[Diritto] Software libero sviluppato da dipendenti delle PA
Christian Surchi
diritto@softwarelibero.it
Tue, 30 Apr 2002 15:12:10 +0200
On Tue, Apr 30, 2002 at 02:35:22PM +0200, Marco Ermini wrote:
> Infatti non sei un esperto :-)
>
> Non vedo proprio per quale motivo tu non debba specificare dove si debba
> svolgere il lavoro ed in che orari. Rigiro ancora la questione: un libero
> professionista puo' presentarsi in ufficio dal cliente all'ora che piu' gli
> pare e piace? sarebbe assurdo.
Sono due questioni distinte quelle che poni tu, il fatto e' che un conto
e' il contratto di collaborazione e di lavorare "quando ti pare" ed un
conto sono gli impegni che prendi con un cliente, che mi sembra piu' un
fatto di rispetto che un problema di contratti.
Riporto da un contratto di Co.Co.Co.:
"Il Sig. X Y operera' in assoluta autonomia operativa, indicando egli
stesso la propria disponibilita' settimanale, quantificata mediamente in
circa X ore, senza vincoli di fasce orarie di lavoro e di presenza, con
possibilita' di rifiutare la disponibilita' gia' concessa o di
modificare la fascia di presenza gia' convenuta, con scelta di assenze e
di periodi feriali a sua discrezione, senza dovere sottostare ad alcun
potere gerarchico e disciplinare da parte della Societa'."
E tengo a precisare che il contratti non e' un invenzione del
collaboratore in questione ma quello proposto dalla Societa'.
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Christian Surchi, csurchi@debian.org, christian@firenze.linux.it | ICQ
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grep me no patterns and I'll tell you no lines.