[Diritto] Versione 1.11 Proposta di legge sul Software libero

Simo Sorce simo.sorce@tiscalinet.it
11 Dec 2001 12:52:04 +0100


On Tue, 2001-12-11 at 11:54, Alessandro Rubini wrote:
>=20
> Rispondo a Simone Piccardi cercando di emulare marcoditri.
>=20
> Per la storia della GPL rimando ad un precedente thread qui ("proposta
> di progetto", 22 ottobre e seguenti). Ne parlero` con Papini per telefono=
.
>=20
> >> Comma1. Si definisce software libero il software (sia
> >> sistemi operativi che applicativi) la cui licenza
> >> d'uso permette la copia e la diffusione dei binari e
> >> dei sorgenti senza restrizione alcuna,.che sia
> >> liberamente scambiabile, copiabile e modificabile
> > Aggiungerei studiabile.=20
>=20
> Non solo. "senza restrizione alcuna" e` sbagliato. Solo il pubblico
> dominio e` senza restrizioni. E` una parte delicata, va fatta con
> molta cautela.

Si questo e' fondamentale, come e' fondamentale che se si fa una
traduzione della GPL da usare come riferimento nella legge che essa sia
prima studiata a fondo e ne sia accertata la validita' legale in italia
(e che rispetti fedelmente tutti i principi del SL senza introdurre
falle)

> Nota che qui "sorgente aperto" non e` come "open source". Come si vede
> dal testo successivo dice "se non e` libero almeno che sia
> verificabile e ricompilabile" (in effetti, manca il "ricompilabile",
> perche` manca una definizione di "codice sorgente". Quella della GPL
> e` ben fatta secondo me (le altre licenze che conosco non lo
> definiscono, e si prestano a frode).
Anche qui concordo e evidenzio perche' e' molto importante, un codice
offuscato (leggibile effettivamente solo da una macchina ma di
comprensione estremamente difficile anche per un programmatore esperto
sarebbe totalmente inutile).

>=20
> > Inoltre sottolineerei che l'amministrazione DEVE usare formati che
> > consentano a "tutti" l'accesso ai dati
>=20
> Piano col "tutti". E chi non ha il calcolatore?

Beh chi non ha il calcolatore si stampa il file in codici esadecimali e
lo legge a mano, se il formato e' veramente libero puo' farlo ;-))

Ovviamente e' importantissimo a questo punto definire cosa e' un formato
libero.
.doc/.xls ecc.. sono ovviamente non liberi,ma il pdf come viene
considerato? e il ps? il jpeg? e l'mp3(coperto da un qualche brevetto in
qualche parte del mondo)? ...

Inoltre nella proposta si diceva che il formato doveva essere leggibile
da piu' applicazioni su piu' OS.
Io specificherei leggibile senza perdita alcuna di informazioni (che
siano di natura testuale, visiva o intereattiva), il .doc e' leggibile
anche da abiword e staroffice, per citarne alcuni, ma non in modo
completo e non sempre in modo che TUTTE le informazioni siano
preservate, cosi' come il .xls e' visible (es. gnumeric), ma ti perdi
tutte le macro (informazioni interattive).

> >> Comma 3. Si dovr=E0 preferire una trattazione degli
> >> argomenti didattici che privilegi la conoscenza di
> >> tutti i sistemi operativi e non solo di alcuni.
>=20
> Piano col tutti. Chi conosce ecos? E eros?
> Direi che "piu` di uno" basta e avanza.

Insisto di nuovo sui 3 e di produttori diversi se commerciali.




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Simo Sorce
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