[Donne] articolo
lilo
al3lilo a autistici.org
Mar 9 Nov 2010 17:45:07 CET
On 09/11/2010 14:16, Francesca Ciceri wrote:
> On Mon, Nov 08, 2010 at 11:30:40PM +0100, ale wrote:
>
>> mi hanno chiesto d scrivere un articolo per Gli altri (Sansonetti)
>> su questo neonato gruppo donne.
>> in particolare per la 4a d copertina, pagina interamente gestita dal
>> Partito Pirata.
>>
> wow!
>
mica lo so se e' cosi' "wow!" ...
sto periodo si so svegliati tutti e mi chiedono articoli a destra e manca.
bo'!
pagassero almeno :D
>
>> potrei anceh pensare ad un qualcosa da implementare con il
>> comunicato e i vari link, ma mi paicerebbe avere un feedback prima
>> da tutt* voi.
>>
>> esempio sono le mail precendenti di Marco e la mia, laddove alcuni
>> dicono ceh ci vogliamo auto-ghettizzare e che blablabla
>>
>> vi faccio al volo 1 paio d domande:
>>
> /me si prepara.
>
lol
>
>> quanto, apparte il freesoftware, la donna e' al pari passo con
>> l'uomo, per quello che riguarda lavoro, interessi, contratti,
>> retribuzioni, socialita' in generale?
>>
> Bella domanda. Mi metto il cappello da sociologa per risponderti.
> Prima di tutto c'è da fare una distinzione importante, secondo me, tra le
> *possibilità* e la *realizzazione* di queste possibilità.
> Mi spiego: negli anni 50 le aspirazioni delle ragazze erano - per modello
> culturale - più o meno quelle di fare la casalinga perfetta, magari avere
> -wow!- una lavatrice o una televisione a colori e far trovare al marito il
> pranzo/cena fumante in tavola. O almeno questo è lo stereotipo.
> Certo, c'erano anche le ragazze "ribelli" o quelle che si spaccavano le ossa
> in fabbrica - ma che poi comunque erano pur sempre operaie&casalinghe. Quelle
> che avevano sperimentato, durante la Resistenza, un altro modello di genere
> che avevano fatto "lavori da uomo" quando l'uomo non c'era, ma che -
> ripristinata la "normalità" - sono state ricacciate nello stereotipo.
>
> Con il 68 e ancor più 77, la coscienza di genere si è modificata e le
> aspirazioni sono cambiate, proprio come modello culturale interclasse. Quindi
> a prescindere dall'essere proletarie o borghesi le ragazze non volevano più far
> le mogliettine perfette ma autorealizzarsi, studiare, laurearsi o in ogni caso
> rendersi indipendenti economicamente dalla famiglia d'origine senza dover
> passare per un matrimonio per farlo.
> Pensateci bene: un tempo passavi da un padre a un marito come un pacco. Nonè
> che si potesse tanto scegliere, il matrimonio era l'unico modo per fuggire
> dalla famiglia. :)
>
> La legislazione in questo senso ha recepito abbastanza le nuove istanze
> sociali, per cui oggi ci troviamo con una legislazione piuttosto aperta in
> fatto di *possibilità* per tutti di svolgere certi lavori, o di accedere a
> certi corsi di studio (e perché dovrebbe essere altrimenti, dopo tutto?) anche
> se c'è ancora molto da fare in termini di congedi parentali, asili nido, etc..
>
come mamma single t posso assicurare che in italia siamo allo schifo.
non esistono sovvenzioni e/o aiuti, cosa diversa in altri paesi EU tipo
svezia netherland etc
ad una mia amica svedese il comune pagava l'affitto d casa e le utenze
finche' ha avuto il bimbo piccolo e dato ceh stava finendo d studiare,
le pago' pure le spese universitarie.
in italia se hai un bimbo e sei una mamma single e fai presente che non
ce la fai, fanno intervenire i servizi sociali e il bimbo te lo levano.
mi pare ceh qui siamo parecchio in arretrato, e non parlo in termini
umanistici/sociologici, ma proprio legislativi.
cmq, dato ceh ho una conoscenza all'istat, mi sono fatta mandare alcune
pubblicazioni e studi recenti e i grafici.
insomma la mia domanda era:
posso scrivere un articolo parlando e presentando questo gruppo in
particolare, MA allargando poi il discorso per quello che riguarda il
sociale?
perche' alla fine ancora nessuno mi ha dato una risposta (per me)
soddisfacente, sul fatto che le donne, in questo settore (particolare)
siano 1 a 20 con gli uomini.
nel senso ceh d risposte ne ho trovate molte, ma nessuna mi ha mai
veramente convinto.
ora, trovandomi a rispondere a mail (provocatorie, ma anche no) dove mi
si sottolinea in modo negativo il fattore d separazione, come se NOI
(lol) volessimo marcare un territorio, a me e' venuto spontaneo:
#0 mettermi in discussione con me stessa
#1 mettermi in discussione con voi
#2 se mi convinco che puo' tornare utile, apro un talk globale in rete :D
cioe', pare proprio che la nascita d questo gruppo si sia configurata
come il $famoso_sassolino, e sto cerchio si sta allargando fino ad
arrivare a qualcosa che voglio capire se sia ancora attuale o
completamente avulso e obsoleto.
inso', abbiate pazienza, ma 2° me andare a vivisezionare la cosa PRIMEX
ci fara' pure perdere meno tempo in futuro.
> Ma in compenso è la *società* a non aver recepito questi cambiamenti: per cui
> in Italia almeno una ragazza può studiare e arrivare alle soglie del mondo del
> lavoro (e ci sono infatti più laureate donne che non laureati uomini) e poi
> venire assunta meno rispetto ai suoi coetanei maschi.
> Non mi sto inventando nulla:
> http://www.weforum.org/pdf/gendergap2010/Italy.pdf
>
lo so che non t inventi nulla :p
> Inoltre, esistono dei significativi differenziali retributivi ovvero
> differenze di retribuzione tra donne e uomini che occupano la stessa posizione
> occupazionale:
> http://www.eurofound.europa.eu/eiro/studies/tn0912018s/it0912019q_it.htm
>
@Marco comincia a darci il 10% del tuo stipendio che ce lo spartiamo :D
>
> Dunque, la mia risposta è il cambiamento di aspettative da parte delle ragazze
> c'è stato (a parte un triste ritorno al velinismo di questi ultimi tempi, ma
> d'altronde se non ci sono altri sbocchi e se non si propongono altri modelli è
> normale che le ragazzine crescano senza grandi stimoli...) ma manca da parte
> del resto della società (aka uomini e in parte legislatore) il desiderio di
> rispondere a queste aspettative.
> E così, ahimè, non si va da nessuna parte.
> O meglio, sì. Così si emigra. In paesi come quelli scandinavi dove hanno
> imparato da tempo come si fa a integrare le donne.
>
> Questo, e valga anche per il simpatico Alessandro che rispondeva all'annuncio
> di della nascita del nostro gruppo, è il solito muro di gomma. Semplicemente
> non riconoscono il problema. Spiegarlo, ogni santa volta è micidiale.
>
> Questi sono i miei due copechi, spero ti possano tornare utili.
>
> Credo che l'articolo sia un'idea grandiosa, se ti senti di scriverlo. :)
> Io sono davvero incasinata negli ultimi giorni, ma se hai bisogno di altri
> spunti o di una revisione fammi un fischio!
>
> Un bacio,
> F.
>
>
ok, ti ringrazio per la mail e i link. posso eventualmente usare
qualcosa della tua mail nell'articolo (cit. la fonte, cioe' TE) ?
cioe', sei per il filesharing/friendshipsharing o no?
qualcun'altr* che ha obiezioni/suggerimenti/insulti etc?
:)
ciao!
--
~lilo~
--donne a softwarelibero.it
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freesoftware means LOVE :^)
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