R: R: R: [Diritto] Dubbi su licenze (e software libero)
Giovanni d'Ammassa
diritto@softwarelibero.it
Tue, 16 Apr 2002 09:46:44 +0200
> Devo chiedere scusa per le parole forse troppo dure che ho usato nel
> messaggio che ha scatenato questa risposta e il seguente thread. Non
> avevo intenzione polemica.
Scuse accettate :)
> Avevo visitato (senza pero` approfondire) il sito molti mesi fa.
> Mi sembrava si trattasse di una raccolta di interventi
> fondamentalmente corretti ma generalemente incentrati sul discorso
> della necessita` di «proteggere» gli autori, di combattere la
> «pirateria» e argomenti similari.
Direi che sono già argomenti di una grande importanza, sui quali c'è
ignoranza generalizzata.
> Avevo notato la mancanza della posizione critica verso la durezza
> delle norme, verso lo sbilanciamento dei benefici tra l'autore (o,
> meglio, l'editore) e societa`; la mancanza della spiegazione di base
> del perche` il diritto d'autore esiste (ovvero incentivare la
> creativita` garantendo un monopolio limitato nel tempo all'autore); il
> silenzio rispetto alla sostenibilita` della linea "morbida" in cui
> l'autore applica solo parte dei suoi diritti esclusivi.
> In pratica mi era sembrato il "solito" sito che insegna agli autori
> come «proteggersi» per avere i migliori proventi dalla propria opera.
> Corretto, ripeto, ma sempre tendenzialmente di parte.
Certo, se intendi che siamo dalla parte dell'autore, o dell'esistenza del
diritto di autore,
è proprio così.
> La licenza sul materiale, che qui riporto
>
> © Copyright Dirittodautore.it. Tutti i diritti riservati. È vietata la
> riproduzione anche parziale.
>
> conferma questo tipo di approccio alla questione "diritto d'autore".
> Spero che la situazione sia cambiata, nonostante la licenza,
> sicuramente andro` a verificare ora che ho avuto la sua segnalazione.
Qui ti sbagli. Vede, come l'autore di un software open source non desidera
che il suo software non sia pacchettizzato e commercializzato da altri,
anche
noi desideriamo che quanto da noi pubblicato, frutto di un lavoro decennale
di raccolta
(anche se il sito esiste da tre anni, personalmente è dal 1991 che raccolgo
materiale)
e di un intenso lavoro quotidiano (siamo l'unico quotidiano sul diritto di
autore, per esempio)
Basta chiedere: generalmente diamo il consenso alla riproduzione in altri
siti di materiale
pubblicato sul nostro sito, mentre siamo gelosi dei nostri database.
Purtroppo ci scopiazzano a destra e manca, oltre ad aver riprodotto il
contenuto di nostri database.
Non faccio nomi, basta guardarsi in giro. Come qualche giorno fa abbiamo
dato il consenso
a pubblicare su un sito alcune parti esplicative del diritto di autore
tratte dal nostro sito,
ieri abbiamo intimato tramite il nostro legale un sito a rimuovere altro
materiale riprodotto
senza il nostro consenso.
Abbiamo deciso per riservarci tutti i diritti. Credo che tale volontà debba
essere rispettata
come deve essere rispettata la volontà di chi decide per il contrario.
> Certamente lo scopo di fornire una «corretta interpretazione» e`
> nobile, ma nessuno sforzo in tal senso puo` evitare di essere di
> parte;
Dalla parte degli autori o del diritto di autore? Mi pare di capire che il
diritto di autore proprio non lo mandi giù...
> dato che si parla di «interpretazione» e non di dati di fatto,
> dato che «corretta» e` commisurato ad una visione soggettiva della
> realta`.
Di solito l'interpretazione della legge deve basarsi su dati oggettivi: mi
dica dove siamo soggettivi, e provvederemo a correggerci!
> Non esiste, in pratica, una ed una sola «corretta
> interpretazione» di un fenomeno complesso come il diritto d'autore.
Dice? Dovresti leggerti un po' di sentenze di Cassazione sull'argomento, o
quantomeno qualche manuale.
Ti posso consigliare titoli a volontà, a partire dal Codice del diritto di
autore del Piola Caselli, manuale del 1943 scritto dal
padre della nostra legge... o "Il diritto di autore" di Paolo Auteri, nel
manuale di Diritto Industriale edito da Giapichelli, 2001.
Oppure l'ultimo manuale della Chimienti, Giuffrè 2002.
> > Modifichiamo la realta? Quale, quella normativa? O l'interpretazione
> > dei giudici?
>
> No, non mi riferivo a informazioni errate ma al mostrare solo una
> faccia della medaglia (ripeto, ho guardato molto tempo fa).
> Proprio come io mostro solo l'altra faccia (cosa che dicevo nello stesso
> paragrafo, proprio per sottolineare come la mia critica non fosse
> feroce come poteva sembrare).
> > Noi stiamo dalla parte del diritto di autore: senza diritto di
> > autore non esisterebbe neanche l'open source.
>
> Anch'io sto dalla parte del diritto d'autore. Senza di esso
> continuerebbe ad esisterebbe l'open source ma non ci sarebbe il
> copyleft (come gia` discusso in questo thread), strumento fondamentale,
> a mio avviso, per i soliti motivi triti e ritriti.
Direi che Lei hai molta confusione sui concetti del diritto di autore.
Gradirei che tu fosse mio ospite al prossimo nostro seminario intitolato
"Diritto di autore: principi generali". A settembre a Milano.
> > Ti invito a leggere un mio intervento al proposito su Punto Informatico:
> > http://www.punto-informatico.com/p.asp?i=36398
>
> Grazie del puntatore, lo faro` quanto prima.
>
> > Caro Alessandro, non so da che parte stai,
>
> Mi sembra assolutamente chiaro da tutte le cose che ho scritto in
> questa lista e in generale tutto quello che scrivo: sto dalla parte
> opposta.
> Ovvero (chi lo sa gia` mi perdoni, ma sembra che almeno a qualcuno non
> sia chiaro) sono un autore di software e di documentazione che ha
> scelto di non avvalersi della «protezione» che la normativa mi
> consente di attivare, ne` per il software (quasti tutto GNU GPL, il
> resto X11), ne` per la documentazione (GNU FDL oppure copia solo
> letterale ma illimitata e senza oneri). Credo che la corsa alla
> chiusura sempre maggiore dell'informazione danneggi la societa` in
> quanto tale e gli autori stessi che spesso (non sempre) trarrebbero
> molti piu` vantaggi dal permettere la diffusione delle proprie opere
> piuttosto che impedirla. Personalmente vivo una vita piu` che
> dignitosa nonostante la libera circolazione di tutte le opere da me
> prodotte, opere che sono le *uniche* fonti di reddito per me e,
> finche` mia moglie deve fare la mamma a tempo pieno, per la mia
> famiglia.
Qui ti contraddici enormemente... se il software che tu produci è la tua
unica
fonte di reddito, è perché c'è una normativa che ti tutela economicamente.
Se no faresti un'altro lavoro. Non mi puoi dire che non ti avvali della
protezione
del diritto di autore, e poi utilizzi la licenza GNU, che è basata sulla
normativa
del diritto di autore!!!!!
Sono a invitarti nuovamente al nostro seminario!!
> > ti chiedo solamente la prossima volta di misurare bene le parole.
>
> Come gia` detto chiedo scusa per non averle misurate abbastanza. Spero
> che questo messaggio chiarisca meglio la mia posizione e permetta
> collaborazioni costruttive nonostante la nostra visione molto diversa
> del diritto d'autore.
Certamente.
-giovanni
> /alessandro
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