[Diritto] Versione 1.11 Proposta di legge sul Software libero
Alessandro Rubini
rubini@gnu.org
Tue, 11 Dec 2001 11:54:05 +0100
Rispondo a Simone Piccardi cercando di emulare marcoditri.
Per la storia della GPL rimando ad un precedente thread qui ("proposta
di progetto", 22 ottobre e seguenti). Ne parlero` con Papini per telefono.
>> Comma1. Si definisce software libero il software (sia
>> sistemi operativi che applicativi) la cui licenza
>> d'uso permette la copia e la diffusione dei binari e
>> dei sorgenti senza restrizione alcuna,.che sia
>> liberamente scambiabile, copiabile e modificabile
> Aggiungerei studiabile.
Non solo. "senza restrizione alcuna" e` sbagliato. Solo il pubblico
dominio e` senza restrizioni. E` una parte delicata, va fatta con
molta cautela.
>> Si definisce software a sorgente aperto, il
>> software di cui sia liberamente controllabile ,
>> leggibile e verificabile il codice sorgente con cui è
> Studiabile (meno essenziale, magari al posto di leggibile) e
> modificabile (altrimenti se non lo puoi modificare serve a poco e
> comunque non e` libero).
Nota che qui "sorgente aperto" non e` come "open source". Come si vede
dal testo successivo dice "se non e` libero almeno che sia
verificabile e ricompilabile" (in effetti, manca il "ricompilabile",
perche` manca una definizione di "codice sorgente". Quella della GPL
e` ben fatta secondo me (le altre licenze che conosco non lo
definiscono, e si prestano a frode).
> Inoltre sottolineerei che l'amministrazione DEVE usare formati che
> consentano a "tutti" l'accesso ai dati
Piano col "tutti". E chi non ha il calcolatore?
>> Comma 3. Si dovrà preferire una trattazione degli
>> argomenti didattici che privilegi la conoscenza di
>> tutti i sistemi operativi e non solo di alcuni.
Piano col tutti. Chi conosce ecos? E eros?
Direi che "piu` di uno" basta e avanza.
>> Comma 4. Il programma di studio dovrà prevedere la
>> possibilità di studiare e verificare il codice
>> sorgente dei sistemi operativi.
> modificare (e` importante)
non in questo contesto.