[Legali-soci] statuto assoli

Marco Ciurcina ciurcina a studiolegale.it
Lun 6 Ott 2008 11:54:20 CEST


Il lunedì 6 ottobre 2008 11:05:00 Marco Ciurcina ha scritto:
> > A prima vista direi che iscrivere Assoli nel registro delle
> > associazioni di volontariato potrebbe comportare una piccola
> > forzatura.
> >
> > Questo perché noi non abbiamo il nostro focus associativo nelle
> > prestazioni volontaristiche dei singoli soci, ma siamo
> > fondamentalmente un gruppo di opinione e di pressione. Ad esempio: il
> > nostro meccanismo di adesione all'associazione si fonda sul consenso
> > ad una lista di principi e valori individuati dallo statuto, non tanto
> > sulla necessaria prestazione di attività.
>
> Si potrebbero creare due "qualità" di soci diverse:
> soci attivi (volontari) e soci promotori (che finanziano e basta).
> E' compatibile con la 266/91 l'esistenza di soci non volontari/attivi ?
Aggiungo questa considerazione.
L'art. 3 co. 1 della L261/91 dice che:
3. Organizzazioni di volontariato.
1. È considerato organizzazione di volontariato ogni organismo liberamente 
costituito al fine di svolgere l'attività di cui all'articolo 2, che si 
avvalga in modo determinante e prevalente delle prestazioni personali, 
volontarie e gratuite dei propri aderenti.

Mi sembra che assoli si avvalga già oggi "in modo determinante e prevalente 
delle prestazioni personali, volontarie e gratuite dei propri aderenti".
Non mi sembra che la norma imponga che i soci siano tutti attivi, ma che le 
prestazioni dei soci siano prevalenti rispetto ad altro (prestazioni a 
pagamento).

Forse ci sarebbe da fare un po' di restyling estetico dello statuto, per 
rendere più "morbido" l'OK dell'organo di controllo regionale.
Potendo, direi di modificare l'art. 3 co. 1 dello Statuto che dice che:
   1.  L'Associazione non  ha  scopo di  lucro  e persegue  esclusivamente
   finalità di solidarietà sociale nel campo della promozione,  sostegno e
   svolgimento di attività  culturali e di  ricerca,  nella organizzazione
   di dibattiti, conferenze e  corsi,  nella  raccolta di  documentazione,
   nella  redazione  e  pubblicazione  di  materiale  sia  divulgativo che
   tecnico,  nonché  in  altre  iniziative  volte  a  perseguire gli scopi
   sociali.
Aggiungendo le parole "di volontariato nei settori della" prima 
di "culturali".

Il problema è che non possiamo.
L'art. 15 co. 2 dello Statuto dice che:
  2.  Qualsiasi modifica  all'articolo 3  (scopi della  Associazione) del
   presente statuto o qualsiasi modifica  nell'intero statuto che lo possa
   permettere, o l'inserimento di articoli  o sezioni incompatibili con il
   suddetto articolo, comporterà lo scioglimento della Associazione.

Quindi, bisognerebbe aggiugere il riferimento esplicito al lavoro volontario 
da qualche altra parte.
Per esempio, si potrebbe aggiungere all'art. 5 dove si parla dei soci, la 
frase:
"Il socio presta la propria attività per il perseguimento degli scopi sociali 
in modo personale, volontario e gratuito".

Forse la cosa giusta da fare, prima di imbarcarsi in perigliose modifiche 
statutarie, è andare a parlare all'ufficio che tiene il registro delle 
associazioni di volontariato a Firenze per ricevere un feedback..

m.c.


>
> > Ossia per essere nostri soci
> > è necessario trovarsi in linea con una serie di principi, non
> > necessita alcuna attività effettiva.
> >
> > Però, se si considerano strettamente i requisiti previsti dalla legge
> > (salvo verifica della legge regionale), potremmo rientrare nella
> > definizione.
> >
> > Altra opzione potrebbe essere quella di non figurare come ONLUS di
> > diritto, sulla base dell'art. 10, comma 8, D.Lgs.  4 dicembre 1997, n.
> > 460, ma come ONLUS "ordinaria", ma in questo caso i requisiti mi
> > paiono anche più stringenti (se volete posso espan.
>
> Infatti.
> A suo tempo (non ho rifatto l'analisi adesso) mi era parso dubbio che si
> possa far rientrare assoli nelle categorie dell'ONLUS ordinaria.
> Se facciamo domanda ci registrano nell'albo delle ONLUS.
> Ma se poi l'Ufficio delle Entrate decide che non avevamo i requisiti i
> responsabili devono dare allo stato tutte le tasse risparmiate per
> contributi ricevuti + sanzioni.
> Stante il rischio preferirei la strada "associazione di volontariato", se
> percorribile.
>
> > Il 4 ottobre 2008 17.03, Marco Ciurcina <ciurcina a studiolegale.it> ha
>
> scritto:
> > > Penso che vale la pena riprendere il filo d'un vecchio discorso: far
> > > diventare assoli una onlus.
> > > Ho dato una rapida occhiata e mi domando se assoli abbia le carte in
> > > regola per diventare associazione di volontariato ai sensi della legge
> > > 266/91 in modo da potersi qualificare "ONLUS di diritto" ai sensi
> > > dell'art. 10 comma 8 della legge 480/97.
> > > Opinioni in merito ?
> > > m.c.




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