[Formati] Nuovi requisiti per i formati liberi?

Federico Di Gregorio fog@debian.org
14 Feb 2002 10:38:03 +0100


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Content-Transfer-Encoding: quoted-printable

Il gio, 2002-02-14 alle 02:24, Alceste Scalas ha scritto:=20
> <premessa>
>     Ho visto che le  vecchie versioni della definizione richiedevano
>     che   le   specifiche   di   un   formato   fossero   ottenibili
>     gratuitamente, o  ad un prezzo "ragionevole".   In seguito, tale
>     requisito e` stato rimosso.
>    =20
>     Ne ho  parlato stamattina  con Simo, su  #assoli ---  ed abbiamo
>     convenuto che,  alla base  della "rimozione", c'era  un problema
>     preciso:   come  si   puo`   stabilire  quale   sia  un   prezzo
>     "ragionevole"?   Farlo  non  e`  semplice.   E,  d'altronde,  il
>     Software  Libero e` tale  anche quando  viene distribuito  ad un
>     prezzo  alto  ---  quindi,  perche`  non far  valere  lo  stesso
>     principio anche con i formati?  Per questo il vincolo del prezzo
>     e` sparito.

il problema del prezzo ragionevole e' il seguente: il software libero
puo' avere un costo altissimo per la prima copia, ma poi puoi farne
quante copie vuoi, perche l'oggetto e la sua definizione sono la stessa
cosa (cioe' il software). con i formati e' differente: hai l'oggetto di
cui vuoi garantire la liberta' (il formato, astratto) e la sua
descrizione, un documento che lo descrive che puo' anche essere
distribuito sotto una licenza non-libera. il prezzo "ragionevole" era
per evitare che il *dover* comprare le specifiche (perche' esistente un
divieto di copia della documentazione) non fosse impossibile a causa di
un prezzo eccessivamente alto.

>     Ma allora viene automatico un dubbio: supponiamo che una azienda
>     sviluppi un  programma proprietario che  memorizza i dati  in un
>     formato particolare (una estensione a caso: .doc).  Se l'azienda
>     fornisce le  specifiche del formato a chiunque  paghi 1 miliardo
>     di Euro, significa che il formato .doc e` libero?  Uhmm...

appunto. questo e' un problema che va affrontato.

>     Dopo  averci ripensato,  credo che  alla definizione  di Formati
>     dati Liberi manchi una requisito fondamentale...
>    =20
>     Mi spiego:  nel momento  in cui si  ottiene un  programma libero
>     vengono garantiti _immediatamente_ certi diritti (modifica, uso,
>     diffusione).   E  bisognerebbe assicurarsi  che  la stessa  cosa

certo, perche' il programma e' un'entita' singola, non un concetto
astratto separato dal materiale che lo descrive.

>     avvenga _immediatamente_  (e non dopo aver  pagato) anche quando
>     si utilizza un Formato dati Libero.
>=20
>     Per  assicurarsi  di questo,  e  per  evitare  i problemi  della
>     definizione di "prezzo ragionevole", si potrebbe valutare questa
>     proposta...=20
> </premessa>
=20
> Si potrebbe  richiedere che un  Formato dati Libero soddisfi  una di
> queste tre condizioni (oltre a quelle attualmente sulla bozza):
>=20
>     a. le specifiche  devono essere fornite pubblicamente attraverso
>        Internet;

ok. questo rende il PDF un formato libero. evviva. :)
=20
>     b.   se il formato  dati e`  caratteristico di  una applicazione
>        proprietaria,  il   produttore  di  tale   applicazione  deve
>        fornirne  gratuitamente   le  specifiche  a   chiunque  abbia
>        acquistato una licenza d'uso dell'applicazione stessa; [1]

questa mi piace. pero', e se il produttore di dice che non puoi
divulgarle? abbiamo 200.000 utenti con le specifiche di word e nessuno
di loro puo' farne una copia da dare ad uno che implementi un filtro.
nah... no-buono. bocciata.

>     c. se  le specifiche vengono  fornite a chiunque  richiedendo un
>        pagamento,  allora  deve  esistere  almeno  una  applicazione
>        libera  che  gia` le  implementi.   In  tal  caso, il  "vero"
>        Formato Libero  sara` il formato  implementato dalla suddetta
>        applicazione  ---  anche nelle  eventuali  differenze con  la
>        specifica  "ufficiale"  (che  verra` comunque  indicata  come
>        riferimento).

questo non mi piace. le specifiche "ufficiali" sono di chi le ha
scritte. al massimo il formato libero sara' un reimplementazione
ispirata da tali specifiche.

> Esempio  pratico di  questa  regola: le  specifiche "ufficiali"  del
> formato IGES (usato specialmente  nel CAD/CAM, per la memorizzazione
> di dati tridimensionali)  vengono fornite su un CD-ROM  dal costo di
> 460$:

ma poi, quelle specifiche puoi usarle per produrre un programma che
legge il formato? se si, allora costano ma il formato e' libero, se no
sei bello e panato.

soluzione: e se *richiedessimo* che un formato e' libero solo e solo se
e' descritto in un documento che sia

* scaricabile gratuitamente (garantisce che chiunque possa averlo)

oppure

* liberamente ridistribuibile?

federico

--=20
Federico Di Gregorio
Debian GNU/Linux Developer & Italian Press Contact        fog@debian.org
INIT.D Developer                                           fog@initd.org
  Qu'est ce que la folie? Juste un sentiment de libert=E9 si
   fort qu'on en oublie ce qui nous rattache au monde... -- J. de Loctra

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Comment: Per informazioni si veda http://www.gnupg.org

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