[Donne] articolo
Francesca Ciceri
madamezou a yahoo.it
Mar 9 Nov 2010 14:16:51 CET
On Mon, Nov 08, 2010 at 11:30:40PM +0100, ale wrote:
> mi hanno chiesto d scrivere un articolo per Gli altri (Sansonetti)
> su questo neonato gruppo donne.
> in particolare per la 4a d copertina, pagina interamente gestita dal
> Partito Pirata.
wow!
>
> potrei anceh pensare ad un qualcosa da implementare con il
> comunicato e i vari link, ma mi paicerebbe avere un feedback prima
> da tutt* voi.
>
> esempio sono le mail precendenti di Marco e la mia, laddove alcuni
> dicono ceh ci vogliamo auto-ghettizzare e che blablabla
>
> vi faccio al volo 1 paio d domande:
/me si prepara.
> quanto, apparte il freesoftware, la donna e' al pari passo con
> l'uomo, per quello che riguarda lavoro, interessi, contratti,
> retribuzioni, socialita' in generale?
Bella domanda. Mi metto il cappello da sociologa per risponderti.
Prima di tutto c'è da fare una distinzione importante, secondo me, tra le
*possibilità* e la *realizzazione* di queste possibilità.
Mi spiego: negli anni 50 le aspirazioni delle ragazze erano - per modello
culturale - più o meno quelle di fare la casalinga perfetta, magari avere
-wow!- una lavatrice o una televisione a colori e far trovare al marito il
pranzo/cena fumante in tavola. O almeno questo è lo stereotipo.
Certo, c'erano anche le ragazze "ribelli" o quelle che si spaccavano le ossa
in fabbrica - ma che poi comunque erano pur sempre operaie&casalinghe. Quelle
che avevano sperimentato, durante la Resistenza, un altro modello di genere
che avevano fatto "lavori da uomo" quando l'uomo non c'era, ma che -
ripristinata la "normalità" - sono state ricacciate nello stereotipo.
Con il 68 e ancor più 77, la coscienza di genere si è modificata e le
aspirazioni sono cambiate, proprio come modello culturale interclasse. Quindi
a prescindere dall'essere proletarie o borghesi le ragazze non volevano più far
le mogliettine perfette ma autorealizzarsi, studiare, laurearsi o in ogni caso
rendersi indipendenti economicamente dalla famiglia d'origine senza dover
passare per un matrimonio per farlo.
Pensateci bene: un tempo passavi da un padre a un marito come un pacco. Nonè
che si potesse tanto scegliere, il matrimonio era l'unico modo per fuggire
dalla famiglia. :)
La legislazione in questo senso ha recepito abbastanza le nuove istanze
sociali, per cui oggi ci troviamo con una legislazione piuttosto aperta in
fatto di *possibilità* per tutti di svolgere certi lavori, o di accedere a
certi corsi di studio (e perché dovrebbe essere altrimenti, dopo tutto?) anche
se c'è ancora molto da fare in termini di congedi parentali, asili nido, etc..
Ma in compenso è la *società* a non aver recepito questi cambiamenti: per cui
in Italia almeno una ragazza può studiare e arrivare alle soglie del mondo del
lavoro (e ci sono infatti più laureate donne che non laureati uomini) e poi
venire assunta meno rispetto ai suoi coetanei maschi.
Non mi sto inventando nulla:
http://www.weforum.org/pdf/gendergap2010/Italy.pdf
Inoltre, esistono dei significativi differenziali retributivi ovvero
differenze di retribuzione tra donne e uomini che occupano la stessa posizione
occupazionale:
http://www.eurofound.europa.eu/eiro/studies/tn0912018s/it0912019q_it.htm
Dunque, la mia risposta è il cambiamento di aspettative da parte delle ragazze
c'è stato (a parte un triste ritorno al velinismo di questi ultimi tempi, ma
d'altronde se non ci sono altri sbocchi e se non si propongono altri modelli è
normale che le ragazzine crescano senza grandi stimoli...) ma manca da parte
del resto della società (aka uomini e in parte legislatore) il desiderio di
rispondere a queste aspettative.
E così, ahimè, non si va da nessuna parte.
O meglio, sì. Così si emigra. In paesi come quelli scandinavi dove hanno
imparato da tempo come si fa a integrare le donne.
Questo, e valga anche per il simpatico Alessandro che rispondeva all'annuncio
di della nascita del nostro gruppo, è il solito muro di gomma. Semplicemente
non riconoscono il problema. Spiegarlo, ogni santa volta è micidiale.
Questi sono i miei due copechi, spero ti possano tornare utili.
Credo che l'articolo sia un'idea grandiosa, se ti senti di scriverlo. :)
Io sono davvero incasinata negli ultimi giorni, ma se hai bisogno di altri
spunti o di una revisione fammi un fischio!
Un bacio,
F.
-------------- parte successiva --------------
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