[Formati] Nuovi requisiti per i formati liberi?

Alceste Scalas tjoad@gmx.it
Thu, 14 Feb 2002 18:42:22 +0100


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On Thu, Feb 14, 2002 at 12:06:59PM +0100, Simo Sorce wrote:
    > On Thu, 2002-02-14 at 10:38, Federico Di Gregorio wrote:
    > > Il gio, 2002-02-14 alle 02:24, Alceste Scalas ha scritto:
    > > >     Dopo averci  ripensato, credo che  alla definizione di
    > > >     Formati    dati    Liberi    manchi   una    requisito
    > > >     fondamentale...
    > > >    =20
    > > >     Mi spiego: nel momento  in cui si ottiene un programma
    > > >     libero   vengono   garantiti  _immediatamente_   certi
    > > >     diritti  (modifica, uso, diffusione).   E bisognerebbe
    > > >     assicurarsi che la stessa cosa
    > >
    > > certo, perche' il programma e' un'entita' singola, non un
    > > concetto astratto separato dal materiale che lo descrive.

E infatti la  mia idea era quella di tener conto  di questo fatto, e
di trovare  un modo per far  valere lo stesso principio  anche per i
Formati  Liberi.  Cosi`  come  l'uso di  Software Libero  garantisce
_automaticamente_  che  non  si  sara` dipendenti  da  una  azienda,
occorre   che  anche   l'uso   di  un   Formato  Libero   garantisca
_automaticamente_ la  stessa cosa  --- senza vincoli  aggiuntivi (p.
es.  NDA o la necessita` di pagare altro denaro oltre a quello speso
per poter usare il formato).

Questa e` una caratteristica cruciale del Software Libero, e IMHO lo
deve essere anche per i formati liberi.  E i requisiti che proponevo
fanno  si`  che chiunque  possa  utilizzare  un formato  considerato
"libero" abbia  _automaticamente_ i mezzi per  non essere dipendente
da nessuno in particolare.

    > > > Si potrebbe richiedere che un Formato dati Libero soddisfi
    > > > una di  queste tre condizioni (oltre  a quelle attualmente
    > > > sulla bozza):

Attenzione: sono  d'accordissimo con  le vostre obiezioni  sul fatto
che  le  specifiche  dei  formati devono  poter  essere  documentate
liberamente, ecc...

Infatti, qui  sopra si legge  che le mie proposte  dovrebbero essere
_aggiuntive_, "oltre a quelle  attualmente sulla bozza"...  Che gia`
prevedono la libera riscrivibilita`,  la mancanza di brevetti o NDA,
ecc. :-)

    > > >     a. le  specifiche devono essere  fornite pubblicamente
    > > >     attraverso Internet;
    > >=20
    > > ok. questo rende il PDF un formato libero. evviva. :)
    >
    > Si', ma attenzione, le specifiche devono essere complete e non
    > soggette a restrizioni sull'uso! (Vi ricordo un certo
    > documento con NDA integrata diffuso da MS con la descrizione
    > del loro PAC modificato di Kerberos fornito pubblicamente
    > attraverso internet!!!)

D'accordissimo --- vedi sopra :-)

    > > >     b.   se  il  formato  dati e`  caratteristico  di  una
    > > >     applicazione  proprietaria,   il  produttore  di  tale
    > > >     applicazione deve fornirne gratuitamente le specifiche
    > > >     a   chiunque  abbia   acquistato  una   licenza  d'uso
    > > >     dell'applicazione stessa; [1]
    > >=20
    > > questa mi piace. pero', e se il produttore di dice che non
    > > puoi divulgarle? abbiamo 200.000 utenti con le specifiche di
    > > word e nessuno di loro puo' farne una copia da dare ad uno
    > > che implementi un filtro.  nah... no-buono. bocciata.
    >=20
    > Concordo con Federico.

Anche io concordo  --- infatti questo e` gia`  richiesto dalla bozza
(e, ripeto, le mie proposte erano solo _aggiuntive_! :-)

    > > >     c.  se  le   specifiche  vengono  fornite  a  chiunque
    > > >     richiedendo un pagamento,  allora deve esistere almeno
    > > >     una  applicazione libera che  gia` le  implementi.  In
    > > >     tal caso,  il "vero"  Formato Libero sara`  il formato
    > > >     implementato  dalla  suddetta  applicazione ---  anche
    > > >     nelle   eventuali    differenze   con   la   specifica
    > > >     "ufficiale"   (che  verra`   comunque   indicata  come
    > > >     riferimento).
    > >
    > > questo non mi piace. le specifiche "ufficiali" sono di chi
    > > le ha scritte. al massimo il formato libero sara' un
    > > reimplementazione ispirata da tali specifiche.

D'accordissimo ---  e infatti, con  la mia proposte,  la definizione
riporterebbe chiaramente  che il formato "XXX  come implementato dal
programma YYY"  e` libero, ma  che le specifiche _ufficiali_  di XXX
sono reperibili p. es. mandando un assegno al sig. Scrooge.

Questo    sarebbe   un    modo    per   sottolineare    l'importanza
dell'"ufficialita`"  dei   formati  (e  degli   enti  preposti  alla
standardizzazione,   quali  IEEE,   POSIX,  etc.),   ma   anche  per
sottolineare l'importanza di  una libera diffusione delle specifiche
dei  formati  stessi.   In  altre  parole, io  posso  rilasciare  un
formato,  ma  esso  sara`   _veramente_  libero  solo  quando  sara`
liberamente consultabile  da chiunque abbia  a che fare con  esso, o
quando qualcuno scrivera` un programma libero che lo supporti.

    > Concordo anzi, io propongo che chiunque cambi di una virgola
    > il formato lo debba rendere visibile eplicitamente cambiando
    > il nome del formato:
    >
    > Se io cambio il formato .tar
    > estendendo/modificando/integrando/..ando ... allora non posso
    > dire che la mia app usa il formato tar ma devo dire che usa
    > per esempio il formato simo-tar e rilasciare le specifiche di
    > simo-tar se voglio che il formato sia considerato libero

Uhmm...  Non  colgo la necessita` fondamentale  di aggiungere questo
requisito: gia`  ora la  lista dei formati  contiene un  puntatore a
tutte le specifiche "ufficiali".   Se qualcuno si discosta da queste
specifiche sta  di fatto implementando  un nuovo formato ---  e tale
nuovo formato, se libero, dovrebbe essere a sua volta esplicitamente
elencato...  Quindi, il "tar implementato da Simo" gia` ora dovrebbe
essere  elencato a  parte ---  e lo  sarebbe solo  se effettivamente
libero :-)

    > (e gi=E0 mi viene in mente una licenza copyleft per i formati
    > che obbliga a rilasciare sotto la stessa licenza i formati
    > derivati dal nostro ;)

Sicuramente  si puo`  trovare  un modo  per  esprimere quali  limiti
possano/non  possano essere  imposti dalla  "licenza" di  un formato
(vedi p. es. il caso PDF).

    > > > Esempio   pratico   di   questa  regola:   le   specifiche
    > > > "ufficiali"  del  formato  IGES  (usato  specialmente  nel
    > > > CAD/CAM,  per la  memorizzazione di  dati tridimensionali)
    > > > vengono fornite su un CD-ROM dal costo di 460$:
    > >=20
    > > ma poi, quelle specifiche puoi usarle per produrre un
    > > programma che legge il formato? se si, allora costano ma il
    > > formato e' libero, se no sei bello e panato.

Ma che  succede se il prezzo  di una specifica  e` enormemente alto,
tale  da  non poter  essere  realisticamente  pagato?   E se  magari
l'unico  programma che  segue tali  specifiche e`  proprietario?  Il
formato  sarebbe   formalmente  "libero",  ma  le   persone  che  lo
utilizzano   avrebbero  qualcuna   delle  garanzie   elencate  nella
definizione di Formato dati Libero?  IMHO, no.

Ciao,

Alceste
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