!!!) visti i tempi stretti
della tesi, ma è da un po' che non vedo molti affacciarsi alla ML. non
sarebbe il caso, prima di parlare di qualsiasi incentivo, o volontariato,
sapere chi e quante sono le persone che credo già in questo progetto, e che
possono/vogliono fornire ciascuno nelle possibilità dei suoi tempi e
competenze un sostegno concteto? di qui, poi si può giocare con il passa
parola gli incentivi, i giochi a premi e i famosi palloncini che mi
piacciono tanto che mi sembra ci stiano proprio bene all'interno della festa
finale:-D


A> Gli italiani sono una delle popolazioni europee che leggono meno:
figurati
> se si mettono a trascrivere dizionari! :D

Su questo punto sono d'accordo con Andrea

>Quando ero al liceo avrei trascritto anche 10 pagine per avere
> una possibilità su 80 di vincere una macchina fotografica digitale.
> Senza contare il fatto che il progetto mi sarebbe anche molto piaciuto
> di per sè...  :-)

Pero ricordati Andrea che c'è quel "Senza contare..." che fa la differenza
dei conti finali, tra chi opera e chi dice che è disposto ad operare.


A> Sono daccordo con te, che possiamo ben partire nel modo classico
> delle persone molto interessate segnandoci cmq in fondo alla pagina
> chi l'ha trascritta.  :-)
>
> Se poi si decidesse in corso d'opera di ricorrere ad incentivi vari
> anche le pagine già trascritte parteciperebbero...

Io non sono fondamentalmente contraria, né al modo classico, né agli
incentivi, ma quello che credo che faccia la differenza all'interno di
qualsiasi progetto che non sia poi evaporato in una bolla di sapone è il
fulcro o il cuore come ha detto bene Valentina. (vedi sopra)

A> > L'opera derivata potrebbe poi avere un nome diverso,
> > in modo da sottolineare che non vogliamo farla
> > passare come il Melzi originale...
>
V> Direi: dizionario Melzi (tanto per dare a Cesare quel che è di Cesare)
con
> nuove definizioni di Tizio, Caio e Sempronio.

M> > Le due strade sono possibili e con quali rischi legali?
>
V> Sono possibili e senza rischi.

Queste sono decisamente buone notizie

V> Ma le nuove definizioni che inserite sono vostre o sono prese da qualche
> altra parte? :) E se sono prese da qualche altra parte: da dove? :D

> Direi che le definizioni di parole moderne sarebbero
> soprattutto scritte ex-novo dai partecipanti al progetto.
>
> Cmq se cadesse dal cielo una collezione di definizioni
> di parole moderne coperte da licenza sufficientemente
> libera tali definizioni verrebbero per certo integrate.
>

Sicuramente le definizioni sarebbero nostre, l'unico rischio, che abbiamo
sollevato qualche mail fa potrebbe essere la coincidenza di definizioni più
o meno standard con definizioni già utilizzate da altri dizionari, le
influenze in questo settore sono micidiali. Oltre alla difficoltà pratica
che consta nella costruzione di una buona definizione valida lingisticamente
e semanticamente mantenedo la concisione richiesta dal caso.

>
M> > Ricontrollare implica molta più fatica che immettere.
>
V> Già. Non potete limitarvi a trascrivere l'elenco dei vocaboli ed
associare
> ad ogni vocabolo la pagina o le pagine in cui è compresa la relativa
> definizione? L'utente inserisce il vocabolo nel motore di ricerca e gli
> compare la pagina del Melzi in cui c'è la definizione.
>
>Una pagina con più di 5 errori che venisse estratta potrebbe da
>regolamento venire scartata... in effetti non ci vuole tanto a ritornare
>sulla propria pagina per controllare che abbia gli accenti ok, ecc.

Anche questa mi sembra una buona idea, ma io la restingerei a più di 1
errore!!! Non si tratta di severità, ma di rigore.
a questo punto si potrebbe addirittura organizzare una caccia agli errori
con in palio incentivi per ogni errore trovato ed appurato tale.

A> Linux ed il software libero che uso tutti i giorni sono stati
> scritti per mille motivi diversi, per cui non me la sento
> di porre dei limiti ai motivi per cui qualcuno fa qualcosa...  :-)

In realtà non è importante quale sia la motivazione (fino ad un certo punto,
fatti salvi i principi di base comuni) ma che ci sia.

A> Quando si partirà, i prossimi mesi, verranno fatte le scansioni
> probabilmente a blocchi di 50 o 100 per non sovraccaricare la
> persona che si offre di farle. Direi poi che per ogni 100 pagine
> serviranno un po' di giorni per trattarle tutte, anche se viene
> fatto in parallelo.
>
>
Questo è anche un altro punto interessante. Bisogna sapere se chi ha il
dizionario "modello" è anche in possesso dei mezzi per farlo. E se non sia
possibile suddividere anche la scansione su più persone.

A> (PS: Chi li fornisce questi premi? Se si decidesse di metterli,
> alcuni li metterei io. Mica posso lanciare il sasso e
> nascondere la mano!)

> Dubito che tra gli appassionati sognatori ricostruttori di dizionari ce ne
siano molti disposti a contribuire alla fornitura dei premi :(.

V>Già. Non potete limitarvi a trascrivere l'elenco dei vocaboli ed associare
>ad ogni vocabolo la pagina o le pagine in cui è compresa la relativa
>definizione? L'utente inserisce il vocabolo nel motore di ricerca e gli
>compare la pagina del Melzi in cui c'è la definizione.

non so' se questa sia l'idea di partenza degli ideatori del progetto. Ma in
questi termini ci limiteremmo:
1° a mettere in rete un dizionario storico un po' come è stato fatto per i
Larousse o il Tommaseo che citavo nell'ultima mail.
2° a limitare notevolmente l'utilizzo del corpus. In realtà sarebbe una
ristampa senza costi di tipografia, ma con un utilizzo molto scarso se a
questo aggiungi che toglieresti l'unico elemento che rende veramente
insistituibile il dizionario cartaceo rispetto al multimediale: la carta. :(

A me tutto sommato, e credo di essere la meno preparata informaticamente,
non mi ha creato alcun problema inserire le voci di prova con i marchietti e
le poche regole richieste dal programma.
Oltretutto questo assicura anche un elemento che nel 1920 non poteva
esistere: il rigore della struttura. elemento sempre più presente nelle
ricerche lessicografiche.
Un saluto a tutti
Ciao Marìka






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