[Formati] commenti sui testi (was Re: formati digest, Vol 1 #111 - 3 msgs)

Simo Sorce formati@softwarelibero.it
Mon, 08 Dec 2003 09:54:12 +0100


On Sun, 2003-12-07 at 20:25, Leonardo Boselli wrote:

> FAcciamo un ragionamento: non =E8 detto che usare un certo programma=20
> non debba proprietarizzare i dati: banalmente pensiamo a un programma=20
> di cifratura, in cui lo scopo dello stesso =E8 proprio di rendere proprie=
tari i=20
> dati.

Questo discorso non regge.
Un programma di cifratura cifra i dati, non li proprietarizza, non
almeno nel senso di "proprietario" che usiamo generalmente.
La cifratura serve per ottenere la riservatezza dei dati non la
proprietarizzazione. Se l'algoritmo di cifratura =E8 noto non ci vedo
proprio nulla di proprietario.

> Ma comunque deve essere evidente che le specifiche debbano essere=20
> pubbliche, facilmente ottenibili e ragionevolemnnte implementabili.=20
> L'utilizzare delle specifiche "libere" ma di difficile implementazione =
=E8 da=20
> evitare.

Che vuol dire?
Scusa, ma la complessit=E0 del formato dipende dalla complessit=E0 delle
informazioni e delle loro relazione, non si pu=F2 dettare la semplicit=E0
del formato a prescindere. Se =E8 libero e ben documentato pu=F2 essere
complesso a piacere.

> > >  qualora il software sia proprietario l'importanza di poter
> > >  utilizzare un formato dati libero =E8, per ovvi motivi, ancora
> > >  maggiore.
> > >I motivi non sono ovvi, vanno esplicitati.
> > Non esistono tali motivi: un software libero che utilizza formati
> > proprietari non =E8 meno "pericoloso" di un software proprietario, in
> > quanto in entrambi i casi l'accesso ai dati non =E8 garantito.
>=20
> manca da dire una cosa: ritengo che con "proprietario"si possano=20
> intendere tre cose diverse:
>   1. protetto da vincoli che non lo rendono di uso libero per tutti

>   2. utilizzato da un unico programma ma senza vincoli che ne
>       impediscano l'utilizzo libero

questa =E8 vera, spesso per proprietario si intende, personalizzato, ma
non =E8 questa l'accezione che ci interessa, probabilmente va chiarito il
concetto nel preambolo.

>   3. Personalizzato dall'utente.

No, in questo caso =E8 "personalizzato" non proprietario. Imho

> Ritengo che in quanto caso si debba intendere sempre il primo caso, e=20
> non certo gli altri due !

COncordo.

> > che sarebbe (secondo me): "Libert=E0 di modificare le specifiche [per
> > estenderle] e redistriburne le versioni modificate", infatti il non
> > avere limitazioni =E8 importante non solo per la creazione di programmi=
,
> > ma anche per la redazione delle specifiche del formato, che appunto
> > dovrebbero poter essere modificate.
>=20
> Qu=EC c'=E8 da fare un ragionamento particolare:
> Mettiamo che un produttore di SW proprietario crei un programma che=20
> utilizza un formato "libero" ma che ci aggiunga alcune "estensioni" in=20
> maniera clandestina, ossia che non sono documentate e non appaiono,=20
> in quanto sono delle capabilities nascoste del client.

Non =E8 pi=F9 un formato libero. =C8 diventato proprietario, in quanto la
definizione chirisce che il formato per essere libero deve essere
completamente documentato.

> E questo programma acquisti grande diffusione anche per la capacit=E0 di=20
> leggere un formato diffuso.
> Forniere un programma proprietario con migliori prestazioni di uno libero=
=20
> non =E8 illecito, e se il prezzo =E8 ragionevole molti lo sceglieranno.
> Mettiamo poi che il produttore di questo programma rilasci un'update del=20
> programma che non solo "legga"le estensioni "non ufficiali", ma le emetta=
=20
> pure, in maniera sporadica, in modo tale da rendere difficoltosa la=20
> interoperabilit=E0, di fatto creando un nuovo formato, non pi=F9 libero i=
n=20
> quanto non documentato pubblicamente. A quel punto la operazione=20
> servir=E0 per allargarsi il mercato a scapito di chi rispettava lo standa=
rd del=20
> formato e in caso di migliorie le rendeva pubbnliche consentendo alla=20
> concorrenza di adeguare i propri prodotti allo stesso tempo.

Si ok, non c'=E8 bisogno di ripetere ogni volta le tattiche di Microsoft,
sono note. =C8 per questo che abbiamo discusso a lungo sulla possibilit=E0 =
o
meno di modifiche ad un formato.

Io ho sempre sostenuto, che la modifica se non concordata con chi ha
creato il formato originale non possa usare il nome del formato
originale, in modo da non fare confusione. Cio=E8 se hai il foramto pippox
v.1 e tu fai estensioni proprietarie non puoi chiamarlo pippox v.2 ma
neanche MS-pippox v.1, devi cambiare nome. Poi ognuno far=E0 quel che gli
pare, diciamo che dovrebbe esserlo di principio e n on sar=E0 per niente
facile far rispettare una cosa del genere a meno di non registrare un
marchio ogni volta che si fa un formato per cui ne vale la pena. Con un
marchio sul nome si potrebbe probabilmente imporre una cosa del genere.

Simo

--=20
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